Italia, Firenze, 5 giugno, 1929

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«Che mi venga un colpo!» Non ci voleva un genio per capire da chi sua madre avesse preso in fatto di abbracci, visto che entrambi i suoi nonni lo stritolarono quasi a morte. «Newt! Che bello vederti! Guarda come sei cresciuto. Sei diventato un uomo, ormai.»

«Ciao, nonno.» Rise il magizoologo, rispondendo all'abbraccio. «Sono felice di rivedervi.» Strinse tra le braccia sua nonna, che per la sua età aveva ancora una morsa d'acciaio. «Direi che siete in forma.»

«In formissima!» Esclamò Sofia Ecatis battendo le mani. «Mai stati meglio.»

«Ma hai perso le tue doti da gentiluomo?» Chiese ridacchiando Giulio Ecatis. «Chi è questa magnifica donna e il piccolo che ha in braccio?»

«Ah, giusto.» Affiancò Tina e le avvolse le spalle con un braccio. «Ho l'onore di presentarvi Tina Scamander, mia moglie, e nostro figlio, il piccolo Nicholas Scamander.»

«Moglie... Figlio...» Ripeterono insieme i due Ecatis, prima di lanciare in aria dei coriandoli magici. «Finalmente!»

Sofia strinse in un abbraccio materno sia Tina che Nico. «Sono onorata di fare la vostra conoscenza.»

«Lo stesso vale per me.» Mormorò gentilmente sua moglie. «Newt parla molto bene dei suoi nonni materni.»

«Di quelli paterni invece non spiccica mai una parola, eh?» Ridacchiò Giulio, abbracciando la sua famiglia. «Beh, non posso dargli torto.» Si rivolse direttamente a suo nipote, ma gli parlò in italiano. «Come va con tuo padre, ragazzo?»

«Meglio non chiedere, nonno.» Ringhiò infuriato Newt al solo pensare a suo padre. «Non è cambiato di una virgola, di questo puoi starne certo.»

«Ah, mi avevi promesso che non avresti parlato italiano!» Lo rimproverò Tina, dandogli una giocosa sberla sul petto. «Cattivo!»

«Scusa, Tina.» Rise il magizoologo. «Non lo farò più.»

Subito dopo aver salutato i suoi nonni, li portò direttamente al cottage. Lo ingrandì, creando una bella cameretta per Nicholas, dove avrebbe potuto dormire in tutta sicurezza. La sua valigia vibrò leggermente: Spina non amava viaggiare nella valigia. Appena Tina si fu messa comoda, Newt scese insieme a Nico. Il drago spinato fu felice di vedere il suo fratellino umano e si calmò, fortunatamente. Yu si sentì messa da parte e volle venire a salutare il piccolo Nico a sua volta e a farsi dare una buona dose di coccole. Persino Nico la accarezzò sulla testa, forse con giusto un po' troppa forza, ma lo Zowou fece le fusa, apprezzando.

«Che creature si trovano in Italia?»

Per poco non fece un infarto. «Per la barba di Merlino!»

Tina rise. «Scusa.» Si avvicinò e Newt notò come Spina strofinò il muso contro il suo ventre: poteva essere perché voleva dei grattini dietro alle orecchie, ma di solito faceva così quando lei era incinta. «Che creature si trovano qui in Italia?»

Si riscosse e rispose alla domanda. «Le più pericolose. L'Italia è un luogo dall'energia magica molto potente, ma a causa del suo passato non proprio semplice, ha attirato molte creature... Non proprio carine, diciamo.»

«Draghi?»

«No, i draghi, al confronto, sono simpatici.» Ridacchiò Newt, poggiando delicatamente a terra Nicholas che tentò subito di mettersi a gattonare. «Qui in Italia c'è la più alta concentrazione di vampiri, licantropi e lupi mannari.»

«Non sono la stessa cosa?» Chiese Tina, dando dei grattini dietro all'orecchio di Spina. «I licantropi e i lupi mannari, intendo.»

«No, direi proprio di no, anche se la maggior parte delle persone la pensa così.» Di fianco a Nicholas passò veloce uno Snaso, che prima di continuare per la sua strada, si voltò e lo affiancò, probabilmente per insegnargli a gattonare. «I lupi mannari sono esseri dannati, costretti in quella forma da una maledizione che spesso si tramanda di generazione in generazione. I licantropi invece sono creature col sangue di lupo nelle vene. Hanno discendenze enormi, ma possono controllare la trasformazione. Diciamo che se dovessi scegliere quali di queste tre creature incontrare, sceglierei sicuramente questi ultimi. Sono pacifici, finché non li attacchi.»

«I vampiri, invece?»

«Sono creature maligne, con sangue di demone nelle vene.» Spiegò il magizoologo. «La loro sete di sangue è insaziabile e qui in Italia è semplice far sparire gruppi di turisti.»

«E girano indisturbati per la città?» Chiese incredula Tina.

Newt scosse il capo. «No, non possono uscire alla luce del sole, li ferisce. Devono aspettare la notte per cacciare.»

«Mercy Lewis... Non uscirò mai la notte.»

«È una buona idea.» Ridacchiò Newt. «Comunque, non c'è davvero da temere. Qui siamo nel territorio dei licantropi e nessun vampiro sano di mente caccerebbe nei loro territori.»

«Meno male...» Poi ci rifletté un secondo. «Credo.» Nuovamente Spina strofinò il muso contro il suo ventre e Teenie ridacchiò. «Oggi sei più coccolone del solito: devi proprio odiare viaggiare.»

Newt decise di lasciar cadere l'argomento per ora. Inutile farsi false speranze e poi venire delusi nel peggiore dei modi.

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now