74. Ti farò ragionare

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Niccolò si girava e rigirava nel letto, aveva ricevuto da poco più di un mese la notizia di dover partire per il tour negli degli stadi nel 2020 e ciò implicava stare lontano da casa per più di un mese e mezzo e questa cosa non gli andava per niente bene.

Adorava i suoi fan e voleva condividere la sua musica con loro, ma dire a Sara che sarebbe dovuto ripartire per un altro tour gli faceva male. Non poteva chiederle un'altra volta di mollare tutto e seguirlo in questo mese e mezzo, dato che si stava preparando per l'università. Desiderava averla con sé, ma allo stesso tempo voleva stare solo. Sarebbe stato tutto fin troppo stressante e tutto desiderava tranne che sbraitarle contro senza alcun motivo. Lei c'era sempre stata, lo aveva supportato sempre, da quando Niccolò Moriconi non era nessuno e Ultimo non esisteva.

"Amore perché sei sveglio a quest'ora?" Gli chiese premurosa Sara, con una voce roca, segno che si fosse appena svegliata. Il moro si maledisse mentalmente per aver disturbato il suo sonno, erano le tre del mattino e come sempre l'insonnia aveva preso il sopravvento su di sé, aveva cercato di non fare troppo rumore, ma dormendo in un letto matrimoniale ogni minimo spostamento veniva percepito dalla persona che si trovava nella piazza a fianco.

"Amore non ti preoccupare, torna a dormire." Le disse il suo ragazzo con tutta la calma del mondo, non voleva angosciarla, anche perché dirle tutto significava far soffrire entrambi, ma prima si toglieva questo sassolino e prima si sarebbe sentito più libero.

"Le rotelle che girano nella tua testolina mi disturbano talmente tanto da farmi restare sveglia." Sara sapeva che Niccolò di notte non dormisse molto, ma nonostante ciò non si muoveva mai così tanto nel letto, sentiva che c'era qualcosa che lo turbava e lo voleva aiutare a tutti i costi. Per la ragazza essere fidanzati non significava esserci solo nei momenti felici e nei momenti di svago, credeva fortemente che più Niccolò stesse male più lei gli doveva stare vicino e doveva fargli tornare quel sorriso che tanto le piaceva. Quel sorriso che quando si formava faceva nascere sul viso di Niccolò due fossette che lo rendevano un dolce e piccolo bambino.

"Sei sicura di volerlo sapere? Non ti arrabbi vero?" Niccolò aveva paura di una sua reazione negativa, la distanza molte volte uccide le persone e rovina i rapporti e questo era ciò che lui temeva di più, non voleva che Sara si stancasse di aspettarlo, non voleva che al suo ritorno si trovasse con una persona in meno al suo fianco.

"Nicco a meno che tu non mi abbia tradita non vedo perché fare tutto sto dramma." Sara aveva ragione, non era nulla di grave, ma nonostante la sua ragazza cercasse di fargli capire che ciò che aveva da dirle non fosse poi una cosa davvero tragica, Niccolò stava male lo stesso. Sentirla e vederla solo attraverso uno schermo sarebbe stata dura da accettare, oramai stavano sempre insieme. Non convivevano, ma passavano le giornate l'uno a casa dell'altro ritrovandosi quasi sempre a dormire insieme.

"No! Ma che vai pensando, non ti ho tradita, lo sai che non lo farei mai." Come poteva minimamente pensare ad una cosa del genere, pensò tra sé e sé il moro, non gli è mai passato nemmeno per l'anticamera del cervello, amava Sara quanto amava la sua musica e quel paragone che lui stesso aveva creato era un paragone di un'importanza stratosferica. La musica per il moro equivaleva alla sua vita e quindi, dato che Sara aveva la stessa importanza della sua musica, lei era la sua vita.

"Amore non ti agitare, dimmi cosa c'è che di certo starai meglio, non sarà poi una cosa così grave." La bionda provava in tutti i modi a farlo parlare, non sapeva come fare, non si era mai ritrovata in una situazione del genere, quindi provò semplicemente a mettere Niccolò a suo agio.

"James oggi mi ha chiamato dandomi una notizia. Non credo ti piacerà, ma fa parte del mio lavoro e non posso tirarmi indietro." Niccolò aveva iniziato a straparlare come faceva quando doveva dire qualcosa di difficile, non voleva mai arrivare dritto al punto, pensava che facendo così la verità facesse meno male.

"Nicco!" Lo interruppe Sara "Cosa mi devi dire?"

"Devopartireperunaltrotouramaggio." Disse tutto d'un fiato il moro.

"Amore non ho capito nulla di quello che hai detto."

