Inghilterra, Londra, 10 novembre, 1928

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Tina si svegliò alle prime luci dell'alba. Newt era ovviamente già in piedi. Probabilmente non aveva dormito niente. In poche ore sarebbero stati marito e moglie. Ancora quasi non riusciva a crederci. Dopo tutto quello che era successo, dopo tutti i casini, finalmente sarebbero potuti stare insieme per sempre. Le dispiaceva solo che Queenie non sarebbe stata presente. Sperava solo che un giorno, le due avrebbero potuto gioire insieme di una vita da sposate.

Tina si alzò e notò un foglio che volteggiava a mezz'aria sull'altra metà di letto: Newt. Afferrò la lettera e la aprì, cominciando a leggerla.

Mia amata Tina,

Ho passato tutta la notte a pensare a cosa scriverti, ma la verità è che non ci sono parole per descrivere la felicità che provo oggi. Da quando ti ho conosciuta, ho capito che eri la donna perfetta per me. Il giorno stesso che mi hai arrestato. Forse perché sei stata l'unica, in tutta la mia vita, a riuscire a portarmi in carcere. Non sai quante volte ci abbia provato mio fratello, eppure non ci è mai riuscito. Tu ci sei riuscita al primo incontro. E da lì mi sono perdutamente innamorato di te.

Mi sono dovuto alzare prima di te, perché, anche se non siamo superstiziosi, la gente dice che non porta bene che il marito veda la moglie prima del matrimonio. Ma ti aspetterò con il cuore in mano, per consegnartelo sull'altare in modo ufficiale, quando ufficiosamente sono stato tuo dal primo momento che ti ho vista.

Ti amo alla follia,

Newt

Tina non poté fare a meno che scoppiare a piangere a leggere quelle parole. Si strinse al petto la lettera, per poi rileggerla una decina di volte, finché praticamente non la imparò a memoria. Il bimbo decise proprio in quel momento di svegliarsi e cominciare la sua ginnastica mattutina. Tina scoppiò a ridere e si limitò ad accarezzarsi il ventre. Questo sembrò placarlo almeno un po', anche se continuava comunque a tirare calci come un forsennato.

Diana arrivò per le otto, per aiutarla col vestito e con l'acconciatura. Avevano scelto per un semplice abito bianco, di lino, che le ricadeva delicatamente lungo i fianchi e risaltava il suo ventre pronunciato, proprio come voleva Newt. La fascia del petto era invece protetta da dei ricami in pizzo, come anche i polsini finali. Avevano optato per delle scarpe dal tacco basso per non mettere sotto stress troppo le ginocchia e la schiena. La sua acconciatura era altrettanto semplice, ma magnifica.

Tina fece un giro su sé stessa e Diana si coprì il volto con le mani. «Sei splendida, davvero splendida!» La strinse in un abbraccio materno. «Non avrei potuto sperare di meglio per il mio timido bambino.» Si scostò e le accarezzò le guance. «Grazie per amare Newt. Non desideravo niente di più per i miei due figli. Leta era perfetta per Theseus e tu sei perfetta per Newt.» Le diede un bacio sulla guancia. «Okay, ora di andare. Pronta?»

«Per questo?» Chiese Tina guardandosi allo specchio. «Sono nata pronta.»

Theseus era al suo fianco, Jacob dall'altra parte, per Tina. La piccola sala che avevano prenotato per fare la cerimonia era incredibilmente gremita. C'erano anche i pochi Auror che Newt sopportava, ma soprattutto c'erano tutti i suoi amici. I professori di Hogwarts, quelli di Tina che sembravano parecchio in gamba e poi tutti coloro che avevano partecipato alle pazze avventure di Newt nel corso del tempo. C'era la tribù di Aroha e quella di Koba al completo. Erano vestiti con i loro abiti cerimoniali ed erano magnifici. C'erano anche Chin, l'uomo che gli aveva insegnato il Kung-fu quando era andato in Cina per studiare gli Zowou e c'era anche Yuko, la principessa guerriera del Giappone, che gli aveva insegnato il Karate e il Judo, quando era andato in Giappone per studiare tutti i loro demoni, che altro non erano che creature magiche. Era bello vederli tutti lì per lui. Sua madre era in prima fila e aveva un sorriso smagliante a trentadue denti. Probabilmente non si sarebbe mai aspettata che tra i due Newt fosse il primo a sposarsi, ma era comunque al settimo cielo. Sapeva che adorava Tina e che per lei vedere i suoi figli sposati per amore era un modo per riscattarsi dal suo disastroso matrimonio.

