Capitolo 21

256 14 0
                                    

Pov's Jacopo:
Sono passati 5 giorni dal concerto, stiamo tutti tornando a Roma per continuare il nostro percorso. Io e Gaia ci sentiamo tutti i giorni, lei ha anche conosciuto mia sorella ed io ho conosciuto le sue. Mi manca tantissimo e non vedo l'ora di vederla. Sono felice!
Mi sta chiamando in questo preciso momento.
J. "Ohi bimba, dimmi"
GG. "Jackie sono appena arrivata. Dove sei?"
J. "Tra poco scenderò dal treno anch'io. Stai andando in hotel?"
GG. "Si, in realtà sono nel taxi"
J. "Sei sola?"
GG. "Si perché?"
J. "Mi raccomando! Quando arrivi, avvisami"
GG. "Ti avviserò, tranquillo. Ci vediamo dopo"
J. "A dopo"

Non so perché, ma da quando ho conosciuto Gaia non riesco a non essere protettivo. È che in tv e/o sui social si sentono sempre cose brutte, e queste cose brutte accadono spesso. Non voglio che nessuno le faccia del male, infatti nessuno le farà del male.

<<Jackie, sono arrivata>>
<<io sono sceso dal treno. Arrivo>>

H. 15.06
sono entrato in hotel, abbraccio immediatamente Giulia, Ste, Tali, Marti e Angelo che sono sulle poltrone a chiacchierare.
S. "Oh fratello, allora come andiamo?"
J. "Alla grande!!! Gaia?"
A. "La tua fidanzata l'ho vista poco fa, però adesso non so dove sia andata"
J. "Che scemo che sei"
T. "Gaia è andata un attimo su in camera a mettere in carica il telefono che si era spento"
J. "Va bene Tali, grazie. Vado"

salgo su in camera da Gaia e busso.
GG. "Si?"
J. "Bimba posso entrare?"
GG. "Non devi neanche chiedermelo"
mi dice aprendo la porta e saltandomi addosso. Ci abbracciamo forte e le lascio un bacio sulle labbra. Quanto mi erano mancate.
J. "Mi sei mancata tantissimo"
GG. "Anche tu, da morire. Non sei nemmeno entrato"
J. "Eh, ti capisco. Avevo troppa voglia di baciarmi e abbracciarmi quindi non sono potuto entrare. Mi bloccavi l'entrata"
le dico prendendola in giro
GG. "Può darsi"
niente. Con lei non riesco a prenderla in giro, si fa sempre desiderare. Mi piace anche per questo. Forse, soprattutto per questo.
J. "Allora come sono andati gli ultimi giorni a casa?"
le dico sedendomi sul letto
GG. "Eh, sono andati. È che mi mancavi, però è sempre difficile salutare la mia famiglia. Questa volta lo è stato di più perché non so neanche se riuscirò a rivederli prima del serale"
J. "Ma sei sicura che non riuscirai a vederli?"
GG. "Sicura no, forse"
J. "E allora perché sei così negativa? Vedrai che verranno qui a Roma qualche domenica prima del serale  e passerete una giornata insieme"
GG. "Che poi non so nemmeno se parteciperò a sto serale, quindi in teoria mi sto facendo problemi per niente. Però ci penso"
J. "Tu a sto serale parteciperai invece"
GG. "Beh, niente è certo"
J. "Sarebbe una follia farti fuori"
GG. "Ma è lo stesso discorso per te. Sarebbe una follia lasciar fuori anche te, o Nyv, Giulia... per questo dico che niente è certo. I posti sono pochi e siamo tutti bravi"
J. "Gaia, tu sei di un altro mondo però. Non paragonarti agli altri, io dico sul serio"
GG. "Ma anche io dico sul serio"
J. "Va bene, la considero l'ansia pre-serale. Comunque stavo riflettendo in questi ultimi giorni. E voglio dirti una cosa"
GG. "Dimmi"
J. "Devi portarmi in Brasile"
GG. "Ma tu pensi davvero a questo durante il giorno?"
mi dice scoppiando a ridere
J. "È che ti penso sempre, e inevitabilmente vado a cercare cose che ti riguardano. Sono andata a vedere delle immagini di Rio, Bahia, San Paolo... è un paradiso! Voglio andarci. Poi oh se non vuoi portarmi, andrò da solo"
GG. "Ci andremo insieme e ti farò diventare Italo- Brasiliano come me. Ci stai?"
J. "Mi chiameranno Sgiacopo Osctonellu?"
GG. "Dai scemo"
mi risponde continuando a ridere. Io voglio fare questo, farla ridere. La guardo imbambolato, come sempre, e lei se ne accorge.

GG. "Che c'è?"
mi chiede tornando seria
J. "A me piace vederti ridere, ma quando lo fai per qualcosa che ho fatto oppure ho detto io, mi rende felice"
GG. "Tu mi fai sempre felice Jackie"
J. "Ed io di questo sono fiero, soddisfatto. Se posso esserlo"
GG. "Certo, devi esserlo. Non è da tutti riuscire a strappare un sorriso alla gente, e tu con me lo fai sempre. La cosa più bella è che lo fai spontaneamente"
J. "Mi piaci ogni giorno di più"
GG. "Anche tu. È sempre bello dirtelo e ricordartelo"
mi dice dandomi un bacio
J. "Ah allora mi baci anche tu. Hai smesso di far la timida sotto quest'aspetto"
le dico sorridendole. La vedo in imbarazzo, è timida su questo.
GG. "Dai, smettila"
mi supplica
J. "Baciami sempre"
GG. "Fallo anche tu"
J. "Veniamoci incontro"

passiamo tutto il tempo a baciarci, a stuzzicarci e a raccontarci. Non sono mai stato così con una persona. Sono davvero felice, non ho mai provato queste emozioni.

H. 21.30
Sono in camera con Ste, sono pensieroso. Penso a quello che sto provando con Gaia e non riesco a crederci perché è davvero tutto nuovo per me.
S. "Che hai?"
J. "Eh?"
S. "Che succede? A cosa stai pensando?"
J. "A Gaia"
S. "Non mi dire che avete discusso"
J. "Nono, anzi. Abbiamo passato tutto il pomeriggio insieme e siamo stati benissimo"
S. "E allora?"
J. "Sono stato benissimo. È questo il punto. Non sono mai stato così con una persona. Provo cose nuove, mi batte il cuore ogni volta che la vedo, che la ascolto, quando la sento nominare, quando mi guarda negli occhi. Non capisco è tutto nuovo per me"
S. "Io ho la risposta a tutto ciò"
J. "Cioè?"
S. "Con Greta hai mai provato queste sensazioni?"
J. "Simili, all'inizio della nostra relazione. Ma non sono uguali. Sento cose diverse, più forti"
S. "Te lo devo dire?"
J. "Si"
S. "Ma cazzo, non ci arrivi? Ti sei innamorato"

mi sono innamorato? La cosa più stupida è che me lo domando anche. Sì, mi sono innamorato di Gaia.

splendid madness. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora