Pov's SaraEro al settimo cielo, non potevo crederci. Era stato tutto così bello e spontaneo. Per nulla finto e artificiale che mi rimarrà impresso per sempre nella mia mente. I miei pensieri furono interrotti dalla voce di Priscilla che rispose al telefono.
"Hei Sara dimmi tutto." Rispose stranita dall'altra parte della cornetta. Non ero solita chiamarla, di solito messaggiavamo, ma in quel momento avevo bisogno di ricevere una risposta veloce.
"Priscilla ho bisogno del tuo aiuto." Non avevo molte amiche femmine, la mia famiglia erano sempre stati i miserabili e trovare in Priscilla un punto di riferimento era stata davvero una fortuna per me. Avevo altre amiche, oltre lei e Martina, ma ci sentivamo poco e ci vedevamo altrettanto poco. Nonostante ciò ci volevamo un mondo di bene, tanto da raccontarci sempre tutto ogni volta che stavamo insieme.
"Ti ascolto." Disse semplicemente, era una persona veramente generosa, trovare un'amica come Priscilla era stata una fortuna per me.
"Sono a casa di Niccolò e i miei vestiti per colpa di quest'ultimo sono fradici, ma non posso tornare a casa dato che indosso un pantaloncino e una canotta da basket e a casa di Martina non ci sono cose da uomo."
"Scusami cosa c'entra casa di Martina?" Chiese non sapendo che io e Niccolò stessimo nascondendo i nostri incontri ad Adriano.
"Ho detto ad Adriano che sarei andata lì, altrimenti non sarei potuta venire a casa di Niccolò perché Adriano oramai controlla tutti i movimenti miei e di Niccolò."
"Ma quindi gli nascondete qualcosa?!" Chiese con fare indagatore e malizioso.
"In questo momento ho bisogno di un vestito nero e delle mie amate converse nere. Appena arrivi qui ti spiego." Non volevo parlargliene per telefono, avrei voluto vedere in diretta la sua reazione.
"Solo una cosa, quando arrivo a casa da Adriano cosa gli dico?" Dovevamo trovare una scusa plausibile, altrimenti l'avrebbe riempita di domande alle quali non avrebbe saputo rispondere.
"Che avevo dimenticato i vestiti per stasera e, dato che tu stavi per venire a casa nostra, hai pensato di passarli a prendere." Ormai avevo sempre una risposta pronta, non potevo tentennare alle domande di Adriano, altrimenti avrebbe capito al volo che gli stessi nascondendo qualcosa.
"Va bene. Il tempo di uscire di casa, passare da te e arrivo. Ciao." Fortunatamente si era messa a disposizione immediatamente, ero veramente fortunata.
"Grazie mille, porta anche Gabriele con te. Ciao." Volevo che Niccolò dicesse a Gabriele del nostro fidanzamento, ma soprattutto volevo tenerlo impegnato mentre raccontavo tutto a Priscilla.
Appena finita la chiamata rimasi per trenta secondi in bagno, avevo ancora bisogno di realizzare tutto quello che stava succedendo. Non mi sembrava vero.
Pov's Niccolò
Avevo detto a Sara di fidarsi di Priscilla dato che Gabriele conosceva bene la situazione. Stavo aspettando che Sara uscisse dal bagno, non vedevo l'ora di uscire con lei stasera. Potrebbe sembrare affrettato fidanzarsi così velocemente, ma noi ci conoscevamo da diciotto anni e conoscevamo bene tutti i nostri pregi e i nostri difetti.
Ero talmente tanto assorto nei miei pensieri che non mi eri accorto che Sara fosse uscita dal bagno, lo capii solo quando mi sentii abbracciare da dietro.
"Ho appena parlato con Priscilla, fra poco mi porta i vestiti. Ti dispiace se mi cambio qui?"
"Certo che no, erano proprio queste le mie intenzioni." Mi girai verso di lei e feci scontrare nuovamente i nostri occhi. Rimanemmo per secondi interminabili a fissarci in silenzio. Non eravamo per niente imbarazzati, riuscivamo a sostenere l'uno lo sguardo dell'altra ma le nostre facce si avvicinavano sempre di più fino a fondersi in un bacio per completarsi.