E poi i portoni si aprirono. Fra i suoi vecchi insegnanti né mancava uno solo: Silente. Tina gli aveva chiesto di accompagnarla all'altare. Silente era rimasto un po' stupito dalla richiesta, ma aveva accettato immediatamente. Sembrava davvero fiero di star portando quella ragazza lungo quel breve corridoio, per darla in sposa a niente popò di meno di Newt Scamander.

Ma la verità fu che Newt guardò di striscio il suo insegnante, i suoi occhi vennero immediatamente rapiti da Tina. Era davvero bellissima. Con quell'abito bianco e il suo pancione in bella vista. Newt era talmente felice che avrebbe potuto benissimo crollare in ginocchio da un secondo all'altro.

Quando Tina fu abbastanza vicina le porse una mano e la aiutò a raggiungerlo di fronte al giudice. La cerimonia fu semplice, ma molto commovente. Vide più di una volta Jacob tirare su col naso e Theseus asciugarsi le guance e pretendere di avere qualcosa negli occhi. Le loro promesse portarono alle lacrime tutta la sala, ma soprattutto quella di Newt. Nessuno probabilmente si aspettava che il timido ed impacciato Newton Scamander, potesse venirsene fuori con un discorso così bello e sensato. Eppure Newt era cambiato e lo doveva solo a Tina. Insieme si erano plasmati, per trasformarsi in persone aperte, solari, senza paura per il futuro e per la società.

«È mio immenso onore...» Proclamò il giudice con un sorriso. «Dichiararvi marito e moglie. Può baciare la sposa.»

Newt sorrise, avvolse il volto di Tina con le mani e la baciò. L'intera sala si alzò in piedi ad applaudire. Avrebbe voluto prenderla tra le braccia e non lasciarla mai più, ma non era proprio quello il momento. Quindi, anche se riluttante, si scostò e la prese per mano.

Tornarono a casa di Newt per fare colazione tutti insieme. Tina era la donna più felice del mondo, né era certa. E anche la più fortunata. Non riusciva a smettere di guardare l'anello d'oro che aveva sull'anulare ed era certa di stare sorridendo come una mezza scema, ma non le importava. Era sposata! A Newt Scamander! Istintivamente gli si fece più vicina ed immediatamente Newt le avvolse le spalle con un braccio per tenerla più vicina. In realtà non vedeva l'ora di potersene andare... Non sapeva nulla neanche della luna di miele. Era tutto una sorpresa con Newt.

Doveva attendere solo un altro paio di ore, poi sarebbe partita insieme a suo marito per chissà dove... Quanto suonava bene? Suo marito. Il bimbo era attivo e tutte le donne presenti vollero toccarle il ventre per sentirlo muoversi. La ragazza giapponese mormorò qualcosa nella sua lingua, ma dovette farsela tradurre da Newt, che apparentemente conosceva anche il giapponese: aveva appena detto una preghiera allo spirito della vita, affinché proteggesse loro figlio finché egli avesse avuto vita. Yuko fece un inchino profondo a cui Newt rispose. Tina si limitò a stringerle le mani e a ringraziarla. La ragazza parlava poco l'inglese, ma sorrise.

Finalmente la colazione finì e Newt la accompagnò alla passaporta. Avevano salutato tutti una decina di minuti prima. Diana aveva stritolato il figlio, mentre fortunatamente si era limitata ad abbracciare gentilmente Tina e a dare una carezza al suo ventre. Aroha e la sua tribù, come anche Koba e i suoi famigliari, avevano pregato perché il loro futuro fosse splendido e gioioso.

Quando arrivarono di fronte alla loro passaporta, Newt le strinse la mano. «Pronta, signora Scamander?»

Tina gli sorrise dolcemente. «Pronta e molto curiosa, signor Scamander.»

Poi, insieme, varcarono la passaporta.

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now