"Devo partire per il tour negli stadi a maggio." Cercò di scandire le parole nel miglior modo possibile. Pronunciò quella frase con un tono molto flebile e la testa bassa, aveva paura di farsi sentire.

"Cosa Niccolò?! Ma è meraviglioso!" Esclamò felice. Il moro tutto si aspettava tranne questa reazione, pensava che si rattristasse anche lei o desse di matto, invece era felice, felice perché Niccolò aveva raggiunto un nuovo traguardo, un importante traguardo. "Stai realizzando il tuo sogno e me lo dici come se fosse morto il gatto."

"Sì,ma non starò a casa per un mese e mezzo, tu devi studiare e io devo lasciarti qui da sola, mi mancherai, poi io tornerò e quando sarò a casa tu ti sarai stancata di stare con me, mi lascerai ed io starò male maledicendomi di essere partito..." Niccolò si sentiva in colpa, non voleva separarsi da lei, per lui era un dolore non poterle parlare, non poterla baciare ed abbracciare in ogni singolo istante.

"Amore, Amore frena!" Lo bloccò di colpo Sara, aveva fatto uscire tutti i suoi tormenti e i suoi pensieri negativi senza vergogna. "Per prima cosa manca poco meno di un anno alla tua partenza e quindi possiamo goderci a pieno questo periodo, secondo io ti aspetterò tutto il tempo necessario, tanto con me ci sarà Spugna e poi quando potrò mi avvarrò di essere la tua ragazza e ti raggiungerò, proverò a venire tutte le volte che farai un concerto durante il week end così, se ti va, staremo insieme." Sara cercava di tranquillizzarlo nel migliore dei modi, ovviamente sapeva anche lei che non fosse possibile spostarsi con tutta quella facilità ogni week end, ma non voleva che Niccolò stesse male a causa della loro relazione.

"Amore mio, ma davvero lo faresti?" Le chiese Niccolò con occhi sognanti, regalo più bello non poteva fargli, nonostante avesse paura di comportarsi male con la sua ragazza, voleva che lei fosse al suo fianco.

"Certo Nicco, certo che lo farei! Ogni volta che potrò ti raggiungerò e saremo insieme." Sara non voleva far partire Niccolò vedendolo triste e non gli voleva far accettare contro voglia una proposta così importante per la sua carriera. Fare gli Stadi era un traguardo che in molti hanno sognato e sognerebbero e lui ci era arrivato in pochissimo tempo, non poteva assolutamente vanificare i suoi sacrifici per la sua ragazza che comunque lo avrebbe sostenuto sempre.

"Ma io avrò l'ansia di salire sul palco e ti tratterò male." Ammise ancora un'altra sua paura. Niccolò di solito quando era ansioso o straparlava o si richiudeva in se stesso e quando qualcuno lo disturbava diventava scorbutico, ma questo Sara lo sapeva bene e non aveva affatto paura di una reazione simile, gli sarebbe stata accanto sempre.

"E io ti farò ragionare. Nicco io sono sempre stata con te, so come sei fatto non devi preoccuparti di niente. Quando sarà il momento ne riparleremo e lo affronteremo insieme." Sara era convinta di ciò che stava dicendo mancava quasi un anno e pianificare tutto sarebbe stato veramente inutile perché sarebbero potute cambiare molte cose.

"Va bene amore grazie, non so come farei se non ci fossi tu." Niccolò l'abbracciò e le schioccò un bacio sulle labbra prima di ricadere tra le braccia di Morfeo. Sara, invece, era rimasta sveglia, aveva consolato Niccolò, ma pensava che stargli lontano sarebbe stato molto più difficile di quello che sembrava. Erano sempre stati insieme, si separavano solo quando lui partiva per il tour e nel caso in cui si fossero potuti sentire quasi tutti i giorni a lei Niccolò sarebbe mancato moltissimo.
Le sarebbe mancata quella chiacchierata sincera e divertente, la visione di un film comico, quella birretta in sua compagnia e in compagnia degli altri miserabili, gli abbracci e i baci sinceri che si scambiavano tutti i giorni. Voleva poterglielo dire, ma non voleva farlo soffrire, preferiva tenersi dentro i suoi problemi e provare a trovare un modo per farsi mancare meno il suo ragazzo. Pensava e ripensava, ma il sonno prese il sopravvento così anche lei cade nelle braccia di Morfeo.

Spazio autrice

Niccolò aveva paura di dire alla sua ragazza che sarebbe partito per il tour negli stadi, ma fortunatamente Sara l'ha presa bene. Riuscirà a mantenere la promessa fatta, cosa accadrà mentre lui sarà durante il tour?

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