Nonostante Niccolò già avesse vissuto l'ansia pre-incontro con i genitori da Sara, era ancora preoccupato. Aveva paura di presentarsi come fidanzato della figlia, nonostante sapesse che i genitori di Adriano gli volessero bene come un terzo figlio. La sera precedente il ragazzo aveva chiamato sua madre per avere dei consigli, ma la donna giustamente gli rispose di dover fare tutto con il cuore, non doveva architettare nulla, altrimenti non sarebbe di certo andata a finire bene.
Cosa che Niccolò non sapeva è che Anna avesse incontrato Clara, la madre di Adriano, il giorno precedente al supermercato e che avevano parlato proprio della cena che si sarebbe tenuta a casa della mamma di Sara. Avevano deciso di non farla più al ristorante dato che non desideravano essere paparazzati, volevano essere liberi di poter fare ciò che desideravano.Inizio Flashback
"Ciao Anna, come stai? È da un po' che non stiamo insieme, nonostante viviamo una sopra l'altra." Clara era felicissima di vedere Anna, il lavoro impiegava ad entrambe molto tempo.
"Ciao Clà, tutto bene, tu come stai?" Anna dosava bene le parole, nonostante desiderasse parlare con la sua amica, aveva paura che potesse dire qualcosa di inopportuno.
"Sto bene, sono venuta al supermercato per fare la spesa per domani, Sara ci presenterà il suo fidanzato." Ecco Clara aveva parlato dell'argomento che Anna avrebbe evitato come si evita la peste.
"Che bello! Mi fa veramente piacere." Anna cercava di sembrare sorpresa al massimo per non destare sospetti.
"Vi va di venire? Non stiamo insieme da tempo." Clara, ignara del fatto che Anna fosse a conoscenza della nuova coppia, aveva invitato la sua amica, la persona che aveva cresciuto i suoi figli, infatti, tra loro c'era sempre stato uno scambio reciproco: quando Anna non era a casa, Clara ospitava sempre Niccolò e i suoi fratelli e viceversa.
"Se Sandro dovesse liberarsi verremo di certo!" Anna e Sandro erano separati da quando Niccolò aveva quattro anni, ma per il figlio c'erano sempre stati, tanto che avevano provato a rimanere in buoni rapporti, riuscendoci pienamente.
"Allora a presto!" Clara sapeva del grande aiuto che la presenza di Anna potesse darle, nonostante non fosse una madre iperprotettiva sperava che sua figlia potesse scegliere un ragazzo degno di saperla rispettare e proprio per questo motivo non sapeva che reazione avesse potuto avere a quella presentazione e aveva bisogno di un supporto morale. Aveva scelto di farsi aiutare da Anna, poiché, nonostante la bruna avesse dei figli istintivi e che prendevano decisioni di pancia, Anna provava sempre a ragionare e a cercare di trovare una soluzione pacifica.
"A presto!" Appena Anna finì di conversare con Clara, la prima cosa che pensò fu pericolo scampato.
Fine flashback
Niccolò decise di alzarsi e prepararsi per non fare tardi, nonostante fosse ancora pomeriggio. Il moro non aveva nemmeno pranzato per l'ansia, aveva preferito guardare Peter Pan e rilassarsi con le sue scene. Si preparò, non indossò qualcosa di troppo elegante, sarebbe stata una cena formale sì, ma con persone che conosceva da sempre. Indossò la sua amata camicia bianca e un pantalone nero con ai piedi delle scarpe leggermente eleganti, per quella sera avrebbe evitato le sue solite scarpe da ginnastica. Prese il suo telefono, gli occhiali, il portafoglio e le chiavi della macchina e uscì da casa sua per arrivare al quinto piano sopra tutti.
La sua ansia era grande, dire a Michele di essere fidanzato con sua figlia non sarebbe stato semplice. Era preoccupato perché il papà della sua ragazza, nonostante lo avesse trattato sempre come un figlio, sapeva tutto ciò che riguardava la vita di Niccolò, anche le piccole cazzate che aveva fatto e, proprio per questo motivo, aveva paura di non andargli bene come fidanzato di Sara.
Nonostante fosse solo, il moro decise di ascoltare e cantare a squarciagola Vasco. Anche se era riuscito a riempire lo stadio Olimpico come cantante, gli mancava assistere ai concerti del suo amato Blasco, gli mancava essere tra la folla e gli mancava cantare all'unisono con altre migliaia di persone le proprie canzoni preferite.
Albachiara, Vivere, Sally e Ogni volta lo avevano accompagnato per tutto il tragitto e, dopo aver parcheggiato e preso i suoi effetti personali scese dalla macchina per suonare al citofono.
