52. OPS!

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Inizio flashback

"Amore non puoi mettere questo vestito, guarda è troppo corto e troppo scollato." Mi disse Niccolò mentre mi guardavo allo specchio intenta a truccarmi. Dovevamo uscire e, nonostante Adriano fosse nei paraggi, Niccolò era venuto a controllare che non indossassi qualcosa che non gli piacesse. Purtroppo per lui, però, quando pensavo di voler indossare qualcosa lo facevo e basta.

"Non è né troppo corto e né troppo scollato e per di più metterò le calze e un giacchetto, dato che non fa così tanto caldo stasera. Ora però esci da questa stanza che se viene Adriano te lo senti tu." Arreso uscì dalla stanza facendomi indossare ciò che avevo già.

Pochi minuti dopo ci incontrammo tutti nella hall e gli occhi di Niccolò erano fissi su di me, non potevamo nemmeno salutarci come di consueto, ma sentivo il suo sguardo bruciare sul mio. Da quando era entrato in camera mia si era cambiato e di certo lo aveva fatto apposta. Aveva indossato quella famosa camicia che gli avevo vietato di usare data la tanta bellezza che mostrava. Era una ripicca bella e buona e io non potevo farci nulla.

"Possiamo andare siamo tutti." Mi fecero tornare sulla terra le parole di Jacopo, mi ero assorta a guardarlo e non mi ero accorta di ciò che stava succedendo intorno a me. Saremmo andati a piedi al ristorante tanto era a due passi, così feci andare via tutti vedendo che Niccolò voleva farmi rimanere un po' indietro con lui.

"Cosa ti avevo detto riguardo questa camicia?!" Gli sussurrai all'orecchio con voce sensuale, tanto da farlo deglutire a fatica.

"E io cosa ti avevo detto riguardo il vestito?!" Chiese di rimando tirandomi uno schiaffo sulla pacca destra del mio sedere stringendolo nella sua mano. Gesto che mi fece tremendamente sussultare ed emettere un suono strano che assomigliava ad un gridolino e che attirò l'attenzione di tutti coloro che erano avanti a noi.

"Sara perché hai urlato?" Chiese Adriano preoccupato, intanto Niccolò si era allontanato di qualche centimetro per non destare troppi sospetti.

"No tranquillo non ho gridato, Niccolò mi aveva detto una cosa che mi aveva fatto ridere e ho riso." Non sapevo proprio cosa inventarmi, era così difficile mentirgli.

"A me non sembrava tanto una risata, ma farò finta di crederci."

"Adrià e se te sto a dì che è così è così." Gli urlai contro, per di più in romano e mio fratello corrugò la fronte. In tutta la sua vita mi avrà sentito parlare romano una o due volte.

"E mo da dove lo hai cacciato sto dialetto?!"

"Adri è quasi un mese che sto in mezzo a voi che parlate molto romano, per non dire solo. È ovvio che prendo anche io la calata no?!" Fortunatamente per quello avevo la risposta pronta e così Adriano si allontanò mimando un poi ne riparliamo. Almeno avrei avuto il tempo per metabolizzare tutto e creare un discorso sensato. Avevo capito di non poter parlare faccia a faccia con Niccolò, così decisi di scrivergli un messaggio.

Peter💫

Mi spieghi quanto puoi essere scemo da uno a dieci?!

Perché questi insulti gratuiti?

Per poco Adriano non ci scopriva

Sei tu che mi hai provocato con quel vestitino

La prossima volta che fai una cosa così davanti a mio fratello ti faccio vedere io che ti succede?

Mi stai minacciando?!

Ti sto semplicemente dicendo di controllare i tuoi istinti animaleschi

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