Inghilterra, Derbyshire, 6 dicembre, 1928

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«Ecco qua.» Mormorò Newt passando a Theseus il bimbo. «Così, tienigli la testa.»

L'Auror scrutò il volto pacificamente addormentato del nipote e si commosse all'istante. «Ciao, Nico... È magnifico.»

«Sì, lo è davvero.»

«Che c'è?» Chiese Theseus, ovviamente preoccupato dal tono del fratello. «Non dirmi che avresti preferito una femmina.»

A quello il magizoologo scoppiò a ridere. «No, non dire assurdità. Sarei stato al settimo cielo comunque.»

«Allora che c'è?»

«Si tratta di nostro padre.» Confessò Newt, accarezzando dolcemente la testolina del suo bambino. «Ho bisogno di essere certo che non si avvicinerà mai a Nicholas.»

«Credi che potrebbe fargli del male?»

«Non lo so...» Concluse massaggiandosi gli occhi con i pollici. «Dico solo che è meglio andare sul sicuro.»

In quel momento Nico si svegliò e cominciò a gridare. «Ho fatto qualcosa che non va?»

Newt rise dolcemente e riprese Nico fra le sue braccia. «No, tranquillo, ha solo fame.»

«Dov'è il mio draghetto?» Chiese la voce di Tina dal divano. «Qualcuno ha fame.»

Il magizoologo lo cullò per calmarlo un po' prima di darlo in braccio alla madre. «Ecco, vai dalla mamma.» Le baciò la fronte prima di allontanarsi. «Ti amo.»

«Anch'io.» Mormorò Tina, sorridendogli dolcemente.

Newt tornò da suo fratello e gli poggiò una mano sulla spalla. «Ho un'idea, ma avrò bisogno di te per portarla a termine.»

«Qualsiasi cosa per il mio nipotino.»

«Cosa state tramando tu e tuo fratello?» Gli chiese Tina la sera, durante l'ultima poppata di Nico.

Newt rise e si sdraiò di fianco a lei, poggiando il capo nell'incavo della spalla e accarezzando la testolina del bimbo. «Niente di cui tu ti debba preoccupare.»

«Lo spero.» Non era convinta, ma aveva capito che Newt aveva bisogno di fare a modo suo, prima di parlarle di qualsiasi cosa su cui si stesse scervellando. «Hai visto la faccia di Theseus? Ancora un po' e si sarebbe messo a piangere.»

«Si è messo a piangere.» Rise suo marito dandole un bacio sulla guancia. «Ma come dargli torto?»

Lo guardò seriamente. «Newt, davvero va tutto bene? Sembravi essere preoccupato oggi.»

«Fidati di me.» Le accarezzò una guancia. «Se fosse qualcosa di grave te lo direi subito.»

Prese un respiro profondo e si appoggiò a lui, che strinse in un abbraccio sia lei che Nicholas.

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now