50. Rega nun serve bussà...

2.6K 82 7
                                    


"Te perdono solo perché 'n questo periodo te sto a trascurà 'mpo." Si sentiva sempre in colpa per non avermi dedicato molto tempo in quest'ultimo periodo del tour, infatti, mi chiedeva sempre scusa, ma non capiva che non ce l'avevo con lui dato che aveva scelto di portarmi con lui per tutto il tour nonostante avesse molto da fare.

"E tu lo sai che amo quando parli in romano."

"Sei una lecchina di prima categoria, guarda."

"Ho imparato tutto dal mio maestro, non so se lo conosci. È un bel ragazzo, moro, bruno che porta sempre gli occhiali ed è un po' nanetto."

"Ah sì?!" Mi chiedeva mentre veniva contro di me e mi faceva indietreggiare verso il muro. "Quindi io sarei un lecchino e per di più nanetto?!" Nel mentre ero andata a sbattere contro la parete e avevo gli occhi incastrati con quelli di Niccolò. "Adesso, però, paghi pegno."

"E in cosa consiste?!" Niccolò mi prese in braccio e mi buttò sul divano dopo avermi guardato intensamente negli occhi e avermi fatto credere di volermi dare un bacio iniziò a farmi il solletico.

"Eddai Niccolò smettila!" Dicevo tra le risate "Lo sai che soffro il solletico! Smettila ti prego." Lui continuava imperterrito fin quando dalla porta non riuscimmo a vedere la figura di Anna che si affacciava. Appena Niccolò la vide si fermò alzandosi di scatto e la andò ad abbracciare forte, io intanto mi ricomposi.

"Mamma mi sei mancata tanto." Esclamò Niccolò come un bambino, era veramente felice di rivederla.

"Amore anche tu, ma non sono riuscita a venire alle altre date per via del lavoro, ma a queste quattro ci sarò." Niccolò e sua madre avevano un rapporto speciale e insieme erano bellissimi. "Ciao Sara." Si rivolse a me e mi salutò con un abbraccio. "Come sta andando il tour Niccolò?" Era sempre così premurosa con suo figlio e gli era sempre stato accanto in tutti i momenti della sua vita.

"Sta andando bene, sono tutti sold out e mi sento soddisfatto, anche se molte volte mi chiedo se a coloro che mi ascoltano arrivi il messaggio che voglio trasmettere."

"No Nì, fai musica talmente brutta che non arrivi proprio a nessuno." Gli risposi ironicamente e lui mi spintonò leggermente, dopo avermi deriso.

"Ma tu e mamma siete di parte, non potreste mai dirmi che faccio schifo."

"Ma se te l'ho appena detto." Ironicamente lo stavo prendendo in giro e Anna se la rideva sotto i baffi.

"Ragazzi mi fate morire, siete rimasti proprio come quando eravate piccoli. Vi prendevate in giro allora e lo fate ancora oggi nonostante stiate insieme." La nostra conversazione si fermò quando sentimmo bussare alla porta.

"Rega nun serve bussà entrate pure!" disse Niccolò credendo che fosse o Adriano o Cocco.

"Ciao Niccolò." Appena la vedemmo entrare mi si gelò il sangue ed Anna passò subito lo sguardo su di me. Ero super convinta che Anna non la sopportasse, ma dato che il figlio l'amava lui non le diceva nulla.

"Ciao Federica, chi ti ha fatto entrare?!" Rispose freddo Niccolò. Era gelido, non lo avevo mai sentito così.

Pov's Niccolò

"Avevo il cartellino del Vip Pack e poi mi hanno riconosciuta e mi hanno fatta entrare." Ma chi glielo da a loro il permesso di far entrare così la gente io non lo capisco ancora pensai tra me e me.

"Va bene ora che mi hai salutato puoi andar via, buon concerto." Mi stava facendo fin troppo innervosire, faceva la gatta morta anche di fronte a mia madre, non potevo crederci.

"Oh comunque ciao Sara e ciao Anna, come state?"

"Sto molto bene grazie per l'interessamento, non si può dire la stessa cosa di te dato che hai bisogno di presentarti sempre mezza nuda davanti a Niccolò." Quando Sara faceva così mi veniva sempre voglia di farle un applauso, cacciava gli artigli come non mai, non la sopportava proprio.

"Federica ti prego di uscire da qui, grazie. Non voglio storie nel mio camerino."

"Dai Niccolò quella che dovresti cacciare è lei, dato che mi risponde in questo modo."

