68. È più vicino di quanto pensi

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"Dieci giorni, sono dieci giorni che non ci vediamo e non ci sentiamo, Adriano io non ce la faccio più! Sto soffrendo troppo! Fammi parlare con lui, ti prego!" Sara era in preda al panico da più di due ore e urlava contro suo fratello che, per rimanere fedele all'amico, non diceva nulla riguardo il luogo dove stava alloggiando.

"Sara è più facile di quanto pensi, scoprire dove si trova, ma io non posso dirtelo, mi dispiace sorellina."

"Adriano, ma tu da che parte stai?!"

"Dalla vostra e in questo caso credo che sia giusto così. Voi vi amate e con il tempo risolverete tutto, non serve forzare la mano."

"Adriano io sto uscendo pazza! Non riesco a stare un minuto di più senza Niccolò."

Niccolò al piano di sotto voleva fare un passo enorme che gli avrebbe fatto abbattere il suo orgoglio, ma non era sicuro di farcela. Sara non gli aveva mandato altri messaggi dopo quei tre e il moro era sempre tentato di rispondergli. Niccolò chiamò Adriano e gli chiese dove fosse sua sorella, ma Adriano rispose proprio come aveva risposto a Sara è più semplice di quando pensi beccandosi un insulto da parte del suo migliore amico ri mortacci tua Cassio. Voleva parlare con lei, aveva constato che gli mancasse così tanto che non poteva stare senza di lei ed aveva appurato che le parole di Sara erano state dette in un momento nel quale non ragionava. Il moro aveva fatto un passo in avanti, aveva fatto ciò che la sua ragazza gli aveva chiesto, Niccolò aveva perdonato Sara, voleva solo trovarla, anzi voleva farsi trovare. Amava giocare con lei ed era convinto che il gioco fosse il miglior modo per ricongiungersi con la sua amata.

Campanellino💫

E sai che non ho un posto nel mondo quindi cercami...

Non scrisse dove il mare finisce, aveva paura di destabilizzarla, sarebbe andata al mare e non lo avrebbe trovato, ma in compenso avrebbe potuto incontrare qualcuno che ci avrebbe provato con lei e la sua gelosia prese il sopravvento, tanto da farlo sembrare meno poetico. Non si lavava da due giorni, ma voleva rendersi presentabile alla sua ragazza. Decise di alzarsi dal letto e di farsi una doccia calda che lo aveva rigenerato, Trilly sarebbe tornata da Peter Pan, nonostante ci fosse sempre stata.

Sara appena vide illuminarsi il telefono si butto a capofitto sul letto, dato che era appena uscita da un bagno rilassante. Era Niccolò e subito si fiondò nel suo armadio per prendere i primi vestiti che gli capitassero sottomano e uscire dalla stanza felice salutando sua madre e prese l'ascensore verso una destinazione poco nota. Cercava di unire ciò che le aveva detto Adriano e ciò che le aveva scritto Niccolò, anche se quel messaggio non era un vero e proprio indizio, dato che una volta le disse che il suo posto nel mondo erano le sue braccia.

Peter 💫

Sto venendo a cercarti amore mio.

Stavo impazzendo senza di te.

Sperava che con questo messaggio il moro le potesse dire di più, ma nessun messaggio, nessuna risposta. Niccolò appena lo lesse sorrise, ma non voleva dirle nulla. Se avesse risposto le avrebbe detto che era a casa di sua madre, ma lui voleva che la trovasse.

Sara andò a casa di Tiziano, a casa di Gianmarco, a casa di Alessandro e a casa di Gabriele, ma niente non lo trovò. Girava da due ore, ma di lui nessuna traccia. Suo fratello le aveva detto che era al sicuro da possibili cavolate e per questo doveva stare in un luogo chiuso da quale non era uscito. Nonostante sapesse che all'Honiro non ci fosse, provò lo stesso cercando di avere più informazioni.

"Sara cosa ci fai qui?! Sei uscita di casa!" Adriano appena la vide la abbracciò, era felice che sua sorella avesse preso una boccata d'aria.

"Niccolò mi ha chiesto di cercarlo e lo sto facendo, non l'ho ancora trovato."

"Qui non c'è, non viene dal giorno che avete litigato, ti ripeto è più vicino di quanto pensi." Sara dopo quella frase salutò Adriano e continuò la sua ricerca.

Peter💫

Tiziano, Gianmarco, Alessandro e Gabriele

Aveva inviato quel messaggio speranzosa che Niccolò gli rispondesse, appena il moro lesse quei quattro nomi maschili si sentì pervadere dalla gelosia, non capendo che la ragazza fosse semplicemente andata a casa loro per cercarlo.

Nun te ponno tocca, che me voi di co sti nomi?!

Sono stata a casa loro

A fa che?!

A cercarti Niccolò, ma dove sei?!

Cercami, sono qui che ti aspetto.

Sara si stava arrendendo, non lo trovava, non sapeva che la soluzione la aveva a soli due piani sotto casa di sua madre. Niccolò, invece, dopo essersi fatto la doccia, ingannava il tempo suonando il pianoforte, suonava Wendy, ma aveva cambiato le parole sostituendo Wendy con Trilly.

Sara tornò a casa, le sue gambe, stavano per cedere. Aveva bisogno di mangiare, ma essendo uscita senza portafoglio non poteva comprare nulla. Chiamò l'ascensore, ma era occupato, imprecò contro di esso e iniziò a salire le scale, le sue gambe si fermarono sul pianerottolo del terzo piano e sporse l'orecchio verso la porta, sentì una melodia e una voce familiare e si maledisse ancora una volta sussurrando Perché non ci ho pensato prima?! Appena il suono del pianoforte cessò Sara iniziò a bussare imperterrita contro la porta. Sentì il rumore dello sgabello del pianoforte andare indietro e il suo cuore batteva sempre più forte, di lì a poco avrebbe rivisto la persona che amava. Nonostante fossero passati dieci giorni a Sara mancava da morire il braccio di Niccolò attorno alla sua vita, le mancavano i baci che si davano ogni momento in cui potevano farlo e gli mancava sentire la sua voce intonare e dedicarle le canzoni.

"Quanto ci hai messo a trovarmi?!" Disse Niccolò appena la vide sull'uscio della porta e di colpo la strinse forte a sé.

"Amore mio scusami, scusami davvero. Non pensavo realmente ciò che ho detto." Sara piangeva tra le braccia di Niccolò, il suo pianto, però era di gioia, finalmente aveva ritrovato il suo posto nel mondo.

"Shhh piccola, lo so." Niccolò provava a farla calmare "Ora siamo qui io e te, non resistevo più a starti lontano."

"Mi sei mancato tanto Niccolò, ma sono seria devi scusarmi per come mi sono comportata."

"Amore mio, io ti ho già scusato, perdonato, non riesco a stare senza di te." E dopo questa confessione Niccolò congiunse le labbra della sua ragazza con le sue. Passarono ore a coccolarsi lontano da tutto e da tutti, di fronte al televisore e quando la madre di Niccolò rientrò a casa iniziò ad inveire contro il figlio.

Spazio autrice

I due innamorati, finalmente, si sono ricongiunti dopo giorni di agonia da parte di entrambi. Ovviamente Niccolò prima di farsi ritrovare l'ha fatta leggermente penare, facendole girare quasi tutte le case dei loro amici e non solo, ma come diceva Adriano, Niccolò era più vicino di quanto la mente di Sara potesse immaginare.

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