63. Finisce qui

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"No Nicco, no ho sbagliato a dire quella frase, non lo penso davvero, volevo dire, volevo dire..." Sara provava ad abbracciarlo e a trovare la frase che lei volesse dire, ma in quel momento nessuno sembrava poterla aiutare. Adriano non proferiva parola, sapeva che la sorella non volesse dire ciò che aveva detto, ma allo stesso tempo capiva la reazione dell'amico.

"Cosa volevi dire sentiamo." Niccolò era freddo e atono, era rimasto paralizzato tanto da non riuscire ad abbracciare la sua ragazza.

"Non volevo dire quello che ho detto! Scusami, non lo penso veramente, io ti amo e per questo sono diventata la tua ragazza."

"Sara dimmi cosa volevi dire e la nostra discussione finisce qui."

"C-cosa significa finisce qui?! Vuoi lasciarmi solo perché in preda al panico ho detto una frase che non dovevo dire?!" A quelle parole Niccolò si liberò dall'abbraccio con Sara e uscì sbattendo la porta. In cuor suo sapeva che la ragazza non volesse dire quelle cose, ma sentirle pronunciare dalla bocca della persona che amava di più al mondo non gli fecero bene. Voleva andare in qualsiasi luogo, ma sapeva che se fosse andato in un bar avrebbe fatto di certo qualcosa di cui si sarebbe pentito il giorno dopo, allora scelse di andare da sua madre, di certo l'avrebbe capito nel migliore dei modi.

Nel frattempo Sara era ancora a casa di Niccolò a piangere tra le braccia di Adriano maledicendosi di aver detto quelle parole. Adriano provava a calmarla, anche se voleva scappare da Niccolò per non fargli fare qualche cavolata, aveva paura che potesse fare qualche sbaglio e di conseguenza pentirsene. Fortunatamente il suo telefono squillò e apparve il nome di Niccolò.

"Sono al sicuro da eventuali cazzate, ma ho bisogno di metabolizzare, di a Sara che domani non partiremo, ho bisogno di un giorno tutto per me"

Adriano dopo la lettura di quel messaggio si era tranquillizzato, sapeva benissimo quanto amore provasse per sua sorella e per questo sperava che il suo migliore amico non facesse errori.

"È lui vero?" Chiese Sara con voce tremante, piangeva ininterrottamente da ore e voleva mordersi la lingua maledicendosi di aver detto quella frase.

"Se ti dicessi di no cosa cambierebbe?" Chiese sincero Adriano.

"Cosa ti ha detto? Vuole lasciarmi vero?!" Sara era angosciata, prima di quel momento non aveva mai litigato pesantemente con Niccolò. Sapeva di aver sbagliato, ma quello sbaglio non era voluto, era presa dal panico e le era uscita quella frase dalla bocca.

"Mi ha detto solo che domani non partirete, ha bisogno di stare un po' da solo, sai bene anche tu com'è fatto." Alle parole di Adriano Sara si sentì mancare.

"Sai dov'è?!" Avrebbe fatto di tutto per andare da lui, ma era consapevole che suo fratello, anche se lo avesse saputo non glielo avrebbe mai detto, aveva solo voluto provarci.

"Mi ha solo detto che è lontano dai guai e se me lo dice io ci credo." Adriano era consapevole che se il suo migliore amico gli stesse dicendo la verità.

"Io invece lo spero." Sara si fidava di Niccolò, aveva solo paura di perderlo. "Adri ti prego portami a casa, non a casa nostra, voglio passare un po' di tempo con mamma." Voleva il conforto di una donna e chi meglio di sua madre glielo avrebbe potuto dare, l'unica vera donna che non ti farebbe male. Prese la borsa e insieme a suo fratello si diresse verso l'auto che gli avrebbe portati nella loro casa d'infanzia.

"Ciao ragazzi!" Clara era entusiasta di vedere i suoi figli a casa dopo tanto tempo, ma il suo entusiasmo sparì quando vide gli occhi di Sara rossi e il suo sguardo a dir poco triste. "Amore cosa è successo?" Sara non riuscì a parlare e scappò in camera chiudendo la porta a chiave.

"Mà stai tranquilla tutto si sistemerà." Adriano voleva tranquillizzare sua madre che si era preoccupata moltissimo per lei vedendola distrutta.

"Ma cosa è successo?" Voleva sapere tutto, doveva tirare su il morale a sua figlia. "Cosa le ha fatto Niccolò?!" Aveva capito bene chi fosse il problema del malessere, ma per una volta era stato Niccolò a subire.

"Purtroppo questa volta ha sbagliato lei, gli ha detto una frase, che sono certo non pensasse, ma ha ferito Niccolò nel profondo."

"Cosa gli ha detto?!"

"Era in preda al panico, dato che sta girando un video di lei che litiga con l'ex di Nicco, e gli ha detto testuali parole chi me lo ha fatto fare, chi me lo ha fatto fare di diventare la tua ragazza?!"

"Io non dovrei dirtelo, ma Niccolò è venuto qui da un bel po' di tempo, sta da sua madre, se vuoi vai da lui, poi torna qui che facciamo mangiare Sara."

"Grazie mà." Adriano voleva andare a parlare con Niccolò, sapeva di trovarsi in una situazione strana, ma sapeva che Niccolò si fosse sentito offeso, ma allo stesso tempo Adriano era veramente felice che il suo migliore amico non avesse deciso di andare in qualche discoteca e rischiare di andare con altre ragazze per dimenticare, a Sara ci teneva realmente e lo aveva dimostrato con quel gesto. Scese al terzo piano e suonò a casa di Anna. Sentì dall'altra parte la donna che chiedeva gentilmente a suo figlio di andare ad aprire e stranamente non sentì una risposta da parte del moro, ma se lo ritrovò davanti con una faccia a dir poco distrutta.

"Scusa se non sono venuto con te." Si scusò sincero il ragazzo, non voleva non stargli vicino proprio quando ne aveva bisogno.

"Stai tranquillo Adrià, ho capito il motivo per cui lo hai fatto, non mi sono offeso." Il moro era sincero, non poteva lasciare Sara da sola a casa e seguirlo, qualcuno l'avrebbe dovuta proteggere. Vide sul tavolo che il ragazzo aveva già bevuto cinque birre e provò a farlo ridere.

"E te na bira all'amico tuo nun gliela offri?!" Adriano voleva strappare un sorriso al suo amico e fortunatamente ci riuscì. Niccolò era veramente triste le uniche parole che rimbombavano nella sua testa erano perché ho scelto di fidanzarmi con te?! Si voleva auto convincere che quelle parole la sua ragazza non le pensava veramente.

"Nicco sentime bene, poi me poi pure caccià de casa." Sapeva che Niccolò non voleva affrontare questo discorso ma ci provò lo stesso. "Capisco che sei arrabbiato e io ti appoggio pienamente, so che Sara è mia sorella, ma in questo caso concordo con te, ma è proprio perché conosco Sara che ti dico anche che lei non pensava realmente ciò che ha detto, era solo presa dal panico perché si è trovata in un qualcosa più grande di lei." Sentirsi dire quelle parole da Adriano era un sollievo per Niccolò, ma comunque la sua delusione era ancora grande tanto da non riuscire a perdonarla.

Spazio autrice

Purtroppo Niccolò si è sentito ferito dalla frase utilizzata dalla sua ragazza, tanto da decidere di andare via e rimandare la partenza, voleva star solo. 

Il moro riuscirà a perdonarla o l'orgoglio avrà la meglio sulla loro storia?

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