"Lei è la mia ragazza e ti risponde come le pare e piace, non deve rendere conto a te."

"Che fai ora la difendi?! Quando ti ci sei allontanato ed eravamo fidanzati non la pensavi allo stesso modo."

"Ancora con questo argomento?! Sei stata tu a costringermi ad allontanarmi da lei, io sono stato costretto a farlo." Sapevo quanto questo facesse male a Sara. Per un mese ci eravamo allontanati dato che Federica mi aveva costretto a stare solo con lei e ad abbandonare tutti i miei amici. All'inizio c'ero anche stato, ma poi ho capito che senza gli amici la mia vita non sarebbe stata la stessa cosa e, dopo una lunga litigata, tornai dai miei amici di sempre.

"Intanto tu li hai lasciati per stare con me." Disse beffarda. Stava rovinando tutta la bella atmosfera che si era venuta a creare con Sara e sinceramente avevo paura della reazione che potesse avere proprio quest'ultima.

"Dato che non lo hai capito con le parole di Niccolò te lo dico io, DEVI USCIRE DA QUESTO CAMERINO, ORA. Non vogliamo nessuno che ci rovini la vita, tanto meno tu che hai fatto stare male mio figlio per tanto tempo. Non puoi ripresentarti e distruggere la felicità che si sta creando."

"Cosa fai Nicco ti fai difendere da mammina?!" Disse beffarda la mia ex avvicinandosi sempre di più a me.

"Io non ho bisogno di mia madre, ma lei ha ragione. Da domani tu qui non potrai metterci più piede. Se hai il biglietto entrerai come una persona normale, altrimenti il concerto non lo verrai a sentire. Adesso se non ti dispiace saresti pregata di andare via."

"Va bene, ora vado sotto al palco e aspetto l'inizio del concerto così ascolto tutte le canzoni che mi hai dedicato in questi anni." Gli occhi di Sara si facevano sempre più rossi di rabbia, ma non le aveva più risposto, aveva tanto rispetto per me che non si sarebbe mai permessa di rovinarmi un concerto, al contrario di Federica. "E stai certo che domani tutte le fan page crederanno che stiamo nuovamente insieme dato che sono qui al tuo concerto."

"Potranno credere quello che vogliono, cara, ma tu nella sua vita ora non ci sei più. Ora smamma, grazie, altrimenti fuori ti ci porto io strappandoti uno a uno tutti i tuoi bei capelli biondi." Ecco di nuovo Sara all'attacco, farebbe invidia a tutti, si trasforma completamente quando la vede. Diventa una bestia.

"Ciao ciao." Uscì dalla stanza e sbatté la porta.

"Niccolò mi devi spiegare come hai fatto a sopportare una del genere per tutti questi anni io non lo so." Intervenne mia madre sconvolta.

"Non lo so neanche io mamma, ti sono sincero." Andai verso di Sara e la abbracciai forte dato che sapevo quanto le parole che Federica le aveva detto prima le avessero fatto male, le lasciai un bacio in testa e lei mise la sua testa nell'incavo del mio collo.

"Nicco io vado nell'altro camerino ci vediamo a fine concerto." Mi salutò mamma che mi lasciò solo con Sara.

"Amore mio mi dispiace per quello che ha detto Federica, so come sei stata nel periodo in cui ci siamo dovuti perdere di vista e io ancora me ne faccio una colpa." Volevo tranquillizzare più me che lei, in quel periodo ero accecato da Federica ed ero costretto a fare tutto ciò che lei mi diceva, anche abbandonare i miei amici, l'errore più grande della mia vita.

"Amore l'importante è che tu sia tornato ed abbia capito i tuoi errori. Devi stare tranquillo è acqua passata." Fortunatamente lei era così comprensiva con me, mi perdonava molte cose, ma quando la facevo arrabbiare era la fine. Proprio quando mi riavvicinai ai miserabili Sara era quella più fredda e distaccata, per recuperare la sua fiducia ci avevo messo due mesi, ma fortunatamente tutto era andato a finire bene.

"Ti amo Sà, non so come farei senza di te."

"Ti amo anche io Nicco."

Spazio autrice

Federica sta rovinando i momenti tra i due ragazzi, gettando benzina sul fuoco. Sara, però, non si fa abbattere dalle cattiverie di Federica.

Se vi è piaciuto il capitolo lasciate un like o un commento. 

Meriti anche tu un posto da visitare, UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora