38. O quasi

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"Adrià calmati!" Riniziò a parlare dopo pochi secondi il moro "Era un modo gentile pe dirte che te devi fa 'n po' de cazzi tua. Come potrebbe mai avermelo fatto Sara..." Sentendosi nominare, la ragazza era tornata tra i terrestri e aveva capito che il suo ragazzo era riuscito a mettere tutto apposto, con una sola frase.

"Ma che ne so fratè, te ricordi come v'ho..."

"Se vabbè Adrià, mo va sopra che devo finire di dire una cosa a mamma, ci sentiamo dopo per la cena." Niccolò non voleva far continuare la frase ad Adriano, tanto che lo interruppe. Non voleva che sua madre capisse di più di quello che secondo lui aveva già capito. I ragazzi salutarono Anna e Niccolò e tornarono sopra. Il moro si buttò sul divano, come se avesse appena compiuto un'impresa ardua e si stropicciò gli occhi, era più stancante mentire ad Adriano e non fare un concerto davanti a più di mille persone.

"Quindi ti sei fidanzato con Sara?!" Sentì, la voce di sua madre e in quel momento decise di tentare il tutto per tutto, provando a mentirle. Sapeva che alla fine avrebbe ceduto, dicendoglielo, ma per ora voleva provare a tenerselo per sé.

"A ma', ma che stai a dì."

"Stai con Sara, ma non lo volete dire ad Adriano perché altrimenti lui si arrabbia e se la prende con te, non è così Niccolò?!" Ecco Anna aveva scoperto tutto e Niccolò non doveva fare sforzi per dirglielo, non poteva più mentirle, nonostante ci avrebbe voluto provare per un altro po'.

"Ma me spieghi come fai a capì sempre tutto te?!" Dire sì, per Niccolò, sarebbe stata la cosa più difficile, ma aveva comunque confermato tutto a sua madre.

"Ti devo spiegare tutto per filo e per segno?!" Il moro era veramente curioso di saper come avesse fatto, gli sarebbe piaciuto avere questo sesto senso.

"Sì ma' voglio capire tutto, voglio imparare a comprendere tutto solo osservando la situazione."

"Sì, ma dopo mi devi raccontare un po' di cose, voglio sapere tutto." Niccolò annuì a quell'affermazione, voleva anche un consiglio da parte di sua madre. "Partendo con il presupposto che siete arrivati insieme ridendo e scherzando come non avevate mai fatto prima d'ora, appena è entrata l'hai guardata con uno sguardo bellissimo, come lei ha guardato te e poi quando le hai detto una cosa all'orecchio il suo corpo è stato invaso dai brividi." Niccolò ascoltava la madre e si chiedeva come avesse fatto a notare tutto questo, nemmeno lui aveva visto Sara rabbrividire a quel "contatto". "Dopodiché la conferma mi è arrivata grazie ad Adriano, quando gli hai dato quella risposta Sara si è gelata sul colpo diventando tutta rossa, segno che ciò che stavi dicendo fosse la verità, e tu ti sei bloccato come per dire cosa ho appena detto?! Niccolò ti conosco come le mie tasche, come pensavi di nascondermi una cosa del genere?!"

"Wow mamma, non credevo riuscissi a notare tutto ciò, sapevo che alla fine avresti capito, ancor prima che me lo chiedessi, ma non così bene. Comunque, avrei voluto dirtelo, ma lo avrei fatto un altro giorno proprio perché sapevo che Adriano fosse di sopra. Ti starai chiedendo perché non l'ho detto al mio migliore amico, ma la situazione è più complicata di quello che sembra. Adri è fin troppo geloso di sua sorella, tanto che quando gli abbiamo fatto uno scherzo dicendogli che stavamo insieme, ma non ci eravamo ancora fidanzati, mi ha rincorso per tutto il parcheggio provando a menarmi e sinceramente ho leggermente paura di una sua reazione. Anche se con Sara abbiamo deciso di dirglielo dopo il quattro luglio." Niccolò era felice di essersi confidato con qualcuno, ancor di più se quel qualcuno era sua madre. Mentre Anna metteva in ordine tutte quelle confessioni che il figlio le aveva detto, Niccolò prese in mano il telefono e chiese a Sara di scendere un attimo al terzo piano perché le avrebbe dovuto dire una cosa. Sara dal canto suo era preoccupata, gli sembrava una richiesta strana, se Anna li avesse scoperti?!

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