"Niccolò vieni, sono contenta che sei venuto, Sara sarà felice di certo!" Clara era felice di vedere Niccolò. Sara aveva convinto sua madre ad invitare il suo ragazzo propinandole la scusa di essere cresciuta insieme a lui e, dato che lo reputava come un fratello, aveva bisogno anche del suo sostegno. Clara, anche senza un'importante scusa come quella, avrebbe accettato di invitare Niccolò dato che riteneva, da sempre, la sua opinione importante quanto quella di Adriano.
"Ciao Clara!" Il moro non si era dilungato nella risposta, di solito quando entrava chiedeva sempre dove fosse Adriano o le chiedeva come stesse, ma questa volta l'ansia lo stava mangiando vivo tanto da non riuscire a parlare normalmente.
"Niccolò ti vedo nervoso cosa c'è?!" Clara lo conosceva molto bene, dato che era cresciuto insieme ai suoi figli, ma Niccolò in quel momento doveva riuscire, anche se con molta difficoltà, a farle credere che tutto andasse nel migliore dei modi. Non poteva di certo spiegarle il reale motivo per il quale era così in ansia.
"No, non sono nervoso, stai tranquilla!" Infatti, il moro non era nervoso, era nervosissimo. Non era teso, era tesissimo. Ad interrompere quel momento fu l'arrivo in cucina di Michele, il papà di Sara, il quale offrì da mangiare al ragazzo che, al contrario di come l'uomo si aspettava, rifiutò.
"Niccolò ti senti bene?! Non vuoi mangiare nulla, mi sembri strano." Anche Michele aveva notato delle stranezze, ma più di tanto non si era posto molte domande, a volte Niccolò si chiudeva in sé e non dava retta a nessuno e ciò fece pensare all'uomo che quello fosse uno di quei momenti.
"No Michele tranquillo, è solo che ora ho lo stomaco chiuso." Si chiedeva perché tutti in quella casa lo conoscessero così bene tanto da preoccuparsi così tanto. Mentire a loro era veramente difficile, molte volte Niccolò aveva ammesso a Michele delle cose che a suo padre non avrebbe mai detto, non perché il moro avesse un brutto rapporto con il padre, ma perché aveva paura di poter deludere quella figura che per lui era sempre stata un esempio.
"Fratè!" Fortunatamente fece il suo ingresso in sala Adriano, il quale aveva una faccia pimpante, ma quando vide il ragazzo ingessato scoppiò in una rumorosa risata beccandosi un'occhiataccia dal moro. "Tranquillo Moricò andrà tutto bene." Sussurrò Adriano al suo orecchio. Sara ancora non era scesa, come il suo solito era in ritardo e al sol pensiero Niccolò sorrise, ma tutto passò inosservato dai genitori che stavano continuando ad imbandire la tavola. I tre uomini si accomodarono sul divano e mentre padre e figlio parlavano di calciomercato, Niccolò sentiva stretto il collo della camicia che non aveva abbottonato. Nel bel mezzo del discorso i presenti sentirono suonare al campanello, Michele e Clara pensarono fosse il ragazzo di Sara, dato che non sapevano di averlo accolto in casa già da un pezzo, ma al di là della porta si presentarono Anna e Sandro.
Niccolò sapeva che i suoi genitori erano stati alla cena dato che Clara li aveva ospitati per passare del tempo insieme dato che erano sempre stati come un'unica famiglia, ma non credeva fosse possibile la presenza di entrambi."Buonasera a tutti!" Salutarono così i genitori di Niccolò. Anna aveva portato una bottiglia di vino e Clara la ringraziò. Stettero in silenzio per pochi secondi quando il tutto fu interrotto da Michele.
"Il ragazzo si permette di venire in ritardo, ma l'educazione!" Niccolò si grattò la testa imbarazzato e la mamma lo guardò come per incitarlo a stare tranquillo. Anna e Niccolò avevano avuto da sempre un rapporto meraviglioso, nonostante a volte litigassero, si erano sempre capiti con un semplice sguardo e proprio in quel momento lo sguardo di sua madre diede la forza a Niccolò di affrontare tutto.
Sara fece il suo ingesso nella sala e Niccolò la guardava incantato, nonostante indossasse un semplice vestitino nero. L'incantesimo che Sara aveva fatto a Niccolò fu interrotto da Adriano che gli tirò una gomitata e gli sussurrò, per non farsi sentire dai suoi genirori, se la guardi così la consumi, smettila. La ragazza Salutò Anna e Sandro e, dopo aver incrociato la sua mano con quella del suo ragazzo, parlò.
Spazio autrice
Niccolò ha un rapporto molto stretto con i genitori della ragazza. Questo rapporto cambierà o rimarrà lo stesso di sempre?
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Meriti anche tu un posto da visitare, Ultimo
Fanfic[COMPLETA] 18 anni, 18 anni che si conoscono, una forte amicizia riuscirà a trasformarsi in amore? Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, e Sara Cassio, sorella di Adriano, il migliore amico del cantante si conoscono da quando sono piccoli cosa succeder...