Inghilterra, Derbyshire, 16 settembre, 1929

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Chiuse piano la porta della camera di Nicholas, poi tornò in soggiorno. Tina era ancora ferma, a guardare davanti a sé il nulla più totale. Era strana da quando era tornata dal lavoro. Era successo qualcosa, ma Newt non sapeva cosa. Le si avvicinò e si sedette di fianco a lei, che immediatamente si appoggiò a lui. Le avvolse le spalle con un braccio e la strinse a sé.

«Che è successo, Tina?»

Lo guardò confusa. «Che intendi?»

«Ti stai comportando in modo strano da quando sei tornata.» A questo commento abbassò lo sguardo colpevole. «Tina, ehi, amore mio, che è successo? Dimmelo.»

«Ho litigato con tuo fratello.»

«Ecco, questo è strano!» Non era di certo quello che si aspettava. «Come mai?» Sembrava riluttante, così Newt la strinse un po' di più. «Tina?»

«Per colpa di tuo padre.»

Lo disse talmente velocemente che quasi non comprese. «Che c'entra mio padre?»

«È venuto in ufficio da me.»

«Che cosa?» La rabbia lo invase all'istante. «Che ti ha detto?»

«Mi ha accusata di avergli messo contro i suoi figli.» Lo guardò, con le lacrime agli occhi. «So che non è così, ma...»

«Ma?»

«Ma Theseus gli ha dato ragione.» Scoppiò in lacrime e affondò il volto nel suo petto. «E poi me la sono presa con lui. Mi sento così in colpa.» Lo guardò con occhi supplicanti. «Se dovessi vedere tuo fratello, gli chiederesti scusa da parte mia.»

«Lo farò.»

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now