Non mi sembrava ancora vero. Avevo paura fosse un sogno. Nonostante fossimo così vicini, prima di quest'anno non avevo mai immaginato di desiderare così tanto le sue labbra, forse il fatto che fosse la sorella di Adriano me la faceva vedere come una sorellina da proteggere, ma dal suo diciottesimo avevo iniziato a sentire sempre di volerla proteggere, essendo, però, qualcosa in più per lei.
Eravamo talmente assorti nel nostro mondo che avevamo dimenticato di essere sul balcone. Per non dare spettacolo ai passanti rientrammo e ci andammo a sdraiare comodamente sul divano. Sara accovacciò la testa sul mio petto e iniziò a parlare.
"Nicco io ancora non mi rendo conto di nulla, non ho ancora realizzato..." Mentre ci confessavamo tutto ciò che stavamo provando mi beavo del suo tocco sulle mie braccia. Le sue dita disegnavano i contorni della favola di Peter Pan con una delicatezza e una dolcezza disarmante. Con la mano libera le accarezzavo i capelli, era una cosa che mi aveva sempre fatto rilassare.
"Sara nemmeno io, mi sembra un sogno. Avevo paura che tutto questo non potesse mai accadere e avevo paura di soffrire di nuovo." Riuscire a dirsi ciò che si prova senza avere timore di un giudizio mi ha fatto sempre sentire libero, ora che lo sto facendo con lei mi sento felice. In una coppia è fondamentale dirsi tutto, così da stimolare la fiducia da entrambe le parti.
"All'inizio sarà tutto un po' difficile. Se prima non dobbiamo farci scoprire da Adriano, dopo dobbiamo fargli accettare questa situazione, ma sono certa che insieme ce la faremo." Ammise leggermente sconfortata, mentire ad Adriano sarebbe stato difficilissimo dato che faceva parte del nostro stesso gruppo e tutte le volte che uscivamo c'era anche lui, ma ne valeva la pena, non volevo né rovinare la nostra amicizia, né volevo separarmi da Sara così presto.
"Sì, sono convinto anche io, insieme riusciremo a fare tutto. Ti chiedo solo una cosa: non dico di dirlo stasera, ma cerchiamo di tenere il meno possibile segreto questa storia ad Adriano. non riesco a mentirgli più di tanto." Speravo accettasse. Adriano capiva ogni mio stato d'animo, ogni mia mossa e ogni singolo problema che avevo. Ero un libro aperto per lui e avevo paura di fare qualche passo falso e di rovinare la nostra amicizia.
"Va bene, mi dirai tu quando sarà il momento per dirgli tutto." Con questa frase mi aveva dimostrato tanta fiducia. Sentivo che non voleva mettere a repentaglio la mia amicizia con suo fratello e per questo motivo mi aveva dato carta bianca. Per ringraziarla feci ricongiungere le nostre labbra fino a quando non suonarono al campanello, segno che Priscilla e Gabriele fossero arrivati. Niccolò si alzò e andò ad aprire mentre mi sistemavo seduta sulla poltrona.
Appena entrarono, Priscilla salutò Niccolò e si fiondò vicino al divano facendomi alzare e tirandomi per il braccio fino a farmi arrivare in camera di Niccolò e buttarmi sul letto.
"Ora mi dici tutto, o non esci da questa nemmeno domani mattina!" Era eccitata più di me, voleva sapere tutto e non la feci attendere, avevo bisogno anche io di dare voce alle mie emozioni.
Spazio autrice
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Meriti anche tu un posto da visitare, Ultimo
Fanfiction[COMPLETA] 18 anni, 18 anni che si conoscono, una forte amicizia riuscirà a trasformarsi in amore? Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, e Sara Cassio, sorella di Adriano, il migliore amico del cantante si conoscono da quando sono piccoli cosa succeder...