26. Manager di Ultimo

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"Come stai? Sei dalla tua amica?" Queste domande fatte solo per controllarmi mi davano sempre fastidio, ma presi un respiro profondo e gli risposi con tutta la calma del mondo.

"Sto bene, sì sono con lei e facciamo tardi, non credo di tornare a dormire, ci vediamo domani mattina a casa." Vivevamo insieme senza i nostri genitori, volevamo la nostra indipendenza e, dato che, nonostante fosse fin troppo protettivo, ci volevamo tanto bene, avevamo deciso che fosse meglio condividere la casa tra di noi e non con persone a noi sconosciute.

"Dipende da che ora torni. Domani sarò in studio con Niccolò per organizzare qualcosa per il tour, non so quanto ci metteremo."

"Va bene Adri, io ora vado. Ci sentiamo dopo." Lo salutai e tornai dentro, non mi andava di lasciare solo Niccolò, era la prima sera che uscivamo da fidanzati e già lo stavo trascurando per colpa di mio fratello che aveva la mania di controllarmi.

"Un centralino riceve meno chiamate di te." Mi canzonò Niccolò, stasera tra Adriano, Priscilla e Martina lo schermo del mio telefono si illuminava sempre.

"Era quel protettivo del tuo migliore amico. Non è colpa mia se è fatto così, ma ora facciamo così spegniamo i telefoni fino a quando non torniamo a casa, così non ci scoccia nessuno." Volevo godermi la serata con lui in santa pace, ci eravamo sempre beati della nostra compagnia e dovevamo farlo anche stasera.

"Con quel fino a quando non torniamo a casa mi stai implicitamente dicendo che stasera dormi da me?" Chiese con un sorriso beffardo, si vedeva lontano un miglio che fosse felice che rimanessi a dormire da lui.

"Martina desiderava tanto ospitarmi a casa sua stasera, come puoi dirmi di no." Gli dissi altrettanto beffarda, sarei voluta rimanere con lui a tutti i costi.

"Domani mattina vado all'anagrafe per cambiare nome. Comunque non può farmi altro che piacere stare con te, dato che domani ci possiamo vedere poco e niente." Ero felice di sentirgli dire che gli facesse piacere stare con me, ma allo stesso tempo, nonostante il tutto mi fosse stato anticipato da Adriano, mi incupii quando mi annunciò che il giorno seguente potevamo vederci poco.

"Sì, devi andare in studio per organizzare qualcosa per il tour." Continuai la frase.

"Come fai a saperlo già?! Stavo per dirtelo io." Mi chiese stupito, forse aveva iniziato a pensare che avessi degli strani super poteri per leggere nella mente.

"Beh ho il manager di Ultimo in casa mia, so sempre tutto di lui, quindi devi stare ben attento che ho i miei buoni informatori."

"Ah sì?! Allora non posso fare più niente di pericoloso e scandaloso, mannaggia!" Disse ironico.

Scherzavamo e ridevamo, ero veramente felice di poter stare finalmente con lui. Ho sempre negato a me stessa il sentimento forte che provavo per Niccolò, quando stava con Federica avevo preso una forte cotta per lui, ma non potevo dirglielo poiché avevo paura di rovinare sia la nostra amicizia sia la sua storia d'amore. Avevo solo bisogno di non pensare a lui come possibile fidanzato, ma solo come amico, sembrava impossibile, ma dopo soli due mesi un ragazzo moro, amico di Adriano, si era avvicinato a me con l'intento di conquistarmi. Decisi di dargli una possibilità proprio per dimenticarmi Niccolò, anche se non ero realmente innamorata di lui. La nostra storia durò ben un anno e durante questo anno, quelle poche volte che c'era anche lui con noi, vedevo Niccolò che guardava in cagnesco Antonio, non volevo farmi strane idee, ma sembrava realmente geloso. Grazie ad Antonio ero riuscita a dimenticare Niccolò, ma nemmeno due mesi dopo la nostra rottura l'interesse per quest'ultimo continuò a crescere sempre di più, come il suo amore per Federica. Vederli insieme e felici mi faceva uno strano effetto. 

Nonostante Federica sembrasse una bravissima ragazza, ero realmente invidiosa di lei, dato che aveva tutto quello che desideravo. Alla loro rottura egoisticamente ero realmente felice, ma vedere Niccolò distrutto mi faceva molto male, infatti gli stetti vicino per consolarlo, come fecero Adriano, Gabriele e Gianmarco. In quel periodo il mio interesse era stato capace di farsi da parte, forse perché sapevo che il suo amore per Federica non era cambiato e non volevo essere una sostituta, preferivo rimanergli amica. Aveva iniziato ad avere frequentazioni con altre ragazze, ma non ero invidiosa. Sapevo che lui non le amava come aveva amato la sua ex ragazza, a volte ci usciva solo per svagare un po' la mente. Prima del festival aveva scritto quella magnifica canzone, non per riconquistarla, ma solo per realizzare a pieno che la sua storia fosse finita e per voltare pagina ed andare avanti.

In quel periodo sia io, sia Adriano vedevamo molto spesso Federica per Spugna. Niccolò ancora non se la sentiva di vederla, ma dopo Sanremo tutto cambiò, riuscì a sfogarsi su quel palco, terminando definitivamente di provare dolore per quella rottura, anche se ebbe un dolore ancora più grande: la mancata vittoria. Appena tornato a Roma decise di sua spontanea volontà di andare a riprendere il suo amato cane e l'incontro con la sua ex gli aveva fatto realmente bene. Mi aveva chiesto di accompagnarlo, perchè non sapeva come avrebbe potuto reagire al loro incontro, acconsentii, ma mi feci da parte restando in macchina. Doveva avere il mio totale sostegno, ma allo stesso tempo doveva riuscire a cavarsela da solo. Nonostante avessi deciso di accompagnarlo per fargli da sostegno morale, ero ero gelosa e avevo paura che con un incontro potessero tornare ad amarsi. Quel giorno vidi Niccolò uscire sorridente da casa di Federica e avevo paura che quello potesse non promettere nulla di buono per me.

Spazio autrice

Adriano è fin troppo assillante, vuole a tutti i costi scoprire cosa gli sta nascondendo la sorella, sembra che i due stiano per essere messi alle strette, confesseranno tutto, perchè non riusciranno a nascondere con facilità la loro storia, o riusciranno a tenerla segreta fin dopo lo Stadio Olimpico?

Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina o un commento, abbiamo superato le 750 visualizzazioni e non potrei essere più felice di così. 

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