Capitolo 96

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Pov's Jacopo

mi sono appena svegliato, questo riposino me lo ricorderò per sempre. Altro che "riposino", sono crollato totalmente. Ho ancora molto sonno, ma meglio che lo recupero stanotte altrimenti farò un'altra nottata e poi vedremo come ci arrivo sul palco domani sera.
È strano che la casetta sia così silenziosa, di solito a quest'ora non ci sono lezioni, forse a causa della finale di domani sono tutti a lavoro, ora che ci penso dovrei starci anche io in una delle sale a provare.
Proprio mentre sto andando in cucina, vedo sul letto di fronte al mio, cioè sul letto di Javier, un pacco.

"Per Jacopo"

per me??
È bello ricevere regali, ma in questo caso ho un po' di paura, in questa scuola non si sa mai... potrebbe essere uno scherzo, un pensierino da parte di qualcuno che mi vuole bene o un tentativo di farmi piangere dall'emozione. Vabbè, apro.

COLORI.
non ci credo.
Ho tra le mie mani il mio bambino, il mio disco. Avevo totalmente dimenticato che oggi sarebbe uscito, Gaia me lo ha ricordato stamattina ma avevo talmente sonno che l'ho dimenticato un'altra volta.
Comunque sia, io stento a crederci. Ho lavorato tantissimo per questo disco, come lo hanno fatto tutti i miei compagni, ma per la prima volta nella mia vita voglio proprio dirmi da solo che mi sono fatto un culo enorme e che non sono mai stato così fiero di me in tutta la mia vita. Questo disco è, forse, davvero la cosa più bella che io abbia mai fatto in vita mia.
Sono così incantato a guardare il disco che non ho nemmeno visto il bigliettino che c'è dentro la scatola. Lo apro.

"dormi come un bambino, avrei voluto restare a guardarti ma il dovere e la finale di domani sera mi chiamano. Non sono riuscita, però, a stare con le mani in mano. Sono riuscita a farmi arrivare una copia del tuo disco, volevo renderti felice e spero abbia funzionato. Complimenti, amore mio... Quello che hai in mano è il tuo capolavoro.
Ti amo,
Gaia"

non so cosa dire, vorrei solo andare da lei.
Vorrei stringerla, ringraziarla e baciarla.
Io non so se me la merito una ragazza così. La amo troppo.

GG. "quando hai finito di fissare il bigliettino e il disco, vieni in salotto che ti devo far vedere una cosa"

eccola accanto alla porta della mia camera, bella come il sole. Lei non è solo bella fisicamente, lei è bella dentro.
Il suo cuore è bello, la sua anima. Io sono convinto che non amerò mai nessuno come amo lei. Vado, anzi corro, da lei e la abbraccio. La abbraccio così forte che riesco a sentire il battito del suo cuore, spero lei riesca a sentire il mio.

J. "grazie, grazie vita mia. Non riesco a dire altro, un semplice grazie non sarà mai abbastanza"
GG. "io non voglio essere ringraziata, per me è  normalità far felice le persone che amo"
J. "io non sono abituato, tutto questo amore... è una cosa nuova per me"
GG. "e allora abituati, perché questa è solo la prima delle mille sorprese che molto probabilmente ti farò in futuro"
J. "io ti amo. non ho mai amato così tanto in vita mia. ti amo, da morire"
GG. "anche io, non immagini quanto"

io e Gaia odiamo il romanticismo, ma in certi casi sentiamo di avere il bisogno di dirci quanto ci amiamo. Ci guardiamo negli occhi, sorridiamo e ci baciamo più volte, non posso farne a meno.

GG. "adesso vieni in salotto, devo assolutamente farti vedere una cosa"

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