Inghilterra, Derbyshire, 21 gennaio, 1929

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«Ma dove diavolo si è cacciato quel piccolo ladruncolo?» Brontolò il magizoologo, stufo di camminare in cerchio nella foresta. «Ma poi perché diavolo è scappato nel bosco?» In quell'esatto momento comprese tutto. «Oh... Non è possibile!» Si smaterializzò di fronte a casa sua, si avvicinò lentamente alla porta e la spalancò di scatto... Tutto tranquillo. «Forse mi sono sbagliato...»

Non fece neanche in tempo a finire di pensarlo, che i suoi amici saltarono fuori dai loro nascondigli. «Sorpresa!»

«Oh, non è possibile!» Newt si nascose il volto tra le mani e scosse la testa esasperato. «Ma perché?»

Prima che potesse anche solo provare a difendersi, Theseus lo stritolò in un abbraccio. «Buon compleanno, fratellino!»

Poi toccò a Jacob. «Auguri, Newt!»

Nagini che per poco non lo strozzò, stringendogli le braccia intorno al collo. «Augurissimi, Newt!»

Diana anche gli incrinò le ultime costole sane. «Il mio bambino è un anno più vecchio, che bello!»

Fortunatamente poi toccò a sua moglie e suo figlio. «Auguri, amore mio.» Lo baciò dolcemente e gli diede in braccio il piccolo Nicholas che immediatamente incollò i propri occhi in quelli del padre. «Nico è fortunato ad averti come padre.» Poggiò la fronte contro la sua spalla. «E io come marito.»

«Va bene!» Esclamò Theseus battendo le mani. «Basta con tutte queste smancerie. È ora della torta e dei regali.»

«Immagino che il mio Snaso non sia scappato.» Ridacchiò Newt, avvolgendo le spalle della moglie con il braccio libero. «Beh, un problema in meno.» Poi avvicinò le labbra al suo orecchio. «Grazie, Tina.»

Si sedettero tutti in salotto e Jacob portò la magnifica torta che aveva preparato con cura per l'occasione. Con l'aiuto della magia erano riusciti a farci stare trenta candeline sulla torta. Newt espresse un desiderio, poi spense le candeline, tutte al primo colpo. Poi fu l'ora dei regali. Nagini gli aveva comprato un nuovo set di inchiostri che gli servivano sempre. Jacob gli aveva fatto fare una collana a forma di Tuono Alato, che il magizoologo indossò subito. Diana invece lo avvertì che avrebbe avuto una nuova creatura nel suo seminterrato: Vento del Nord.

Poi toccò a Theseus, che gli sventolò davanti un foglio. «Il permesso di viaggio!» Newt lo prese tra le mani e sospirò di sollievo. «Grazie, Theseus.»

«Non ho neanche dovuto pregarli più di tanto.» Rise l'Auror. «Ti sono tutti riconoscenti per i tuoi sforzi nella guerra contro Grindelwald.»

«Non sto facendo nulla di che.» Mise via con cura il suo permesso di viaggio.

«Hai dato orecchie e occhi al ministero in praticamente tutto il mondo, Newt.» Rettificò Tina. «Grazie alle tue conoscenze, Grindelwald non fuggirà per sempre: non ci sarà luogo sicuro per lui.»

«Me lo ero promesso.» Mormorò Newt, guardando gli occhi di suo figlio, per calmarsi. «Quando rapì Tina, mi ero ripromesso di trovarlo in qualunque buco di fogna si nascondesse e di stanarlo a forza.» Gli accarezzò una guancia dolcemente. «E Newt Scamander mantiene sempre le sue promesse.»

Tina prese un respiro profondo e si appoggiò la lettera di James al cuore: come promesso, il giorno prima si era presentata nel suo studio, si era fatta visitare e grazie anche ad un incantesimo curativo James le aveva finalmente dato il via libera. Era completamente guarita. Ma sapeva che non sarebbero bastate le sue parole con Newt, quindi si era fatta scrivere un certificato dal medico. E adesso non restava altro che pregare che quell'iperprotettivo di suo marito non facesse storie, perché aveva davvero bisogno di lui. Aprì la porta del bagno e lo osservò per qualche momento: stava cantando una canzone a Nicholas per farlo addormentare. Il bimbo cadde in un profondo sonno tranquillo. Il padre sorrise e gli baciò dolcemente la fronte.

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now