35. Aiuto!

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Narratore

I ragazzi erano a riposarsi beatamente, l'uno tra le braccia dell'altro. Avevano dormito sonni tranquilli cullandosi tra le parole dette la sera prima. Entrambi toccavano il cielo con un dito. I ti amo sussurrati e sapere che si sarebbero goduti il tour insieme li aveva resi felici, ma forse il loro risveglio li avrebbe traumatizzati.

Erano distesi sul letto matrimoniale di Niccolò con ai loro piedi Spugna, Niccolò abbracciava la sua ragazza con le sue possenti spalle e la sua mano tatuata si intrecciava con quella della sua amata, sembravano una famiglia felice.

E se quell'idillio fosse stato rovinato da un Adriano silenzioso che era entrato in casa con le chiavi di riserva che Niccolò gli aveva dato?!

La prima ad aprire gli occhi fu Sara, era tranquilla e aveva un'espressione soddisfatta e sorridente, sarebbe partita in tour con Niccolò e ancora non ci poteva credere, il suo sorriso però si spense e si trasformò in un urlo quando vide la sagoma di una perdona, nella quale non aveva identificato suo fratello, appoggiato alla scrivania e con le mani incrociate.

"Niccolò! Aiuto!" Sara era spaventata e non riusciva a muoversi dalla posizione che aveva assunto, non capiva cosa ci facesse una persona in casa loro e soprattutto come ci fosse entrata. All'inizio credeva fosse un ladro, ma le sembrava impossibile dato che era lì fermo ed impalato ad aspettare che loro si svegliassero. Le sue urla spaventarono Niccolò che passò dalla posizione allungata a quella seduta.

"Sara cosa c'è?!" Non aveva ancora ben messo a fuoco tutto quello che stava succedendo, ma fortunatamente nel chiamare la sua amata non aveva utilizzato nomignoli carini. Niccolò si accorse della presenza di questa persona e alla sola visione iniziò ad urlare e allo stesso tempo il ragazzo misterioso accese di colpo la luce che lo illuminò. Se da un lato erano sollevati di vedere una persona conosciuta dall'altro erano preoccupati, non sapevano bene cosa dire e cosa inventarsi. Le rotelle di Niccolò giravano nella sua testa, cercando una scusa plausibile, ricerca che fu interrotta dalla voce di Adriano che prese la parola.

"Cosa ci fate nello stesso letto?! E per di più abbracciati?!" Adriano era nero dalla rabbia, il cuore di Sara batteva all'impazzata, dato che non sapeva cosa dire e allo stesso tempo sperava che Niccolò avesse trovato una scusa buona da eliminare tutti i sospetti di Adriano. Dal canto suo Niccolò doveva solo cercare di sembrare credibile, la scusa era pronta, doveva riuscire solamente a convincere il suo amico.

"Fratè calma!" Sperava che iniziare con fratè potesse calmare l'ira di Adriano, la fratellanza era un legame dal quale derivava fiducia e lui cercava proprio quella in Adriano. Per tutti la situazione in cui si trovavano Niccolò e Sara poteva sembrare una buona occasione per confessare tutto e finirla di fingere, ma per loro non lo era, Niccolò non era ancora pronto e vedere Adriano con quella faccia di certo non avrebbe portato a nulla di buono, quindi il moro preferì di gran lunga tenersi tutto per sé. "Appena addormentati eravamo in stanze separate, lei su questo letto e io in salotto sul divano." La voce era sicura, nessun tremolio che avrebbe potuto rendere il tutto poco credibile, Adriano già si stava ammorbidendo, ma voleva finire di ascoltare la storia, tanto che era riuscito a non dargli addosso. "Stanotte però ho avuto un incubo, seguito da un attacco di panico, non mi venivano da quando stavo con Federica, ricordi?!" Niccolò l'aveva puntata sul suo punto debole al quale Adriano si piegava sempre e aveva messo in mezzo Federica per allontanare dall'amico l'idea che fosse interessato ad un'altra persona che non fosse la sua ex. Il moro conosceva talmente tanto bene Adriano che il piano procedeva proprio come desiderava. Sentir nominare Federica, però, era stato un colpo basso per Sara, non era gelosa di lei, ma non voleva che nella loro vita privata dovesse essere ancora presente. "Sara si era preoccupata e, dopo vari tentativi è riuscita a calmarmi, per questo siamo nel mio letto e per questo dormivamo abbracciati, mano nella mano." Adriano aveva completamente abboccato alla storia e la sua rabbia era svanita di colpo. Niccolò sperava di aver convinto l'amico con la sua storia commovente. Sara, invece, pregava che Niccolò fosse riuscito a persuadere suo fratello con questo suo racconto, d'altronde Niccolò aveva sofferto realmente di attacchi di panico e credere alla sua versione sarebbe stato abbastanza semplice. Nonostante ciò, però, Sara non tollerava la presenza di Federica nella storia che Niccolò aveva raccontato.

Spazio autrice

Niccolò sarà riuscito a convincere Adriano del tutto?! Anche se sembra che lui abbia abboccato come reagirà?

Spero che i capitoli vi stanno piacendo, se sì lasciate una stellina o un commento. Grazie a tutti per i 2.9K di visualizzazioni.

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