69. Soluzione pacifica

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"Niccolò! Ti sembra il caso di portare altre ragazze, che non siano Sara a casa?! Guarda che non sei un ragazzo libero." Si bloccò dagli altri insulti verso suo figlio quando Sara divertita si girò ed Anna corse subito ad abbracciarla.

"Siete due teste dure voi, ma fortunatamente avete fatto pace! Non puoi capire come è stato in pena questo qui." Anna indicò suo figlio che arrossì dall'imbarazzo.

"Dovevi vedere me, ero sopra da mamma ridotta come uno straccio." Confessò Sara, con Niccolò aveva abbattuto tutte le barriere.

"Tu, tu eri sopra e Adriano non me lo ha detto?!"

"Dovrei dire la stessa cosa anche io, ma lui mi ha detto che sei stato tu a non voler far sapere dove fossi e allora non me la prendo con lui, ma bensì con te brutto idiota!" I due avevano iniziato nuovamente a ridere e a scherzare, erano tornati gli stessi di sempre.

"Beh non sono stato io a finire su Instagram e a fare quello che hai fatto, ma facciamo finta di niente, non voglio litigare con te. Bensì cerchiamo un modo per farla pagare ad Adri!" Pronunciò con un ghigno malefico l'ultima frase.

"Io avrei pronta una bella punizione per te, ma per questa volta passo dato che è stata colpa mia." Ammise Sara dopo aver guardato intensamente Niccolò negli occhi il quale si sciolse e abbracciò la sua ragazza.

"Ci sono!" Esclamò il moro spiegando alla sua ragazza il suo piano diabolico per far prendere un infarto al suo migliore amico.

"Non prendertela con me se poi ti picchia, ma sono con te. Un piccolo scherzetto non potrà mai far male." Sara andò al quinto piano e prendendo le poche cose che suo fratello aveva portato a casa di sua madre, la salutò, la ringraziò e tornò a casa sua. Era finalmente felice e dopo aver varcato la soglia di casa si buttò sul letto e iniziò a sentire la musica del suo ragazzo. Niccolò nel frattempo aveva deciso di chiamare Adriano.

"Niccolò!" Rispose entusiasta Adriano, era convinto che i due fidanzati avessero fatto pace.

"Adriano posso passare a casa tua stasera?!" Niccolò fece una voce triste e cupa che fece cambiare subito umore alla persona che era all'altra parte della cornetta.

"Cosa è successo Nicco?" Adriano non li voleva vedere distanti, erano così belli insieme, erano una coppia anche più bella di quella che aveva formato con Federica.

"Non tutto è andato come speravo, per piacere passami a prendere da mamma appena finisci se puoi."

"Certo Nic, una ventina di minuti e sono da te." Adriano c'era sempre stato per Niccolò, anche se aveva una cosa importante da fare, quando Niccolò aveva bisogno di lui scattava e andava in suo soccorso. Il moro salutò Piermattei scusandosi dell'imprevisto e si diresse a casa di Niccolò.

Campanellino 💫

Missione compiuta, Adriano ci è cascato
Meno di un'ora e siamo da te. Pronta per aprire il sipario?!

Sono nata pronta, forse forse indosserò anche qualcosina di carino.

Per la mia sanità mentale ti chiederei di non farlo,
ma so che se te lo negassi lo faresti comunque, quindi...

E bravo l'amore mio, hai capito proprio bene
come sono fatta. A presto❣️

A presto amore, non vedo l'ora di vederti😏

Te sempre a quello pensi eh!

Ti amo tanto, ma tanto tanto😘

Stupido lecchino!

Tu lo ami questo stupido!
Per la seconda parola faccio meglio a non risponderti...

Ecco amore bravo, i tuoi pensieri perversi tienili per te😘

È arrivato Adriano a casa, ti
lascio, ma solo per 20 minuti
Stai tranquilla.

Niccolò salì in macchina e partirono verso casa del suo migliore amico. Arrivati a destinazione Adriano diede una pacca sulla spalla al suo amico ed entrarono in casa. Buttò le chiavi della macchina in soggiorno e andò a cambiarsi. Sara non si era ancora fatta vedere, sapeva bene quale fosse il momento giusto per agire. Dopo aver indossato un pantalone da basket per stare comodo, tornò in soggiorno con due birre, i due brindarono alla loro ed iniziarono a chiacchierare.

"Nic so che forse è un tasto dolente, ma cosa è successo con Sara?!" Adriano era timoroso nel porre quella domanda.

"Adrià non lo so, appena l'ho vista non sono riuscito a mettere da parte l'orgoglio e abbiamo litigato."

"Siete due teste dure, non vi arrendete facilmente. Volete sempre averla vinta."

"Lo so Adrià so fin troppo orgoglioso, ma ti prego non parliamone ho bisogno di stare con un amico e non pensarci."

"Va bene allora stasera birretta e partita a fifa."

"E fu così che Cassiolino perse..." Disse Niccolò ridendo. Adriano era bravo a giocare a Fifa, tanto da battere tutti i suoi amici, ma Niccolò era difficile che si facesse sconfiggere.

Mente Adriano accendeva la console Sara uscì dalla sua stanza con le cuffiette e appena vide Niccolò sobbalzò.

"E tu cosa ci fai qui?!" Chiese inviperita la ragazza.

"Sara scusami, non credevo fossi tornata a casa." Intervenne Adriano.

"Adriano non ho chiesto a te, ma a Niccolò."

"Non posso venire a casa del mio migliore amico?! È vietato?!"

"Questa è anche casa mia, non solo del tuo migliore amico e io qui dentro non ti ci voglio."

"A me non importa, resto quanto mi pare, te puoi tornare in camera tua e far finta che non esista."

"Guarda caso avevo proprio voglia di stare in soggiorno e guardare un film, quindi sei tu quello che deve andar via."

"Ragazzi vi prego non litigate, troviamo una soluzione pacifica." Adriano stava andando nel panico, non gli piaceva vedere i due ragazzi litigare.

"Io sto solo mettendo i puntini sulle i, non sto litigando con nessuno! Ti ho chiesto scusa non so quante volte, ma il tuo orgoglio del cazzo non ti ha permesso di accettarle, ora saresti pregato di uscire da casa mia."

"Sai una cosa?! Sono felice che tu abbia incontrato Federica quel giorno, almeno so cosa pensi realmente della nostra relazione. Adriano ora se vuoi scusarmi me ne torno a casa." Niccolò aprì la porta e rimase lì fuori.

Spazio autrice

Adriano si sta trovando nuovamente in mezzo ad una lite tra i due ragazzi, ovviamente si trova in difficoltà dato che non vuole mai prendere le parti di nessuno.

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