Italia, Venezia, 1 luglio, 1928

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«Signorina Goldstein.» Quella voce la fece rabbrividire, ma sollevò lo sguardo, tentando di mostrarsi coraggiosa e arrabbiata. «Oh, via non c'è bisogno di essere così fredda con me.» Si appoggiò alle sbarre con molta nonchalance. «Allora, perché non mi vuole dire a che punto sta Silente con il patto di sangue? Lei capisce che è importante per me saperlo. Se ci possiamo attaccare a vicenda la cosa diventerà più interessante.»

«Credo di averlo già detto a mia sorella.»

«Che cosa?»

«Va all'inferno!»

Grindelwald sorrise, anche se era più un ghigno che altro e, volente o nolente, un brivido di terrore le scosse la spina dorsale. «Non è consigliabile parlarmi così, signorina Goldstein.» Poi tirò fuori la sua bacchetta e gliela puntò addosso. «Crucio

Il dolore fu immediato e terribile. Non l'avevano mai usato su di lei e per poco le sue difese non crollarono completamente. Sua sorella era vicina e stava tentando di leggerle la mente, doveva resistere! Ma era stanca, non mangiava da tre giorni e temeva per la vita del bimbo che portava in grembo.

«Sa, lei è una strega davvero incredibile!» Si complimentò Grindelwald con un sorriso sfacciato. «Tre giorni ad acqua e ancora riesce a respingere sua sorella. È sprecata come Auror. Come lo sarebbe Newt Scamander. Una vera fortuna che il ragazzo non si sia fatto convincere.» Rise. «Suo fratello invece è solo un vecchio beota. Peccato per la sua fidanzata, comunque, Leta Lestrange, quella poteva diventare la punta di diamante del mio esercito... Oh, dopo sua sorella, chiaramente.» Tastò la sua bacchetta e la osservò ritirarsi a sedere. «Si è ammorbidita?»

«Va all'inferno!»

«Crucio

Questa volta era preparata e non gridò. Non gli avrebbe dato quella soddisfazione, anche se significava rischiare la vita. Solitamente la maledizione cruciatus non era mortale, ma poteva diventarlo quando la vittima era stanca, affamata e debole.

«Stiamo sprecando tempo ed energie preziose, signorina Goldstein.» Le ricordò Grindelwald. «Ma cosa sta aspettando? Un miracolo?»

«Una cosa posso dirtela!» Si rialzò e lo guardò dritto negli occhi. «Un uomo comune farebbe di tutto per la donna che ama, ma Newt non è un uomo comune: smuoverà mari e monti per trovarmi.»

«Sta aspettando davvero quel magizoologo?» Questo lo fece scoppiare a ridere. «Questa è quella che io chiamo una perdita di tempo! E di fiducia, se lo lasci dire, signorina Goldstein.»

Il grido di una fenice fece vibrare le sbarre della cella e Tina ridacchiò. «Stavi dicendo?»

Fanny lanciò dentro la finestra la valigia di Newt che si spalancò. Pochi secondi e poi cominciò a vibrare. Spuntò prima l'enorme muso di Spina, poi con un piccolo sforzo lo Spinato si liberò ruggendo con forza. La porta si spalancò e Queenie entrò, seguita da altri seguaci di Grindelwald. Cominciarono a bersagliare il drago di Avada Kedavra, ma la maledizione si infrangeva sulle sue squame senza colpo ferire. Spina fece una specie di ghigno, prima di sommergere gli avversari in una tempesta di fuoco. Solo Grindelwald e Queenie furono abbastanza rapidi da proteggersi con un incantesimo Protego Maxima.

«Tina!» Si voltò e quasi non trattenne un grido di gioia, quando Newt la prese tra le braccia. «Tranquilla, ti porto via.» Nel giro di pochi secondi furono al sicuro nella sua valigia.

La poggiò delicatamente a terra e le circondò il volto con le mani. «Torno subito, okay?»

Tina annuì, poi lo vide camminare velocemente verso l'ufficio: non era da solo, c'erano anche Silente e Diana con lui. I tre decisero alla svelta cosa fare e mentre Diana la raggiunse per cercare di calmarla, gli altri due risalirono le scalette.

Newt sbucò fuori nuovamente e salì in groppa a Spina con un salto. Diede il via libera a Silente che richiuse la valigia dietro di sé, poi il drago lanciò un'ultima potente fiammata, prima di distruggere il muro alle sue spalle e volare via velocemente. Non poteva fargli passare liscia tutta la questione, quindi prima di tornare verso l'Inghilterra, fece virare Spina verso la struttura e le diede fuoco.

«L'avevo detto che ti avrei stanato in qualsiasi buco di fogna tu ti fossi nascosto, maledetto verme!»

Poi lo Spinato, con un paio di colpi d'ala, fu molto lontano da lì, in direzione Londra.

Un porto sicuro, tra le tue braccia!Where stories live. Discover now