2. I miserabili

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Lo sapete?! Sono quasi diciotto anni che conosco una persona veramente importante, dico quasi perché ho ancora diciassette anni, ma tra pochissimi giorni ne compirò diciotto e, con l'aiuto di mio fratello, ho organizzato una semplice, ma memorabile, festa. Forse vi state chiedendo il mio nome, ma anche quello della persona che conosco da diciotto anni, se vi dovessi dire di essere la sorella di Adriano Cassio ci arrivereste in un millisecondo... ebbene sì, la persona che, insieme a mio fratello e ai miei genitori, fa parte delle mie giornate è proprio Niccolò, Niccolò Moriconi. Ultimo per tutti, ma per me Niccolò.

Non mi piace chiamarlo Ultimo, nonostante il suo nome d'arte abbia un profondo significato, mi piace chiamarlo Niccolò perché avendo passato quasi ogni singolo giorno della mia vita con lui e mio fratello, a volte anche con gli altri miserabili, ho imparato a conoscere tutti i minimi dettagli del suo carattere. Vi starete chiedendo perché stia scrivendo di lui e questo, se devo essere sincera non lo so nemmeno io, anzi ne sono a conoscenza del perché, ma non lo voglio ancora ammettere a me stessa. Per ora è meglio che vi lasci col dubbio, così che anche io riesca a schiarirmi le idee. Un dubbio però posso ancora risolverlo, mi chiamo Sara e amo scrivere, il mio sogno è fare la giornalista, e spero con tutto il cuore di poterlo realizzare.

Leggendo la mia età vi starete chiedendo per quale motivo, nonostante abbia quasi diciotto anni non sia a scuola, beh molto semplice ho frequentato il classico internazionale e, come se non bastasse i miei genitori, dopo aver capito che a tre anni già riuscivo a leggere e a quattro a scrivere, mi hanno fatto anticipare di un anno l'accesso alla scuola elementare. Dovrei iniziare l'università, ma ho deciso, essendo avvantaggiata di due anni, di prendere un anno sabbatico dallo studio, per poi concentrarmi a studiare, per cinque intensi anni, lettere. Desideravo fare la giornalista, non quella di gossip, il gossip mi è sempre stato scomodo e nemmeno di cronaca nera, mi ha sempre fatto male scrivere di catastrofi. Avrei voluto seguire gli artisti in giro per l'Italia, seguire e documentare gli artisti che in quel periodo si trovavano sulle vette delle classifiche musicali italiane e sì, se vi stesse sorgendo un dubbio, nonostante il giornalismo faccia parte di me dalla nascita, Niccolò, anzi la passione che ha per la musica, mi ha aiutata a scegliere l'indirizzo di giornalismo.

Per scherzare molte volte mi fa allenare, facciamo finta di essere in uno studio e, con il maggior impegno, cerco di creare domande consone per un'intervista e, lui con tutta la sua serietà, la poca che lo contraddistingue, risponde alle mie domande.

"Sara sei da mezz'ora tra le nuvole con un sorrisino stampato in faccia, che ti prende?" Mi svegliò dai miei pensieri Adriano il quale sta cercando di aiutarmi ad assegnare i tavoli per la mia festa.

"Adrià e statte 'm po' zitto, ha trovato il fidanzatino e non te lo vuole dire." Sì, è proprio Niccolò a rimproverare mio fratello, se solo sapesse che il mio pensiero era rivolto lui non credo avrebbe così tanta voglia di scherzare.

"Punto primo stavo pensando ad una cosa importante, ma che non sto qui a dirvi; punto secondo Niccolò non sparare cazzate, non ho trovato il fidanzatino" mimai l'ultima parola disegnando in aria delle virgolette "Adriano sarebbe il primo a saperlo. Ora non abbiamo tempo da perdere continuiamo con i tavoli, grazie." Ci vollero altre due ore per completare l'assegnazione dei tavoli, non perché vi fossero tanti invitati, ma perché i due ragazzi che mi stavano aiutando, facevano tutto fuorché aiutarmi. Ovviamente al tavolo con me c'erano tutti i miserabili: Adri, Nicco, Cocco, Gianmarchino, Tiziano, Valerio, Alessandro e Priscilla, la ragazza di Gabriele. Avevo intenzione di invitare la nuova fiamma di Nicco, Francesca, ma lui me lo vietò categoricamente. Il motivo non mi era chiaro, ma non mi permisi di fare domande. Forse era meglio così dato che non mi era molto simpatica e volevo festeggiare solo con le persone alle quali volevo bene il mio diciottesimo compleanno.

Spazio autrice

Il classico internazionale è una scuola superiore che ha la stessa valenza del classico (della durata di 5 anni), ma dura quattro anni e quindi Sara si trova ad aver finito la scuola a 17 anni poiché è andata alle elementari a 5 anni ed ha frequentato le superiori che hanno la durata di quattro. 😊😉

Spero la storia vi stia piacendo, lasciate dei commenti o delle stelline per farmelo capire 😊

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