34. Ti amo

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"Va bene amore, verrò con te." A quelle parole il suo volto si illuminò e mi fece un sorriso a trentadue denti che prontamente baciai. Ci coccolammo per un tempo indeterminato, fin quando Niccolò non sbadigliò e mi chiese di andare a letto, anche io ero stanca, ma non volevo staccarmi dal nostro abbraccio.

"Amore, come il mio solito non ho portato il pigiama, che mi presteresti una tua felpa?" Con la più totale gentilezza mi porse una sua felpa del Merch. Non avevo mai fatto la modella per pubblicizzare il suo merchandising, ma quest'anno mi sarebbe toccato, dato che avevo assistito ad una riunione della quale non dovevo sapere nulla.

"Non portarlo mai il pigiama, mi piace che indossi le mie cose, poi mi lasciano il tuo profumo." Mi disse mentre stava per mettersi nel letto.

"Così leviamo il suo profumo in questa casa che ora è triste?" Gli mandai questa grande frecciatina che lui subito afferrò, ma di certo non incassò.

"Il suo profumo in questa casa ormai non c'è più e non sento proprio il bisogno di sentirlo, ma soprattutto questa casa non è più triste da quando ci sei tu, sia chiaro." A quelle parole mi sciolsi completamente e corsi sotto le coperte ad abbracciarlo.

"Amore sentimi bene." Iniziai il discorso, volevo fargli i complimenti per l'album, meritava tanto veramente. "Nonostante l'album sia maggiormente dedicato a Federica, i tuoi testi sono spettacolari e mi fanno emozionare come sempre. Sono un pochino gelosa, ma non me la sono presa perché Federica ha fatto parte della tua vita ed è stato difficile chiudere a chiave i sentimenti, non è vero?" Di certo non si aspettava questo discorso, mi stava ascoltando come non aveva mai fatto e prima di rispondere alla domanda che gli avevo posto, mi diede un dolce bacio.

"Beh partendo il presupposto che alcune canzoni non sono dedicate a Federica, hai ragione era inutile chiudere a chiave i sentimenti, anche perché le canzoni le ho scritte prima che ci fidanzassimo e sinceramente non pensavo sarebbe mai andata a finire come desideravo." Non potevo rimproverargli nulla proprio per questo motivo, le canzoni le aveva scritte prima che iniziassimo la nostra relazione e, nonostante fosse difficile da accettare fui felice della sua confessione, anche se immaginavo fosse così dato che quando avevamo stabilito di metterci insieme il Cd era già pronto.

"Cosa è andato a finire come desideravi? E poi è ovvio che Aperitivo grezzo e Fateme cantà non sono dedicate a Federica, non serviva specificare." Non ero arrabbiata, anzi ero felice di potermi confidare a pieno con lui, nonostante fossimo fidanzati, desideravo che il nostro rapporto confidenziale non potesse rompersi, perché l'amore senza condivisione non porta da nessuna parte.

"Sai non sono bravo con le parole quindi ti risponderò senza preamboli. Da un po' di tempo a questa parte sentivo di provare qualcosa per te, non ero sicuro fosse amore, ma il giorno del tuo compleanno ho capito di provare un sentimento veramente forte. Avevo paura di non poter mai stare con te, credevo che tu mi vedessi solo come un amico, o ancora peggio come l'amico di tuo fratello e quindi avevo paura che il mio desiderio, quello di stare con te, non si potesse realizzare." Mi sciolsi alle sue parole, nonostante non fosse una dichiarazione preparata era riuscito a trasmettermi tutto il suo amore e mi sentivo sempre più al sicuro tra le sue braccia, stavo per ringraziarlo per quelle parole, ma non mi fece parlare mimandomi un dopo. "In più, non solo Aperitivo grezzo e Fateme cantà non sono dedicate a Federica. Amati Sempre e Rondini al guinzaglio sono interamente dedicate a te, le ho scritte tutte nel primo periodo di relazione e in più Piccola stella, dal 15 marzo, appartiene a te." Non sapevo proprio cosa dire e per dimostrargli tutto il mio amore lo baciai intensamente.

"Ti amo." Sussurrai a pochi centimetri dalle sue labbra appena ci staccammo per riprendere fiato. Non pensavo di dirlo io per prima, ma in quel momento fu veramente spontaneo.

Pov's Niccolò

Quelle due semplici parole mi avevano semplicemente destabilizzato, la felicità mi aveva completamente travolto, io la amavo, ma ancora non riuscivo a dirlo. Nonostante ti amo potesse esser detto in qualsiasi momento, non mi sembrava mai il momento giusto. Non volevo fosse un ti amo banale e in questo momento era tutt'altro fuorché banale. Mi ero sinceramente commosso e credevo lei lo vedesse dai miei occhi che brillavano di luce propria.

"Ti amo anche io, amore." Furono le parole più belle che potessi pronunciare e anche i suoi occhi iniziarono a brillare, nonostante stessimo insieme da poco tempo ed eravamo sicuri del nostro amore, sentirselo dire faceva realmente bene al cuore, da quel momento ero sempre più convinto di doverglielo dire più spesso. Cullati da quelle parole ci addormentammo l'uno nelle braccia dell'altro.

Spazio autrice 

Sara ha detto ti amo a Niccolò e il moro ha ricambiato a pieno i suoi sentimenti. 

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