43. Cosa significa cosa?!

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Federica aveva indosso solo uno chemise nero che lasciava intravedere tutto tanto che appena l'ex di Niccolò notò la presenza di Sara la guardò abbastanza infastidita. Il moro non la degnava nemmeno di uno sguardo, era come se davanti a lui ci fosse un fantasma o come se la bionda fosse coperta da capo a piedi.

"Comportati bene, non voglio nemmeno una chiamata da Federica, mi raccomando!" Il moro si raccomandò a Spugna, non voleva una chiamata da Federica perché non voleva avere nessun contatto con lei, nemmeno uno formale. Sara era felice di notare che il suo ragazzo non degnava di uno sguardo la bionda, tanto che al suo sguardo minaccioso, Sara rispose con un sorriso beffardo e vittorioso.

Il guinzaglio di Spugna passò dalle mani di Niccolò a quelle di Federica, lei provò ad ottenere qualsiasi contatto, ma lui era immobile non provava più niente per la sua ex. Appena lasciò il guinzaglio del cane Niccolò prese d'istinto la mano della sua ragazza e a quella scena Federica rabbrividì.

"Niccolò questo cosa significa?!" Chiese la bionda con una voce stridula, aveva capito che non lo avrebbe potuto più conquistare con le buone maniere.

"Cosa significa cosa?!" Chiese facendo il finto innocente il moro "Ah questo!" Esclamò indicando le sue mani intrecciate con quelle di Sara "Ci siamo messi insieme, Sara è la mia ragazza." A sentire quelle parole Sara sorrise felice, invece il cuore di Federica si spezzò, tutto quello che aveva progettato era andato in fumo.

"Come Niccolò, avevi detto che non mi avresti lasciata mai!" Esclamò Federica.

"Infatti mi hai lasciato tu perché non riuscivi più a reggere la mia fama, posso rifarmi una vita o devo chiederti il permesso?!" Sputò atono Niccolò, non poteva credere alle parole della ragazza. Lui per Federica era stato veramente male e lo aveva ammesso, ma quel dolore da quando stava con Sara si era trasformato in indifferenza. Sara voleva godersi vittoriosa quella scena, tanto che, nonostante avesse tante cose da dire, era rimasta in silenzio a guardare.

"Ma Niccolò! Io ho sbagliato vorrei tornare indietro e non ripetere più lo stesso errore!" La ragazza provava in tutti i modi a far cedere il moro, ma il ragazzo non provando più niente non riusciva nemmeno a dirle un semplice mi dispiace.

"Sto bene così, non voglio più tornare con te. Lei mi accetta per quello che sono, non ha mai provato a cambiarmi e mi ha sempre supportato, non so come abbia fatto a non accorgermi che lei fosse quella giusta per me." Niccolò nonostante non provasse nulla per la bionda, voleva che lei comprendesse, almeno un minimo, il dolore che aveva sentito lui, tanto che dopo quella frase baciò Sara e ad un centimetro dalle sue labbra le sussurrò "Andiamo". La ragazza era diventata rossa per l'imbarazzo, ma era davvero felice delle parole che il suo ragazzo aveva speso per lei.

"Ah Federica, con tutta sincerità, sei veramente ridicola vestita così, per riconquistare Niccolò ci vuole molto di più di un bel vestitino di seta nero, non so se lo hai capito da tutte le canzoni che ti ha dedicato che è uno che guarda nell'anima delle persone e poi si sofferma a guardare il resto. Stammi bene e tratta bene quel cagnolone." A quelle parole Niccolò rimase di sasso, non si sarebbe mai aspettato che la sua ragazza prendesse parola e esprimesse il suo disprezzo senza il minimo timore, ma il gesto di Sara era motivato dal fatto che sapesse bene cosa il moro avesse patito per colpa della sua ex ragazza.

I due uscirono dal vialetto ed entrarono in macchina. Appena si sedettero il moro le lasciò un bacio che si trasformò in un vero e proprio limone nel quale lui le trasmise tutto l'amore che provava per lei e, da vicino la porta, c'era Federica che triste e arrabbiata guardava la scena con un pizzico di invidia.

Il moro dopo essersi staccato per mancanza di fiato mise in moto la macchina lasciandosi alle spalle casa di Federica, con un po' di tristezza, dato che non avrebbe rivisto Spugna prima di due mesi.

"Amore sei stata grande!" Esclamò Niccolò verso la sua ragazza "L'hai stesa, ci è rimasta veramente male" Era il minimo che potesse fare. La ragazza non era solo gelosa, era rabbiosa con lei perché nel passato aveva fatto soffrire una persona che non meritava altro che amore.

"Niccolò so come sei stato male tu e credo che quello che gli ho detto sia stato anche troppo poco tagliente."

"Non lo chiamavi con il mio nome da tempo, cosa succede?"

"Non succede nulla, amore" disse marcando l'ultima parola "è che il teatrino che aveva inscenato non mi piaceva affatto!"

"Che teatrino?" Niccolò domandò curioso.

"Non mi dire che non hai visto com'era vestita!" Sbottò la bionda "Aveva tutto organizzato per sedurti Niccolò e la mia presenza le ha mandato il piano in fumo." Il moro non aveva realmente visto nulla o per lo meno non l'aveva proprio guardata non le interessava minimamente.

"Sono serio, non l'ho nemmeno guardata in faccia, no quello l'ho fatto per sputargli tutta la verità, ma non le ho guardato il corpo non me ne frega niente, mi ha deluso e mi è scaduta. Anche se fosse la ragazza più bella non la guarderei più con gli stessi occhi." Sara dopo aver sentito quelle parole si sentì sollevata.

"Adesso andiamo a pranzo che sennò gli altri ci danno per dispersi." Gli disse la bionda a pochi millimetri dalle sue labbra schioccandogli poi un bacio.

I due ragazzi erano tranquilli, ridevano e scherzavano, non sapevano, però, che Federica stava per fare una telefonata che gli avrebbe rovinato la giornata.

Spazio autrice

Niccolò ha reagito con impulsività svelando a Federica il loro fidanzamento, avrà sbagliato a dirglielo? Federica riuscirà a tenere il segreto che gli hanno svelato i due ragazzi? O lo spiffererà ai quattro venti?

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