Pov's Sara"Ma amore, io amo te." Mi rispose, avevo paura della risposta alla domanda che gli avevo posto, appena sentii le sue parole tirai un sospiro di sollievo, dato che se mi avesse risposto in modo diverso non sapevo come avrei potuto reagire.
"Niccolò non ti ho chiesto se mi ami, ti ho chiesto se vuoi tornare con Federica." Era straziante sapere che Niccolò non sapesse cosa rispondermi, lo leggevo nei suoi occhi, poteva anche amarmi ma sembrava proprio che non sapesse rispondere alla mia domanda.
"No." Rispose secco abbassando la testa. Il fatto che Niccolò rispondesse così mi faceva pensare che fosse successo qualcosa.
"Niccolò quando ti sei schiarito le idee torna da me." Mi ero stancata di dover sentire queste risposte a monosillabi, io non riuscivo a guardarlo nemmeno negli occhi, solo il pensiero che Federica potesse mettersi nuovamente in mezzo a noi non mi andava proprio giù, in passato stava per distruggere la nostra amicizia, ora non le avrei permesso io di distruggere la nostra storia d'amore.
"Cosa stai dicendo Sara?" Mi chiese con una faccia a dir poco preoccupata.
"Che prima ti schiarisci le idee e poi decidiamo cosa ne sarà della nostra relazione." Ero fredda come un ghiacciolo, nemmeno la sua faccia impietosita poteva smuovermi da ciò che stavo dicendo. Non avevamo quasi mai litigato e, ogni volta che lo facevamo era per colpa di Federica. Non potevo pensare che, dopo avermi chiesto di sposarlo, potesse essere ancora confuso riguardo la sua situazione sentimentale. Io lo amavo veramente tanto, avrei fatto di tutto per lui, ma di certo non mi sarei fatta prendere in giro.
"Io spero tu stia scherzando!" Urlò Niccolò, non aveva mai alzato la voce nei miei confronti, ed oggi era la prima volta, non mi sembrava nemmeno più lui.
"No Niccolò non sto scherzando, devi schiarirti le idee altrimenti non andiamo da nessuna parte, non puoi chiedermi di sposarti e essere ancora legato, in qualche modo, a Federica." Mi faceva molto male pensare che lui non mi aveva mai amata al meglio, anche se speravo fosse soltanto una supposizione.
"Non mi puoi dire una cosa del genere!" Sembrava stesse soffrendo veramente, ma non poteva minimamente pensare quanto stessi soffrendo io nel pensare quelle cose.
"Ragazzi cosa sta succedendo? Perché state urlando?" Entrò nella stanza mio fratello, veramente preoccupato, non ci aveva mai sentiti urlare, eravamo sempre riusciti a discutere con toni leggermente più bassi.
"Niente Adrià." Rispose secco Niccolò.
"State urlando da dieci minuti e vi si sente in tutto il palazzo, non mi dite niente che mi arrabbio." Rispose Adriano preoccupato.
"Vai Adri non urliamo più." Dissi con voce flebile. Mio fratello uscì dalla stanza e rimanemmo solo noi due.
"Nicco io vado a casa di mamma per un po', se sei sicuro di voler tornare con me sai dove trovarmi." Ammisi abbassando sempre di più la voce. Non mi aveva spiegato nulla di quello che era successo e di conseguenza non sapevo a cosa pensare, avevo voglia di riflettere. Mi avviai verso l'uscita e prima di riuscire ad aprire la porta mi sentii bloccare il braccio, mi girai e mi trovai a pochi centimetri dalla faccia di Niccolò. Si avvicinava sempre di più a me e lo lasciai fare, non era un addio, o almeno lo speravo, ma non riuscivo lo stesso a separarmi da lui. Mi diede un bacio diverso dagli altri, in quel bacio mi trasmise tutto ciò che stava provando, ma ero convinta che la cosa giusta fosse separarci per un po' di tempo.
"Sara ti prego non andartene, non ti basta questo bacio per farti capire cosa provo per te?" Chiese con le lacrime agli occhi. Vederlo così era straziante, sapevo cosa stesse provando dato che lo stavo provando anche io, ma non potevo cedere, non potevo proprio farlo.
"Niccolò penso che la cosa migliore sia stare lontani per un po' fidati di me. Io ti amo ancora e non smetterò mai di farlo, ma credo che tu debba riflettere. Non hai voluto dirmi cosa è successo tra te e Federica, fatti un'analisi di coscienza e appena avrai capito cosa vuoi ne riparleremo." Mi era costato veramente tanto pronunciare quelle parole, ma ero certa che ci avrebbe fatto bene. Detto ciò lasciai il suo braccio ed uscii dal suo studio. Appena fuori dall'edificio salii in macchina e, nemmeno il tempo di accenderla che le lacrime avevano preso il possesso dei miei occhi, scendevano copiose sul mio viso e non riuscivo a fermarle, piangevo perché avevo paura di perdere Niccolò, sapevo di averlo allontanato io, ma non potevo fare altrimenti, dovevamo prenderci del tempo per noi. Cercai di asciugarmi le lacrime e partii.
Pov's Niccolò
Non potevo credere che mi avesse chiesto una pausa, non potevo stare lontano da lei per molto tempo, nonostante, a volte, avessimo avuto delle piccole discussioni non ci eravamo più separati dall'anno scorso quando litigammo sempre per colpa di Federica. Volevo urlare, ma non mi sembrava il caso, non ero solo a casa e non volevo dare spettacolo. Cercai di ricompormi e senza salutare nessuno lasciai lo studio e tornai a casa. Avevo bisogno di stare solo, staccare la spina, almeno per oggi, volevo evitare di stare a contatto con le persone, sarei stato in grado di rispondere male a tutti senza nemmeno volerlo.
Non è possibile, non può essere vero, come siamo potuti arrivare a questo punto?! pensavo tra me e me, non poteva essere possibile, lei aveva ammesso di amarmi, come io amavo lei e sinceramente questa cosa mi faceva stare bene, mi faceva pensare positivo, riuscivo a credere che bastassero pochi giorni per fare pace. Per oggi non l'avrei disturbata, ma di certo non sarei stato senza sentirla per giornate intere.
Non avevo avuto il coraggio di parlare dell'appuntamento con Federica e queste erano state le conseguenze, Sara aveva leggermente esagerato, ma allo stesso tempo io avevo sbagliato a non essere stato sincero con lei, so quanto Federica le abbia fatto male, nonostante lei non lo voglia ammettere, e di conseguenza non avrei dovuto accettare quell'invito, ma pensavo che così facendo non avrei più dovuto sorbire le sue pressioni e le suppliche per rivedermi.
Spazio autrice
Capitolo notturno, oggi non ho avuto molto tempo per scrivere, ma non mi andava di lasciarvi con l'ansia, quindi ecco a voi il capitolo.
Sara ha voluto lasciare solo Niccolò per riflettere, non voleva che i sentimenti per Federica fossero ancora presenti, il cuore di Niccolò doveva appartenere solo a lei, se lui avesse voluto continuare la loro relazione.
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina o un commento.
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Meriti anche tu un posto da visitare, Ultimo
Fanfiction[COMPLETA] 18 anni, 18 anni che si conoscono, una forte amicizia riuscirà a trasformarsi in amore? Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, e Sara Cassio, sorella di Adriano, il migliore amico del cantante si conoscono da quando sono piccoli cosa succeder...