1. Prologo

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"Miserabili!" Sentimmo urlare dietro di noi e la prima cosa che mi venne in mente fu finalmente sei tornato.

"Fratè ce l'hai fatta a tornare!" Erano quasi due settimane che non lo vedevamo, aveva anticipato la sua vacanza in Toscana e ci era rimasto più del previsto.

"Fratè volevo stare un po' di più sentivo che quell'aria mi stava facendo veramente bene, è come se fossi rinato." Erano sempre stati uniti loro due e un po' li invidiavo. Da quando ero una bambina sono sempre stata in loro compagnia tanto da farli lamentare perché non avevo molte amiche femmine, a dir la verità ne avevo una contata. Avevo preferito sin da piccola stare in compagnia dei maschi, non mi sentivo giudicata, mi sentivo voluta bene per quello che ero, non avrebbero mai voluto cambiarmi. Avevo imparato, grazie a loro, a giocare a biliardino e a volte mi capitava di anche di superare i miei maestri. A dodici anni, quando mi ritennero degna di entrare a far parte del loro gruppo di amici più ampio mi insegnarono a giocare alla playstation, non ero in grado di batterli tutti, ma me la cavavo abbastanza bene. Mi avevano trasmesso anche la passione per il calcio, tanto da andare anche allo stadio con loro. La maggior parte delle volte diventavo la loro mascotte essendo la più piccola, ma mi divertivo un mondo.

Una volta grazie a me riuscimmo a prendere il pallone che Totti, dopo aver tentato un tiro in porta, lanciò nella nostra direzione e da quel giorno mio fratello lo custodisce in camera come una reliquia, condividendolo solo con una persona, il suo migliore amico. Oramai, nonostante avessi un legame di sangue vero e proprio solo con uno di loro ero diventata la sorellina minore di tutti loro, anche se cosi piccola da essere definita sorellina non lo ero nemmeno più.

"Sì, ma dobbiamo tornare a lavoro, altrimenti tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora non sarà pronto in tempo." Loro dure lavoravano da sempre insieme ed erano sempre rimasti uniti, nonostante colui che era tornato una settimana in ritardo e per lo più senza avvertire fosse una testa calda.

"Sì domani torniamo a lavoro tranquillo." Disse leggermente controvoglia, amava il suo lavoro, lo aveva ammesso dicendo che erano maggiori i pro, rispetto ai contro, ma la batosta che aveva avuto in quel momento non lo faceva essere entusiasta al massimo di ciò che stava facendo. "Ciao Sarè!" Finalmente, dopo aver tenuto lo sguardo fisso sul suo collega iniziò a salutare gli altri, ma in primis me. Mi era mancato molto, le serate senza la sua compagnia non erano le stesse, ma la cosa che mi mancava di più era riuscirlo a sentire, dato che era irraggiungibile per tutti.

"Ciao! Come stai?" In quest'ultimo periodo era stato davvero giù, una serie di delusioni gli avevano iniziato a fare compagnia e per questo aveva bisogno di staccare da tutto e da tutti. Mi ricordo che, prima di partire mi chiese scusa in anticipo, dato che sarebbe scomparso dalla circolazione per un po' di tempo, e aggiunse che, al suo ritorno si sarebbe fatto perdonare. Noi due avevamo un'amicizia, se così poteva chiamarsi, bellissima. Eravamo inseparabili, avevamo fatto numerose esperienze insieme e ognuno sapeva tutto dell'altro.

"Mi sono ripreso, non mi interessa più niente di ciò che dice e pensa la gente. Come dice un bravo cantautore tu lasciali parlare, sei d'accordo con me, no?!" Mi chiese con un sorrisino tanto dolce, ma tanto beffardo.

"E lasciamoli parlare, noi sappiamo quanto vali." A quell'affermazione mi abbracciò, come se volesse ringraziarmi, e, dopo aver salutato tutti gli altri, iniziammo a raccontarci cosa avevamo fatto nei giorni in cui non ci eravamo visti.

"Mamma ha saputo del tuo ritorno e mi ha detto che oggi a pranzo stiamo tutti insieme a casa sua, sei dei nostri?" Cambiai completamente discorso ponendo al ragazzo a fianco a me questa domanda.

"Come si fa a dire di no alla cucina di tua madre?! Poi se cucina con la mia ancora meglio."





Spazio autrice

Ciao a tutti! Sono nuova qui su Wattpad, ma ho voluto iniziare a trascrivere qui la storia che avevo iniziato a scrivere qualche mese fa per condividerla con chi la leggerà. Sono già pronti differenti capitoli, ma non li pubblicherò tutti insieme, cercherò di pubblicarli un giorno sì e uno no.

Vi ho voluto lasciare così senza svelarvi tutti i protagonisti della storia, ma ben presto ci addentreremo nei particolari di questa storia. Non mi dilungo di più e spero vi piaccia. Se volete fare quale appunto costruttivo di certo lo accetterò.

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina o un commento, grazie.

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