Inghilterra, Hogwarts, 19 ottobre, 1929

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«Grazie, Silente.» Newt strinse la mano del suo vecchio insegnante. «Non ci vorrà molto.»

«Oh, non c'è problema, Newt.» Ridacchiò Silente. «Sono certo che i nostri allievi saranno più che felici di potersi allenare con degli aspiranti Auror.» Poi abbassò la voce, in modo che fosse solo lui a sentirlo. «Sono tutti dei Serpeverde, come mi avevi chiesto e sono i più agguerriti.»

«Bene, grazie.» Gli diede una pacca sulla spalla, poi andò da Tina e dagli aspiranti Auror. «Okay, ecco la vostra sfida.» Gli studenti sfilarono davanti all'arena del duello. «Ognuno di voi sfiderà a duello uno studente del terzo anno. Sono tutti all'inizio dei loro studi, ma non sottovalutateli, sono molto agguerriti. Chi di voi riuscirà a battere il proprio avversario, dimostrerà di avere le capacità minime per entrare nella squadra d'élite di Tina.»

«È tutto chiaro?» Chiese l'Auror ai suoi subordinati.

«Sì, signora!» Esclamarono in coro.

«Bene, cominciamo.»

«Everte Statim!» Il primo Auror volò fuori dal ring.

«Reducto!» Un altro eliminato.

«Stupeficium!» E un altro ancora.

«E sono del terzo anno?» Mormorò Tina esasperata e alquanto imbarazzata. «Come diavolo è possibile? Non provano neanche a difendersi.»

«Sottovalutano il loro avversario, Tina.» Spiegò Silente al loro fianco. «Credono che non sia in grado di difendersi perché è molto più giovane di loro, ma ovviamente così non è.»

«Mercy Lewis!» Si coprì gli occhi quando l'ennesimo Auror venne scaraventato giù dall'arena di combattimento. «Theseus, ti prego dimmi che quelli già presenti nella mia squadra non sono a questo livello.»

«Temo di doverti deludere, Tina.» Ridacchiò l'ex-Auror. «E ti chiedi perché fossi così felice di averti nella mia squadra? Eri l'unica con un po' di sale in zucca.»

«Serpensortia!» Dalla bacchetta dell'allievo si staccò un enorme cobra che soffiò infuriato verso il suo avversario.

«Come si chiama il tipo?» Chiese Newt, cominciando a tirarsi su le maniche.

«Wellington, Callum Wellington.» Rispose Tina preoccupata. «Ma tutti lo chiamano Cal.»

«Cal!» Il magizoologo salì sul ring. «Rimani fermo, ci penso io.» Si inginocchiò di fronte al serpente e gli parlò nella sua lingua. «Calmati, è tutto a posto, nessuno ti farà del male. Sei al sicuro.» Il serpente sibilò, ma quando Newt gli porse una mano, lui strisciò lungo il suo braccio e intorno al suo collo. «Ecco, bravo.» Scese dal ring e si diresse da Theseus. «Ora hai a disposizione del veleno di cobra per le tue pozioni.» Gli tese il braccio. «Va da Theseus.»

«Sei un rettilofono!» Esclamò suo fratello. «Non dirmi che ci sei nato...»

«No, l'ho imparato.» Newt fece un gesto di noncuranza con la mano. «Molte creature sono della famiglia dei rettili e conoscere la loro lingua è utile.»

«Va bene, Cal, scendi dal ring.» Ordinò Tina.

«Aspetti un secondo, signora Scamander.» S'intromise lo studente. «Il duello non è concluso.»

«Allora concludilo, Scott.» Ordinò Silente.

«Reducto!» L'aspirante Auror volò fuori dal ring e gli studenti si lasciarono andare a risate di scherno.

«Sono tutti degli inetti.» Mormorò Tina. «Non posso assumerne neanche uno.»

«Allora trasferiscili.» Commentò Newt. «Avrai pur avuto dei colleghi decenti in America.»

«Newt, sei un genio!» Gli lanciò le braccia al collo e lo baciò. «Farò trasferire alcuni dei miei compagni. È un'idea geniale...» Guardò Theseus che assisteva allo scambio con un sorriso sulle labbra. «Posso farlo, vero?»

«Certo, sei tu il capo.»

«Grande!» Esclamò battendo le mani, già molto più sollevata. «Ho già in mente i nomi adatti.»

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now