79. Un attimo d'attenzione

2.1K 83 27
                                    




"Buonasera!" Urlarono in coro mia madre e mio padre che subito dopo varcarono la porta di casa.

"Ciao mamma! Papà!" Ero felice di vederli, nonostante abitassimo nella stessa città, i nostri impegni non ci permettevano di incontrarci spesso. Da quando Niccolò era tornato dal tour eravamo riusciti a vederci solo per un pranzo ed eravamo riusciti a stare davvero poco dato che io dovevo tornare in università e Niccolò doveva andare in studio.

"Ciao a tutti!" Varcarono la soglia anche Valerio, Lorenzo e Sandro, insieme ad una buona bottiglia di vino rosso, nonostante il vino in casa nostra non mancasse mai, quando i nostri genitori venivano a trovarci ceravano di portarci qualche bottiglia che non si trovava in commercio, conoscendo la passione che aveva Niccolò per la bevanda.

"Ciao, non dovevate disturbarvi, anche se Niccolò ne sarà felicissimo." Salutai Sandro e dopo aver preso la bottiglia andai subito a metterla in fresco. Niccolò amava il vino rosso, ma non lo beveva mai se non fosse stato precedentemente messo in fresco.

"L'ho presa apposta, conosco Niccolò e sono certo che apprezzerà." Avvalorò le mie parole Sandro che mi aveva seguito in cucina, mi trovavo molto bene a parlare con lui, anche se parlavo molto di più con Anna, non perché Sandro non mi fosse simpatico, ma perché con Anna avevo un rapporto più stretto, era davvero come una seconda mamma per me.

Dalla sala sentii mio fratello salutare i nostri genitori e corsi subito in salotto per vedere come se la stesse cavando Flavia, ero davvero un'impicciona. La mia amica aveva la testa alta, ma era rossa in viso, era una ragazza timida, si vergognava molto facilmente. 

Aspettavo con ansia che mio fratello la presentasse ai genitori, volevo vedere la reazione di mia madre, ma soprattutto volevo che Flavia si godesse la serata in santa pace liberandosi della vergogna che avrebbe inibito ogni suo movimento e ogni sua azione.

"Mamma, papà lei è Flavia la mia ragazza." Sentii pronunciare da Adriano e a quel punto Flavia allungò la mano per stringerla a mia madre, ma sorprendentemente quest'ultima la tirò a sé e la racchiuse in un abbraccio. All'inizio Flavia era rimasta abbastanza sorpresa dal suo comportamento, ma poi ricambiò. Ciò che temeva di più la, ormai, mia migliore amica era andato a finire bene.

"Da quale quartiere vieni? Te lo chiedo perché non ti ho mai vista qui a San Basilio." Mamma faceva le solite domande per conoscerla, lei al contrario mio non si impicciava molto nella vita degli altri, o se lo faceva lo faceva con discrezione.

"Non sono di Roma, vivo ad Eboli." Ammise Flavia timidamente.

"E come mai vi siete conosciuti?" Mi sembrava davvero strano che mia madre facesse tutte queste domande, forse voleva conoscere bene la persona che era al fianco di suo figlio.

"Solo grazie a Sara. Ero al concerto di Niccolò e sono capitata vicino a lei e, nonostante non avessi capito subito chi fosse, le ho iniziato a parlare e dopo poco tempo, quando le è arrivata una chiamata da Adriano ho ricollegato. È stata così gentile da farmi entrare nel backstage e così ci siamo conosciuti." Le parole di Flavia mi fecero ricordare quel giorno meraviglioso, se Niccolò non mi avesse fatto assistere al concerto non avrei mai conosciuto Flavia e Adriano in questo momento non avrebbe la ragazza.

"Oh che storia carina! Mi fa piacere ce sopporti mio figlio." Non avevo mai visto mia madre così felice per qualcosa riguardante Adriano.

"Grazie mà, sempre troppo gentile tu eh." Mio fratello era diventato rosso in viso, era strano vederlo imbarazzato, ma mia madre a volte ci riusciva alla grande.

"Brava Clè, hai ragione, non so come sia possibile che lo sopporti." Esclamò il mio ragazzo facendo il suo ingresso d'effetto in sala, salutando a suo modo i miei genitori.

Meriti anche tu un posto da visitare, UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora