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39. Non posso entrare?!

Un mese e poco più e il segreto della relazione non era venuto a galla, eravamo stati bravi. Avevamo provato a non farci scappare nulla e ci eravamo riusciti alla perfezione, anche se molte sere ci era capitato di essere alla stessa festa, dato che frequentavamo le stesse persone. Nonostante fosse veramente strano con tanta buona volontà e ricordandomi soprattutto le parole minacciose di Adriano nei confronti di chi si fosse permesso di toccare sua sorella, riuscivo a stare lontano da lei, ma appena avevamo il tempo di scappare da quelle situazioni in cui ci comportavamo da semplici conoscenti, lo facevamo senza esitare. 

Stasera ci sarebbe stata l'ennesima festa, fatta per festeggiare la mia partenza per il tour e non ero molto tranquillo, non per il tour in sé per sé, ma per l'incontro tra Federica e Sara che non si poteva di certo evitare, dato che la mia ex era stata invitata dai ragazzi dell'Honiro, non sapendo che la mia situazione sentimentale si fosse evoluta. Non sarei potuto stare attaccato a Sara nel miglior modo possibile e avevo paura che Federica si avvicinasse troppo a me.

Eravamo stesi nel letto, avevamo passato tutta la notte a coccolarci e stranamente i miei occhi si erano aperti prima dei suoi. In questo mese avevamo dormito insieme quasi sempre, Adriano si stava iniziando ad insospettire tanto che ogni tanto mi chiedeva se sapessi dove fosse sua sorella, ma ovviamente la mia risposta era sempre negativa. Mi ero innamorato completamente di lei, ma non gliel'avevo ancora potuto dimostrare con la musica, dato che il mio nuovo album era dedicato per la maggior parte delle canzoni a Federica, ma ero riuscito a dedicarle "Amati sempre" e "Rondini al guinzaglio", le tracce che avevo scritto quando avevo sentito di provare realmente qualcosa per lei. Aveva ascoltato tutte le canzoni senza l'anteprima e, nonostante fosse rimasta sorpresa della quantità di canzoni che avevo scritto quando mi ero lasciato con Federica si era complimentata con me e mi aveva ringraziato per le belle parole che le avevo dedicato. Non credevo fosse possibile una cosa del genere, anzi credevo di litigarci per via della gelosia, fortunatamente Sara era una persona matura e non se l'era presa.

Ero sveglio da dieci minuti e in testa mi ronzavano mille idee che non riuscivo a mettere in ordine. Non potevo dire niente a nessuno, l'unica persona che sapeva qualcosa era mia madre, non sapevo se venisse stasera e non gliel'avrei voluto chiedere per paura di farla sentire obbligata, ma decisi lo stesso di chiamarla. Pochi squilli e mi rispose.

"Niccolò, cosa è successo, perché mi chiami a quest'ora?"

"Ma' va tutto bene tranquilla. Avevo solo bisogno di parlare con qualcuno."

"Mamma tua ti ascolta."

"Ho paura per stasera, i ragazzi dell'Honiro non sanno che sto con Sara e hanno invitato Federica alla cena. Se mi dovesse stare attaccata e Sara si offendesse?!"

"Niccolò per prima cosa sta calmo, secondo quando arriverà Federica, se arriverà, cerca di starle il più lontano possibile. Sappiamo bene che abbia provato a riallacciare i rapporti con te in tutti i modi, ma tu se ami Sara non le devi dare nemmeno la possibilità di farvi litigare. Lei non è nessuno per te, ricordalo."

"Grazie Ma', non saprei come fare senza di te. Ti voglio bene, a presto."

Tornai a letto e provai a riaddormentarmi, ma non ci riuscivo dato che mi ero messo ad ammirare la bellezza di Sara, era un angelo, il mio angelo. Avrei voluto urlare al modo che stavamo insieme, ma dovevo ancora aspettare qualche mese per poi poter uscire allo scoperto.

Pian piano vidi gli occhi della mia ragazza incastrarsi con i miei e appena notò che la stavo osservando sorrise a trentadue denti. Era bellissimo svegliarmi con lei accanto e vedere il segno del cuscino sul suo volto, era stupenda anche senza un filo di trucco, anzi credevo che sia più bella senza trucco.