Quattro anni dopoNiccolò era sommerso di impegni e sentiva di avere una marea di problemi, voleva scomparire dalla faccia della terra, nonostante avesse il suo lavoro, voleva anche continuare a vivere la sua vita rispettando l'età che aveva. Il successo per lui era arrivato tra i venti e ventuno anni e non era riuscito a vivere del tutto liberamente la sua età, ora a 28 anni si sentiva molto stressato ma apprezzava ancora più di prima il suo lavoro. Era sempre più convinto, infatti, che ciò che faceva, nonostante avesse dei contro come tutti gli altri lavori, era il mestiere più bello del mondo.
Era steso sul letto concentrato a capire il motivo per il quale gli fosse venuto il blocco dello scrittore, non riusciva più a comporre e aveva paura che tale condizione si fosse potuta protrarre per un tempo illimitato.
"Amore mio stai tranquillo, non sta succedendo nulla di grave, riprenderai presto a scrivere." Cercava di tranquillizzarlo da giorni la sua ragazza, ma non riceveva risposta migliore di Ok oppure voglio stare solo.
"Mhhh" Rispose questa volta.
"Vivi e non pensare ancora ai tuoi problemi, regalami un sorriso amore ridi." Sara provò a farlo sorridere con le sue stesse canzoni. Era una delle sue canzoni più belle, nonostante non l'avesse mai inserita in un album. Niccolò non le rispose e le diede le spalle.
"Nì adesso basta!" Esclamò esausta Sara, non ce la faceva più a vederlo così. "Io ora esco e vado a farmi un giro con Spugna. Se vuoi venire anche tu hai dieci minuti per prepararti, altrimenti esco da sola." Sara comprendeva il suo stato d'animo, ma non voleva vederlo così, avrebbe fatto di tutto pur di farlo sorridere. I dieci minuti di tempo che aveva Niccolò erano passati, ma di lui nemmeno l'ombra, Sara si alzò afferrò il guinzaglio di Spugna e uscì a fare un giro, come aveva detto al suo ragazzo. Dopo pochi minuti il suo telefono squillò, pensava fosse Niccolò, invece era una chiamata di Adriano.
"Fratellone!" Lo salutò con tanto entusiasmo Sara, non lo sentiva da diversi giorni e gli mancava la sua voce. In quel periodo Adriano era andato a casa di Flavia ad Eboli, dato che gli avevano dato le ferie e, ovviamente Flavia vivendo oramai a Roma, approfittava di tutti i giorni liberi del suo ragazzo, o la maggior parte, per andare a trovare i suoi genitori.
"Sarè come stai?" Le chiese Adriano interessato. Sara a quella domanda sperava con tutto il cuore che suo fratello non lo avesse chiamato per conto di Niccolò, altrimenti si sarebbe infuriata ancora di più.
"Sto bene, un po' nervosa, va tutto bene." Gli disse la verità, non le andava di mentire a suo fratello, lo aveva fatto per molto tempo, ma la discussione che aveva avuto con Niccolò non era così rilevante da imporle di mentire ad Adriano.
"Che succede?" Le chiese con fare premuroso Adriano.
"Niccolò." La bionda sospirò. "È da giorni che sta allungato nel letto e non mi rivolge la parola se non per farmi capire che è ancora vivo. Ho provato in tutti i modi a farlo parlare o alzare, ma non sono riuscita a fare nessuna delle due cose." Ammise Sara sconfitta.
"Ah mi aveva detto di avere bisogno di un po' di giorni di riposo ma non credevo fosse così grave."
"Sono uscita perché ero disperata." Ammise Sara abbassando la testa sconsolata.
"Dai Sarè stai tranquilla, fra qualche giorno gli passerà." Ammise suo fratello non convinto di casa stesse dicendo.
Sara dopo questa confessione salutò Adriano e tornò a camminare. Aveva deciso di andare in centro, non le interessava se l'avessero riconosciuta, voleva essere libera di fare ciò che desiderava.
