Inghilterra, Derbyshire, 1 dicembre, 1928

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Era ora della verità! Newt si era smaterializzato con Tina appresso. Theseus non era venuto, aveva detto che non voleva partecipare. Aveva bendato sua moglie e adesso stavano davanti alla casa che Newt le aveva costruito.

«Okay, ricordi quando mi hai accusato di avere un'amante?» La sentì irrigidirsi, ma la vide annuire. «Non c'era nessuna donna: ero impegnato con mio fratello a prepararti il mio regalo di nozze per te.»

«Il regalo... Di nozze?»

«Esatto... Benvenuta a casa.»

Le tolse la benda e Tina rimase senza fiato. Davanti a lei, nel bosco più bello e rigoglioso che avesse mai visto, stava una piccola casetta coloniale bianca. Era costruita su due piani e dal camino usciva un serpente di fumo. L'aveva costruita per lei?

«Newt...» Lo sentì irrigidirsi. «È bellissima.»

«Davvero?»

«Ma certo!» Si voltò verso di lui ridendo e prendendolo tra le braccia. «Mi fai fare un giro?»

Il magizoologo sembrava non aspettare altro. Si smaterializzarono all'interno. C'era chiaramente un seminterrato, ma era grande il quadruplo di quello che aveva a Londra, quindi gli scenari erano immensi. Le creature sembravano felici del cambio di domicilio e di avere più spazio per muoversi. Il primo piano aveva stanze adibite alla vita quotidiana: una cucina, un salotto, un bagno, una sala giochi, uno studio, insomma, tutto quello a cui poteva pensare. Il secondo piano era adibito alle camere. C'erano varie stanze degli ospiti, ma non erano quelle ad interessare Newt. Le aprì una porta e la lasciò entrare: erano stanze più piccole, decorate con oggetti per bambini. Erano le stanze per i loro figli. Tina per poco non scoppiò a piangere. Poi Newt la portò nelle loro camere private. C'era un bagno confortevole e molto più grande rispetto a quello che avevano a Londra, Newt le aveva creato un piccolo armadio con specchio affinché potesse cambiarsi e truccarsi con più facilità la mattina.

Questa volta scoppiò davvero in lacrime e si voltò per abbracciarlo. «Oh, Newt, è magnifica.»

Era teso. «Ti piace davvero? Se vuoi apportare delle modifiche sarai la benvenuta. Sei la padrona di casa d'altronde.»

«Oh, no, è tutto perfetto.... Grazie.» Poi sollevò gli occhi su di lui. «E il quadro che mi hai fatto?»

«Verrà appeso appena lo avrò completato.» Le asciugò le lacrime con i pollici e lasciò che le mani le incorniciassero il volto. «Dove vorrai tu.»

«Ti amo, Newt.»

La baciò con dolcezza. «Ti amo anch'io, Tina... La mia Tina.»

Lei rise tra i singhiozzi e appoggiò la fronte sul suo petto. «Il mio Newt.»

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now