Inghilterra, Londra, 5 agosto, 1928

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Miei carissimi Tina e Newt,

Io e mio marito saremo onorati di venire a casa vostra per la cena di famiglia, da voi organizzata, per domani. Non vediamo l'ora di sapere la novità di cui accennavi nella tua precedente lettera.

Grazie per l'invito, ci vediamo presto,

Diana

«Ha accettato l'invito...» Qualcosa non quadrava. «Probabilmente mamma l'ha minacciato di divorziare se non avesse accettato.»

«Posso farti una domanda?» Chiese Tina abbassando il toast nauseata. «Perché tuo padre ha accettato di sposare tua madre? Chi sono i genitori di Diana? Devono essere importanti.»

«Sì, è così.» Disse Newt versandole del tè. «Mamma proviene da un'antichissima famiglia di potentissimi stregoni italiani. Oltre agli Scamander, gli Ecatis sono un'altra famiglia importantissima nella comunità magica.»

«Tua madre era un'Ecatis?» Chiese incredula Tina.

«Sì... Li conosci?»

«E chi non li conosce?» Rise l'Auror. «Non ci credo! La mia futura suocera è un'Ecatis.»

«Già, ma mamma dice che è stata più una maledizione che altro. Papà non l'ha mai trattata bene, diciamo che si limitava ad un buon giorno e un buona notte. È stata più un oggetto per avere un erede.»

«Oh...» Mormorò Tina. «È terribile.»

Newt si strinse nelle spalle e finì di bere il suo tè. «È mio padre.»

«E tu? Sei stato un caso? L'aveva già un erede.»

«Dire che sono stato un caso è un termine molto gentile, ma molto distante dalla realtà.»

«Cioè?»

«Non mi piace parlarne, Tina.» Poggiò la tazza e si alzò. «Ho da fare, scusa.» La baciò sulla fronte. «Sta attenta al lavoro.»

E di nuovo aveva catturato la curiosità tipica di Tina. Forse non aveva capito che l'unico modo per non farla indagare era rispondere direttamente alla domanda. Era forse un figlio illegittimo? Questo avrebbe spiegato l'odio che suo padre provava per lui, ma non la somiglianza con il fratello Theseus. No, era sicuramente figlio di Scamander. Provò a chiedere a Theseus, ma lui non né sapeva niente. Era troppo piccolo per ricordarsi di qualcosa. D'altronde lui e Newt erano nati a distanza di davvero pochi mesi. Forse quello era un indizio. Theseus era nato a marzo, mentre Newt era nato esattamente dieci mesi dopo... Com'era possibile? Avrebbe significato che Newt fu concepito poco più di un mese dopo la nascita del fratello. Ma c'era qualcosa che non le quadrava. Aveva parlato con il medico di famiglia degli Scamander, il dottor James Tallisker, e questo le aveva più volte detto che, dopo il parto, il corpo della donna aveva bisogno di almeno tre mesi per ritornare al massimo delle sue funzionalità e che diventava quasi doloroso avere rapporti con il compagno. Tina cominciò a capire: quando Newt diceva che suo padre faceva tutto al limite della legalità era perché sapeva qualcosa su suo padre che altri non sapevano. Persino Theseus né era all'oscuro. Se davvero era come pensava... Non aveva più tutta quella voglia di conoscere Thomas Scamander. Ma doveva esserne certa.

Sicuramente il comportamento di Newt le fece intuire di avere ragione. La evitò tutto il giorno e aveva uno sguardo triste negli occhi. Doveva riuscire a risolvere la questione, non sopportava vederlo in quelle condizioni: doveva parlarne a qualcuno o prima o poi sarebbe crollato. Conosceva l'ira e la furia nascoste dietro quel muro, apparentemente indistruttibile, di calma e tranquillità. Come avesse fatto a non ammazzare suo padre, era un vero e proprio mistero.

«Newt?» Lo avvicinò quando sapeva che sarebbe stato più tranquillo: la sera, dopo aver dato un'ultima controllata alle sue creature.

