Inghilterra, Londra, 6 giugno, 1928

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Mio amato Newt,

Mi manchi ogni giorno di più, ma sono felice di sapere che finalmente le cose si stanno mettendo a posto. Le tue creature stanno bene, anche se sentono tanto la mancanza del loro padrone, come me. Mi tengo occupata per non crollare nella disperazione più totale. Durante il giorno lavoro e il pomeriggio lo passo con Diana e Nagini. Sfortunatamente Jacob lo vedo solo la sera, perché è sempre impegnato con il ministero. Ha preso così tanto sul serio il ruolo che gli ha dato tuo fratello, né va così orgoglioso. L'unica cosa positiva è che i pasti di Jacob sono infinitamente migliori di quelli che preparo io.

Mi manchi terribilmente, non vedo l'ora di rivederti. Ti amo.

Tua per sempre,

Tina

Si asciugò una lacrima e la rilesse: le sue lacrime avevano bagnato la carta, ma non le importava ed era certa che anche a Newt non sarebbe interessato più di tanto. La mise in una busta e chiamò il gufo che Theseus era stato tanto gentile da prestarle. Gli legò all'artiglio la lettera e quello volò via.

Era stanca morta, ma non perché la notte non dormisse, ma perché si svegliava sempre in lacrime e poi ci metteva ore a riaddormentarsi. Di solito non erano neanche incubi, ma semplicemente ricordi delle giornate trascorse insieme e delle notti passate fra le sue braccia. Le mancavano terribilmente entrambe. L'unica consolazione era il bimbo che portava in grembo. Non le era più venuto il ciclo e ormai era chiaro a tutti che fosse incinta. Si passò una mano sul ventre e tentò di controllare le lacrime, anche se era diventato terribilmente difficile. Ma tra poco l'avrebbe riabbracciato: nella sua ultima lettera parlava di una settimana, al massimo due, poi sarebbe finalmente tornato a casa!

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now