Capitolo 19

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H. 17:30
sono appena uscito dalla doccia, ho lavato i denti e adesso sto per vestirmi. Ho deciso di mettere dei jeans neri, una felpa bianca e il chiodo. Sto cercando di fare qualcosa per i miei capelli, sono sempre tutti scompigliati, non hanno una forma.

H. 18:06
Gaia mi ha appena detto di passare dalla sua camera, non vedo l'ora di passare una bella serata insieme a lei. Pensandoci bene, è la prima volta che usciamo insieme, sono molto emozionato. Intanto busso, e mi apre Giulia.

J. "Gaia?"
GG. "Eccomi, andiamo"

È bellissima, non so quante volte al giorno lo dico ma non posso fare finta di niente quanto la vedo. Ha dei pantaloni bianchi a vita alta, una felpa nera e un bomber nero. Lei è bella, sempre. Bella nel vero senso della parola.
A volte non so neanche se me la merito, so che non è la mia fidanzata ma non so se me la merito nemmeno come amica una ragazza del genere. Nel frattempo siamo scesi dall'hotel, stiamo camminando e stiamo ammirando ogni singolo dettaglio di questa città. È meravigliosa!

GG. "Non so tu, ma io sono imbambolata. È una città bellissima"
J. "Non ci sono mai stato, ritornerò assolutamente qui in vacanza"
GG. "Anche io ho intenzione di passare le vacanze qui"
J. "Magari passeremo queste vacanze insieme"
le rispondo facendole l'occhiolino
GG. "Tu dici? Vedremo"
mi dice iniziando a ridere...
GG. "Ansia per domani?"
J. "Ti dico la verità, in questi giorni mi sono cagato addosso. Avevo un'ansia assurda. Però in questo momento, mi sono reso conto che con me su quel palco ci sarai anche tu. Mi fido di te"
GG. "Dovresti fidarti anche di te stesso"
J. "Ci proverò"
GG. "Ci riuscirai. Non sottovalutarti, mai"
J. "È difficile"
GG. "Se vuoi davvero fidarti di te stesso, non è difficile"
J. "Grazie"
le dico sedendomi su una panchina del lungomare
GG. "Ma di cosa?"
J. "Gaia, forse tu non lo sai ma mi hai davvero migliorato come persona. Sei speciale"
GG. "Anche tu lo sei"

superato il momento di imbarazzo che si è creato dopo questa conversazione, iniziamo a mangiare un gelato.

GG. "Jacopo, non mi far fare figure di merda. Se mi sporco il viso, dimmelo"
J. "E se non te lo voglio dire?"
GG. "No, tu me lo dirai. Jackie, per favore"
J. "Sto scherzando scema"
GG. "Ti piace il pistacchio?"
J. "Lo amo! a te il cioccolato invece"
GG. "Io mangio solo i dolci con la cioccolata. Non è dolce per me senza cioccolata"
J. "Il pistacchio e la cioccolata vanno molto bene insieme"
GG. "Lo penso anch'io"
J. "Oh ti stai sbilanciando parecchio oggi"
le dico sorridendo
GG. "Beh dipende tu che valore stai dando a queste frasi"
J. "Lo sai molto bene. Devo ripeterti che mi piaci tanto?"
GG. "Mi piace sentirtelo dire"
J. "Piacerebbe anche a me, sentirlo dire da te"
GG. "Pensi che te lo dirò prima o poi?"
J. "Se ti piaccio, puoi anche dirmelo. Tanto un palo non te lo prendi tranquilla"
GG. "Ma io non ho paura di un palo"
J. "E di cosa hai paura?"
GG. "Non so se la mia è paura. Forse non voglio dirtelo, non credi?"


scusatemi 🙏🏻 capitolo cortissimo, lo so!
È che sta per iniziare Amici Speciali, oggi ho iniziato a scrivere tardi quindi non ho il tempo di finirlo per bene.
Prometto che il prossimo sarà lungo e vi anticipo che avremo una gioia 💪🏻

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