Non appena sentì la sua voce, lo vide irrigidirsi e abbassare la testa verso terra. Lo fece con talmente tanta sconfitta, che Tina sentì il cuore stringersi di dolore per lui. Né aveva mai parlato con qualcuno? Si era mai fidato abbastanza di qualcuno per raccontargli del trauma della sua nascita? Probabilmente no, ma era ora di farlo.

«Io so, Newt.»

A queste parole si voltò. «Che cosa sai?»

«Sono un Auror, Newt.» Si avvicinò lentamente, tenendo la voce il più calma possibile. «Sono addestrata a scoprire la verità, a seguire gli indizi.»

«Tina, fermati!»

«Tu e Theseus avete dieci mesi di differenza.» Ormai era a un passo da lui che ancora non l'aveva guardata. «Tu praticamente odi a morte tuo padre. James mi ha detto che dopo il parto il corpo di una donna ha bisogno di tre mesi per riprendersi completamente. Tu sei stato concepito dopo un mese dal parto di tuo fratello.»

«Tina...»

«Newt, tu hai detto che tuo padre fa tutto al limite della legalità.» Gli ricordò con molta delicatezza, prendendogli il volto tra le mani e asciugandogli le lacrime che scorrevano veloci sulle sue guance. «Non c'è legge che vieti ad un marito di abusare della moglie. Non è stupro se avviene tra marito e moglie. Newt, parlami!»

Il magizoologo crollò in ginocchio e scoppiò in lacrime. «Mio padre abusò di mia madre un mese dopo la nascita di Theseus. Sono nato da uno stupro, Tina.» Sentirglielo dire fu forse peggiore che supporlo. «Thomas era furioso, perché sapeva che mamma non l'amava e invece era innamorata di un altro uomo. Non l'ha mai tradito, ma il suo cuore non apparteneva a suo marito. Per vendicarsi di quel torto al suo dannatissimo orgoglio, decise di costringerla ad avere un rapporto con lui. Mamma rifiutò, aveva appena partorito, il suo corpo non era ancora del tutto guarito. Ancora meglio! Mio padre non è un uomo che sappia accettare un no come risposta. L'ha costretta e non è stata una cosa bella e indolore. Fu violento e aggressivo. I domestici raccontano di aver sentito le grida di mia madre in tutta la tenuta Scamander e alcuni vicini, il giorno dopo, le chiesero cosa fosse successo. I vicini, Tina!»

«Oh, Newt!» Lo prese tra le braccia e lui si aggrappò a lei. «Mi dispiace così tanto! Ma come hai fatto a saperlo?»

«Mio padre.» Mormorò Newt, la voce smorzata dal suo ventre. «Avevo dieci anni. Per punirmi, mi fece sedere davanti a lui e mi raccontò tutto nei minimi dettagli. Vomitai l'anima quando finì di raccontarmi come fossi nato.» Sollevò lo sguardo su di lei. «Perché credi che fossi così restio a fartelo conoscere? Un uomo del genere, che abusa di sua moglie e che racconta dello stupro a suo figlio di dieci anni... Credi che con te sarà più buono perché non ti conosce? Io volevo solo proteggerti da quel mostro.»

Tina prese un respiro profondo e si inginocchiò di fronte a lui. «Non mi importa di chi sia tuo padre, Newt. Abbiamo affrontato molti mostri insieme fino ad oggi. Se rimarremo uniti, riusciremo ad opporci anche al peggiore di tutti.» Lo baciò dolcemente. «Domani dovremo essere forti, coraggiosi entrambi.»

«Promettimi una cosa, Tina.»

«Che cosa?»

«È improbabile che la serata passi senza scontri e insulti diretti a me e a te.» Le prese il volto tra le mani e la guardò con occhi pieni di preoccupazione. «Ma devi giurarmi che se dovessi averne abbastanza, se mio padre dovesse dire qualsiasi cosa che tu non riesci a sopportare me lo dirai e io lo sbatterò fuori di casa e lontano dalle nostre vite per sempre. Non fare l'eroina, ti prego, non voglio che ti faccia soffrire.»

«Tranquillo, Newt.» Poggiò la fronte sulla sua. «Non ho alcuna voglia di sacrificarmi, se dovesse esagerare te lo dirò.»

«Grazie.»

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now