9. Brindisi

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Gabriele aveva ragione, stavo guardando, da quando sono uscito a fumare questa sigaretta, proprio Sara e i suoi atteggiamenti intimi con un suo compagno di classe, mi rendeva veramente nervoso questa situazione.

"Gabriè te prego statte zitto." Lo implorai. Quelle non erano parole arrabbiate, anzi lo supplicavo di non farmi sbattere in faccia la realtà. Non poteva succedere quello che stava succedendo.

"Nun te dico gnente Niccolò, te pensace. Dimme solo na cosa, se nun vuoi risponnerme nun lo fa." Lo esortai con la mano a continuare.

"Ti rendi conto di aver speso più di 400€ per comprarle quella collana? E per quale motivo lo avresti fatto? Nemmeno alla tua ex hai fatto un regalo del genere." Aveva ragione, come potrei dargli torto.

"A Gabriè le domande per prima cosa so due" la presi sul ridere "e comunque ero entrato in gioielleria per vedere un orologio, volevo comprarne uno a mio fratello, ma appena ho visto quel ciondolo in vetrina mi è riapparsa la scena nella quale lei lo guardava con occhi sognanti e sono entrato facendo la pazzia di comprarglielo. Lì per lì non avevo nemmeno visto il prezzo, me ne accorsi solo dopo, ma mentre pagavo mi sentivo veramente bene." Gli risposi con tutta la sincerità di questo mondo. Cocco era uno dei miei confidenti personali, gli volevo un mondo di bene e non serviva a niente mentire.

"A Nì te sei risposto da solo, valuta te." Era stata una chiacchierata piacevole, mi ero svuotato di un peso che mi portavo da un po' di tempo, non mi fidavo di nessuno tranne che di Cocco e Adriano e non mi sembrava il caso di raccontare ad Adriano di aver preso una cotta per sua sorella.

"E comunque mo stacca quegli occhi dalla pista che quel ragazzo me sembra pure gay" mi risvegliò dal mio stato di transito nuovamente Gabriele e mi fece scappare un sorriso, forse era davvero gay, ma io accecato dalla gelosia non me n'ero nemmeno accorto. Gli battei il cinque e lo abbracciai forte.

"Amore che mi stai tradendo?! Sapevamo che Nicco avesse un interesse per voi della combriccola, ma credevo fosse innamorato solo di Adriano." Interruppe il nostro abbraccio con ironia Priscilla la fidanzata di Gabriele e allora la prendemmo a ridere.

"No Priscì tranquilla, sono fedele ad Adriano, questo era solo un abbraccio di amicizia. Ora è tutto tuo." Battei il cinque a Gabriele e abbracciai Priscilla. Non mi andava proprio di restare a fare la candela. Rientrai e andai verso il mio tavolo, mentre mi avvicinavo notai Sara seduta che rideva guardando lo schermo del cellulare. Mi avvicinai per la curiosità, facendole prima uno scherzetto: mi affiancai al suo orecchio e le dissi "Bella, che stai a fa?!" Lei sobbalzo e per poco non mi ritrovavo una gomitata nelle parti basse.

"Niccolò cazzo, mi hai fatto spaventare. Dove sei stato fino ad ora?" Mi chiese lei non rispondendo alla mia domanda.

"Ero fuori a fare due chiacchiere con Cocco, c'è stato un lungo scambio di opinioni tra amici. E comunque per la cronaca vorrei dirti due cose" iniziai a fare l'elenco con le dita della mano "uno non mi hai risposto alla domanda, due non si risponde ad una domanda con un'altra domanda." la ammonii io troppo curioso di sapere quello che stava facendo.

"Ora le rispondo subito, stia calmo" mi rispose ironica "stavo rispondendo ad una mia amica che non ha potuto essere qui alla festa che mi aveva fatto gli auguri mandandomi un video veramente divertente." Era piacevole parlare con lei, stavo veramente bene. Mi accomodai di fianco alla bionda e le proposi un brindisi in suo onore. Dopo il Brindisi andammo nuovamente a ballare e a noi si avvicinò nuovamente quel ragazzo che le era stato appicciato tutto il tempo, strinsi i pugni per non far notare a nessuno il mio stato d'animo e sorrisi appena mi rivolse la parola.

"Ciao io sono Francesco, uno dei più grandi amici di Sara" si presentò nonostante nessuno gli avesse chiesto nulla, ma per educazione ricambiai il saluto.

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