Ero fuori dall'università e stavo aspettando Niccolò, avevo appena terminato di fare il test per entrare nelle facoltà di lettere alla Sapienza di Roma.
"Amore!" Lo salutai appena mi sedetti sul sedile del passeggero, ero felice e mi sentivo realizzata.
"Credo che tu abbia una buona notizia da darmi, o sbaglio?!" I miei occhi brillavano di luce propria, si poteva capire da mille miglia che il risultato che avevo raggiunto fosse positivo.
"Amore ho passato il test! Sono entrata all'università!" Tanta la felicità scavalcai il sedile e mi fiondai tra le sue braccia. Non vedevo l'ora di dirlo alle persone più importanti della mia vita, intanto una già lo sapeva e mi stava stringendo tra le sue braccia.
Era felicissima di ciò che gli avevo appena confessato, aveva notato la mia passione per il giornalismo e non potevo che essere più felice di così.
"Dobbiamo festeggiare! Usciremo con tutti i miserabili e daremo loro la bella notizia."
"Va bene Nicco, facciamolo stasera." Ero felice che l'avesse presa così bene, nonostante sapesse che sarei dovuta stare fuori casa delle intere giornate, aveva capito che era il mio sogno e non vedeva l'ora che lo realizzassi. Mi riposizionai al sedile del passeggero e andammo a mangiare al ristorante, Niccolò aveva prenotato prima di scoprire il risultato, dato che era sicuro che passassi la prova.
"Amore, ma rimarrai a Roma vero?" Chiese titubante, quando il cameriere andò via, dopo aver preso le nostre ordinazioni.
"Sì certo!" Il suo volto si rilassò e sorrise ampiamente. "So che non riusciresti a fare a meno di me, non potevo abbandonarti."
"Forse sei tu quella che non riuscirebbe a fare a meno di me, piccola." Quando scherzavamo mi affibbiava sempre questo nomignolo dato che non lui non sapeva quanto amassi sentir pronunciare quella parola dal lui. Non sarei riuscita a vivere senza Niccolò tra i piedi, ma sarei sopravvissuta se avessi dovuto farlo per inseguire i miei sogni.
"Se fossi dovuta andare via sarei andata via, devo pur costruire una mia carriera." Mi dispiaceva dirgli così crudamente la verità, ma anche io dovevo costruirmi la mia vita e, se avessi dovuto fare qualche sacrificio lo avrei fatto, anche se avessi dovuto vivere una relazione a distanza.
"Hai ragione." Chiuse così il discorso e non capivo per quale motivo si fosse incupito. Lui per seguire la sua carriera girava perennemente l'Italia e non solo, non avrei mai pensato di rinfacciarglielo, però, era vero.
Continuammo a mangiare in totale silenzio, lui non proferiva parola e io altrettanto, non sapevo cosa lo avesse turbato, anzi lo sapevo, ma non riuscivo a capire la reazione, la vedevo fin troppo esagerata. Finimmo di mangiare e Niccolò subito mi riportò a casa.
"Devo tornare in studio, non salgo." Furono le uniche parole, prima di lasciarmi sotto casa, scesi dalla mia macchina senza nemmeno salutarlo, ero veramente arrabbiata con lui, non poteva fare sempre così, se avesse voluto dirmi qualcosa lo avrebbe potuto fare senza problemi e, invece cosa faceva, scappava.
Salii e iniziai a sistemare la casa, non era molto in disordine, ma mi toccava spolverare. Misi la musica a tutto volume e in un'ora pulii tutto il piano inferiore.
Decisi così di proseguire il mio lavoro nel piano superiore, di certo lì ci sarebbe stato molto di più da fare, mi armai di forza e coraggio e iniziai a pulire tutto. Non entrai nella stanza del pianoforte perché sapevo che togliere tutti i suoi fogli per metterli apposto sarebbe stato un sacrilegio.
Andai nella nostra camera e, dopo aver rifatto il letto decisi di svuotare il cestino della spazzatura, era pieno di carte. Non mi mettevo mai a curiosare, ma quella volta una bustina colorata attirò la mia attenzione.
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Meriti anche tu un posto da visitare, Ultimo
Fanfiction[COMPLETA] 18 anni, 18 anni che si conoscono, una forte amicizia riuscirà a trasformarsi in amore? Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, e Sara Cassio, sorella di Adriano, il migliore amico del cantante si conoscono da quando sono piccoli cosa succeder...