Ci sarebbe voluto tanto tempo, ma di ciò ne era consapevole, voleva solo svagarsi e non pensare a nulla. prese la metro e mise sulle sue gambe Spugna, nel mentre aspettava la giusta fermata rifletteva su cosa fosse giusto fare. Non riusciva quasi più a stare al passo di Niccolò in quel periodo, essendo triste era poco presente e a Sara questa cosa non andava bene. Accettava ovviamente la sua assenza durante i tour, ma non concepiva il suo estraniarsi per giorni interi dal mondo per un problema che si sarebbe risolto in pochissimo tempo. Voleva solo che Niccolò fosse più presente quando era a Roma e di questo quando si sarebbe ripreso di certo gliene avrebbe parlato. Nonostante ciò i due ragazzi si amavano come non mai, stavano costruendo la loro vita insieme e realizzavano ognuno i propri sogni. Sara, infatti, ormai stava per laurearsi e non vedeva l'ora di poter iniziare la sua carriera da blogger. Con il tempo l'idea del giornalismo faceva parte sempre più della sua vita, ma volendo stare il più possibile con Niccolò e capendo come si stava evolvendo la tecnologia, vide il blog come una soluzione comoda, ma soprattutto fruttifera. La sua mente si svegliò dai suoi pensieri quando la metro annunciò la fermata alla quale sarebbe dovuta scendere. Diede due colpetti a Spugna per farlo scendere dalle sue gambe e appena le porte di aprirono Sara scese dalla metro e si inoltrò nel caos di Roma centro. Amava Roma e ci avrebbe continuato a vivere in eterno, non l'avrebbe cambiata per nessun'altra città al mondo. Molte persone correvano da una parte all'altra per paura di perdere la metro, invece, lei in quel momento poteva godere di una tranquillità estrema. Dopo aver girato intorno al Colosseo e aver osservato una marea di turisti che ammiravano la grande maestosità di esso si avviò per Via del Corso, non aveva la minima intenzione di fare shopping, ma voleva staccare un po' la spina e guardare le vetrine con tutta la calma del mondo. Quando era in giro con Niccolò non poteva soffermarsi più di tanto, altrimenti una marea di fan lo avrebbero assalito, ma Sara preferiva la compagnia di Niccolò a degli inutili vesti e per questo lo accettava. Amava stare con Niccolò. Anche se la sua mente provasse a non pensare a quel ragazzo che aveva lasciato da solo in casa, il suo pensiero tornava sempre lì, in quella villetta bianca nella quale c'era il suo ragazzo, Sara pensava a cosa stesse facendo e si dispiacque per averlo lasciato solo, ma aveva bisogno di staccare.
Ammirava tutte le vetrine di Via del Corso e ogni tanto entrava in qualche negozio, solo quelli che permettevano l'accesso con il cane e osservava alcuni vestiti. Uno la colpì particolarmente, era semplice, ma allo stesso tempo aveva un non so che di diverso. Sapeva di non poterlo provare dato che non sapeva a chi lasciare Spugna, ma allo stesso tempo non voleva perdere quel vestito, lo osservò e cercò di capire ad occhio quale taglia potesse starle meglio, dopo qualche minuto di riflessione prese la taglia S e andò a pagare alla cassa. Uscita dal negozio continuò a passeggiare fino a quando dovette fermarsi per riuscire a prendere il telefono che stava squillando, segno che le era arrivato un messaggio. Sapeva di chi fosse, ma voleva rispondergli, non poteva rimanere arrabbiata con lui a lungo, stava comunque passando un momento difficile.
Peter💫
Amore si sta facendo buio, dove sei?
Sono più di tre ore che sei fuori.Appena lesse quei due messaggi la ragazza sorrise, nonostante le sue condizioni, Niccolò si preoccupava sempre per lei. Guardò l'orario e per poco non sbiancò, non si era accorta che si erano fatte le sette di sera, allora cercò di accelerare il passo.
Sto tornando a casaPrendo la metro e torno.
La sua camminata però si interruppe perché la bionda venne attratta da una vetrina, anzi da un oggetto situato nella vetrina, senza pensarci due volte entrò nel negozio ed acquistò ciò che l'aveva colpita.
Si incamminò verso la stazione della metro e tornò a casa. Sara si era imposta di dover tirare su di morale Niccolò e ci sarebbe dovuta riuscire entro stasera. Si erano fatte le sette e trenta e la bionda varcò la soglia di casa. Quello che vide, però, non era di certo ciò che si aspettava.
Spazio autrice
Eh sì so che lo state pensando, c'è un improvviso salto temporale, volevo far andare avanti la storia di molto per descrivere degli avvenimenti importanti.
Niccolò sta avendo un crollo emotivo tanto da non dare importanza alla sua ragazza. Sara si sente trascurata, ma nonostante ciò vuole restargli accanto.
Cosa avrà acquistato Sara prima di tornare a casa? Riuscirà a tirare su di morale Niccolò? Ma soprattutto cosa avrà visto appena rientrata in casa?
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Meriti anche tu un posto da visitare, Ultimo
Fanfiction[COMPLETA] 18 anni, 18 anni che si conoscono, una forte amicizia riuscirà a trasformarsi in amore? Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, e Sara Cassio, sorella di Adriano, il migliore amico del cantante si conoscono da quando sono piccoli cosa succeder...