95. Termometro

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Era un dubbio che mi attanagliava da giorni, come glielo dovevo dire?! Non sapevo come potesse reagire, per me era una cosa bella, anche se di certo avrebbe cambiato il mio futuro, ma per lui?!

Tenere nascosto qualcosa a Niccolò era veramente difficile, vivendo insieme notavamo tutto l'uno dell'altro, ma fortunatamente questo piccolo segreto ero riuscita a tenerlo custodito per qualche giorno. Sapevo che, però, era arrivato il giorno giusto per comunicarglielo. Avevo preparato tutto, volevo che lo scoprisse nel modo più naturale e semplice possibile, eravamo intenti a preparare la colazione e lui si era cimentato a preparare una colazione che avevamo visto in un programma culinario, non era una colazione tipica italiana, ma nonostante ciò lo lasciai fare.

"Amore, vado un attimo su torno subito." Cercai di sembrare il più tranquilla possibile, i miei sbalzi d'umore Niccolò li notava moltissimo, ma non volevo che ciò accadesse. Era talmente concentrato che mi fece un semplice cenno con la testa per farmi capire che avesse sentito ciò che gli avevo detto. La sua espressione era meravigliosa e non potevo non scattargli una foto per ricordare questo momento. Dopo la mia notizia tutto sarebbe potuto cambiare, speravo, però, cambiasse in positivo, volevo che continuasse a gonfie vele, oramai eravamo diventati marito e moglie e scappare dalle nostre responsabilità era di certo diventato più difficile, ma di certo io di tutto avrei fatto, tranne che scappare da Niccolò. Postai la foto su Instagram, nonostante non fossi una persona a cui piaceva spiattellare la sua vita sui social, la reputavo dolcissima.

 Postai la foto su Instagram, nonostante non fossi una persona a cui piaceva spiattellare la sua vita sui social, la reputavo dolcissima

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sara.cassio Moriconi chef, l'amore😍
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adriano__cassio anvedilo fa pure finta de sapè cucinà
ultimopeterpan che te rode Cassio?!
sara.cassio siete pregati di discutere dei fatti vostri in privato, non sotto il mio post ❤
flywithmeultimo Hai capito Niccolò sa anche cucinare😍 (la prossima volta più vestito però eh🤤)

Era veramente il ritratto dell'amore ed era veramente bello osservarlo in quello stato. Presi tutto l'occorrente e scesi nuovamente in cucina. Il moro imbandì la tavola, mise al centro di essa i pancake e ai lati di essi la nutella, le fragole e la panna. Non poteva farmi più felice di così, avrei mangiato di tutto in quel periodo, ma le fragole e la panna non potevano mancare. Per prima cosa spruzzai un po' di panna nella mia bocca, sotto lo sguardo stranito di Niccolò, dopodiché intinsi una fragola nella nutella e mangiai anche quella. Niccolò non osava proferire parola, ma davanti a tutti quel ben di Dio non sarei mai riuscita a contenermi, tanto da dimenticare anche ciò che dovevo dirgli. Come se non bastasse presi due pancakes e dopo averli appoggiati nel piatto li farcii mettendo uno strato spesso di nutella e dei leggeri spruzzi di panna. Niccolò fece lo stesso, ma farci il suo dolce con il miele. Mentalmente lo ringraziai per non aver usato la panna dato che l'avrei finita senza alcun dubbio. Finii di fare colazione e posai il piatto nel lavandino e in quel momento mi torno in mente che dovessi dire tutto a Niccolò. Prima che potessi aprire bocca però lui mi precedette.

"Amore se ti dico una cosa prometti di non arrabbiarti?" Già iniziare così mi faceva pensare a chissà cosa volesse dirmi allora con un cenno del capo lo esortai a parlare. "Ma quanto hai mangiato a colazione?!" Continuo subito dopo la mia approvazione.

"Sì ho mangiato tanto, anche più di te, ma ho una giusta motivazione." Cercai di rimanere calma il più possibile, dovevo parlargli senza molte difficoltà.

"Quale amore?" Chiese premuroso, chissà a quale malattia strana è inesistente stesse pensando.

"Secondo me Nicco è meglio che ti sieda." Gli comunicai e la sua espressione si fece subito seria.

"Amò parla ti prego che mi sta a veni la tachicardia, mi sento pure la febbre!" Disse con fare teatrale.

"Aspetta amore, la vogliamo misurare?" Gli chiesi premurosa.

"Si, però non ti dimenticare ciò che devi dirmi." Estrassi dalla tasca ciò che sarebbe dovuto essere un termometro e Niccolò lo guardò attentamente cercando di capire cosa fosse. Lo osservò bene e dopo pochi secondi mi guardò con un'espressione perplessa come per dirmi amore questo non è un termometro ma io lo guardai sorridendo, lui lo osservò nuovamente quando ad un certo punto i suoi occhi si riempirono di lacrime.

Pov's Niccolò

Sara mi aveva dato in mano qualcosa che non era un termometro, lo guardavo attentamente ma ero sempre più convinto che non lo fosse, da buon ipocondriaco qual ero conoscevo tutte le tipologie di termometro. Alzai lo sguardo per cercare di capire qualcosa in più e appena vidi il suo sorriso e una lucentezza strana negli occhi associai tutto. Non riuscivo proprio ad esprimere il mio stato d'animo, i miei occhi si fecero lucidi dalla felicità, mi avvicinai incredulo a Sara e con voce tremante le porsi una domanda.

"È quello che penso davvero?" Non riuscivo nemmeno a parlare data la forte emozione.

"Sì Niccolò aspettiamo un bambino." Mi disse con le lacrime agli occhi.

"Amore mio, non potevi darmi gioia più grande. Ti amo." Avevo desiderato da anni avere un bambino con mia moglie, che strano dirlo, ma finalmente era vero, eravamo diventati marito e moglie, nonostante fossimo legati indissolubilmente dalle nostre promesse di matrimonio, desideravo avere tra di noi qualcosa che potesse legarci maggiormente. "Non sai quanto desideravo avere un figlio per trasmettergli tutti i miei valori, ma soprattutto per insegnargli che, nonostante la vita mi sia venuta contro molte volte, io sono riuscito sempre a rialzarmi senza arrendermi alla prima difficoltà. Sono nato, anzi siamo nati, in un quartiere dove la paura e la sottomissione erano le fedeli compagne delle vite di molti miei coetanei e non solo, ma nonostante ciò, avendo dei genitori responsabili e gli amici giusti, sono riuscito ad emergere e a diventare ciò che sono ora. Oggi quando vedo delle persone che mi fermano per strada e scelgono di passare anche venti secondi della loro vita con me per dirmi anche un semplice grazie mi fanno stare bene, mi fanno sentire apprezzato e mi fanno capire di essere riuscito a realizzare il mio più grande sogno. Desideravo aver un figlio con te per insegnargli che vivere è un insieme di difficoltà, ma nonostante ciò, quando si è circondati dalle persone giuste, queste difficoltà possono essere superate con molta facilità. Ma soprattutto racconterò a mio figlio delle cose fatte insieme il primo giorno che ti ho vista, diamante tra le iene."

Spazio autrice

Niccolò ha ricevuto la notizia che desiderava finalmente ed è pieno di aspettative, vuole che suo figlio cresca nel migliore dei modi.

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina o un commento.

-5 😥

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