Inghilterra, Londra, 13 luglio, 1928

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Newt venne svegliato da Tina che si alzò e corse in bagno. Il magizoologo si voltò di schiena e sbadigliò sonoramente, tentando di allontanare la stanchezza. Si tirò a sedere, stropicciandosi gli occhi: era ancora molto presto, era da poco sorto il sole. Potevano riposarsi ancora per un po'. In tutta onestà non aveva molta voglia di alzarsi, voleva rimanersene a letto con Tina per il resto della giornata.

Anche l'Auror sembrava della stessa idea, perché quando si raggomitolò sotto le coperte accanto a lui mormorò. «Credi che Theseus se la prenderà se anche oggi non vado al lavoro?»

«Theseus ti deve molto di più che un paio di giorni liberi, Tina.» Non riuscì ad evitare la nota di rabbia nella sua voce. «Ho rischiato di perderti per causa sua.»

«Non è stata colpa sua.» Replicò Tina, baciandogli una spalla. «Sono stata io ad insistere e per altro ho usato te come minaccia. Credo che tuo fratello abbia una certa paura di te, Newt.»

«Colpa dei nostri duelli amichevoli durante gli anni scolastici.» Spiegò il mago, stringendola a sé. «Comunque, non è un buon motivo.»

«Devi perdonarlo, lo sai, vero?»

«L'ho già perdonato, Tina.» Brontolò Newt. «Anche se non se lo meritava.» Sbuffò e si chinò per baciarle il ventre. «Possiamo evitare di parlare di Theseus, Grindelwald e tutto il casino?» Le avvolse l'addome con le mani e posò un bacio sulla pelle ad ogni parola. «Buon giorno, piccolo mio.»

Tina rise, ma affondò le mani nei suoi capelli. «Newt, è troppo piccolo per sentirti.» Il magizoologo non la ascoltò e continuò a seminare baci su tutto il suo ventre, fino a quando Tina non fu a corto di fiato. «Newt...»

Newt sorrise e le sue mani si spostarono sotto la sua schiena per stringerla a sé. «Perdona tuo padre, piccolo, ma devo amare tua madre, per dimostrarle quanto io sia innamorato perso di lei e di quanto io la ami alla follia per avermi regalato te.»

«Newt!» Lo riprese con le lacrime agli occhi. «Non farmi ingelosire così, però.»

«Tua madre gelosa!» Rise Newt dando un ultimo bacio al suo ventre, per poi baciare Tina. «Questa mi suona nuova.»

Tina si strinse al suo collo, quando si fusero, piangendo lacrime di gioia per le parole del suo compagno... Del suo futuro marito! Newt le baciò il collo con dolcezza e Tina seppe di essere la donna più fortunata del mondo per aver trovato un uomo come lui. Non aveva la più pallida idea di che cosa avesse fatto per meritarselo, ma era determinata a tenerselo stretto.

«Sei cattivo!» Lo riprese. «Sai bene come ci si sente ad essere gelosi.»

«Amore mio, io ero geloso di un altro uomo, tu sei gelosa di nostro figlio.» Mormorò Newt ridendo e solleticandole la pelle della spalla. «È un po' diverso.»

«Invece è la stessa cosa, soprattutto per una donna incinta.» Rise Tina tra le lacrime.

«Teenie...» Sembrava a corto di fiato. «Potresti farmi il favore di tacere e rilassarti?»

«Accordato.» Sospirò Tina, lasciandosi avvolgere dalle braccia di Newt e rilassandosi.

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now