I giorni proseguono e la giovane Esme si sente sempre più a suo agio ad Hogwarts, nonostante abbia molto da fare tra gli impegni scolastici e quelli extra-scolastici.
Ma ogni cosa procede nel verso giusto: le materie che segue a lezione vanno a gonfie vele e si dimostra una studentessa più che capace, mentre quelle che studia da autodidatta o con l'aiuto di qualche professore vanno altrettanto bene.
Inoltre la sua amicizia con vari ragazzi della scuola, Serpeverde e non solo, rende il passare del tempo più piacevole.
Certo incontrare la Parkinson o qualche pettegola delle altre case non è mai un piacere, ma Esme sa benissimo come farsi rispettare.
Addirittura stava per schiacciare la testa di un'amica di Pansy dentro il gabinetto quando le ha sentite parlare molto male di Ginny Weasley, regalandole veramente orribili commenti gratuitamente.
Anzi, è stata proprio la Grifondoro a fermarla trovando il gesto non necessario.
Tanto gentile e simpatica quanto aggressiva e severa: una contraddizione.Il mese di ottobre è alle porte e inizia a sentire chiacchiericci vari da tutta Hogwarts non capendo bene cosa stesse succedendo.
«Ma perché sono tutti emozionati per questo 30 ottobre?» domanda a colazione verso Blaise e altri Serpeverde.
«Come non lo sai?! Arrivano gli studenti da Beauxbatons e Durmstrang per il Torneo Tremaghi» precisa Zabini, ricordandosi poi che la ragazza è entrata giorni dopo l'inizio della scuola e quindi non ha potuto ascoltare le parole del preside quando annunciò quell'evento.
«Ma non morivano tutti durante il torneo? Perché ripristinarlo?» domanda mentre, come al solito, si porta un dolce dopo l'altro in bocca.
«Dicono che hanno messo delle restrizioni per renderlo più sicuro, credo» continua a risponderle l'amico, scuotendo però le spalle non sapendo molto di quell'evento particolare e di come si svolgerà «Ho solo sentito dire che ci sarà un ballo per i ragazzi dal quarto anno in su. Magari potrei invitare una bella studentessa di una delle due scuole.»
«Io adoro ballare e andare ai balli, ma preferisco andarci mille volte da sola» commenta Esme ricordandosi di varie feste nella sua scuola per babbani, dove si divertiva ad andare con amici e amiche e passare il tempo a suon di musica e qualche drink.
«Ma come?! Non vorresti andare con qualche bel ragazzo di Durmstrang? O magari un affascinante francese? Ci sono anche tanti ragazzi qui che non fanno altro che guardarti» commenta incredulo alle sue parole, trovandole decisamente strane visto che la maggior parte delle ragazze lì si sta per strappare i capelli a vicenda per rubarsi un bel ragazzo «E poi, Esme, non hai sentito le voci che girano? Si dice che un giocatore della squadra di Quidditch dei Serpeverde sarebbe interessato a te.»
Dopo quell'ultima affermazione, ecco che Blaise le tira una leggera gomitata facendole segno di voltarsi, notando un ragazzo fiero e alto mostrarle un sorriso smagliante.
La giovane corruga il viso in una smorfia di disapprovazione e si volta scuotendo la testa: «Ma anche no».
«Certo uscire con ragazzi di altre case non sarebbe il massimo, ma anche alcuni studenti dell'ultimo anno Grifondoro e Corvonero ti guardano da quando sei arrivata» mormora ancora l'amico cercando in qualche modo di spronarla ad andare a divertirsi con qualcuno, facendola però solamente ridere.
Esme non ha bisogno di nessuno per potersi divertire anche se è normale che qualcuno possa notarla visto il suo carisma e il suo fascino piuttosto particolare: iridi così profondi non se ne vedono spesso in giro.
«Allora dovrò cavare un po' di occhi» scherza facendo sospirare esasperato ma divertito Blaise.
I due stanno stringendo un legame molto affettuoso e si mostra, anche nel suo silenzio, un amico cortese e dalle piacevoli chiacchiere.«Beh, di che si parla qui?» il biondo Malfoy si avvicina a loro, leggermente in ritardo per la colazione, e si siede accanto ai ragazzi prendendo come suo solito un frutto da mangiare.
«Che Esme non vuole un fidanzato» la prende in giro Zabini, ricevendo un leggero pizzico sul braccio da lei.
«Non lo vuole o nessuno è disposto a prendersela?» domanda beffardo Draco, guardandola con quei suoi occhi glaciali.
Certo che ha una bella faccia tosta.
Lei alza le sopracciglia e accenna una risata sarcastica.
«Meglio non essere filata da nessuno che da Pansy Parkinson.»
Si porta due dita alla gola e mostra il suo disgusto verso quella ragazza irritante e dalla testa vuota.
La battuta fa ridere Zabini mentre Draco sospira roteando gli occhi al cielo: «Hai sempre da ridire, vero?».
«E tu hai sempre da commentare qualcosa, vero?» risponde di rimando, incrociando le braccia al petto e guardandolo.
«Mi stai criticando?» si volta verso di lei e anche lui incrocia al petto le sue forti braccia.
«Paura di essere criticato, Malfoy? Ti senti ferito?» gli risponde a tono con una finta aria dispiaciuta, trattenendo una risata divertita e provocante.
Nel frattempo i loro amici li guardano, gustandosi quella scena visto che è raro che qualcuno risponda a Draco Malfoy; ed è altrettanto raro che lui si diverta a battibeccare con qualcuno senza sfociare nella rabbia totale.
«Sei veramente antipatica, sai?» le dice alzando appena un sopracciglio e alzandosi dal tavolo «Forza fatina, abbiamo pozioni.»
Porta le mani in tasca e le fa segno con la testa di alzarsi.
«Se ora mi alzo è perché voglio alzarmi» precisa con fare quasi arrogante, mettendosi vicino il ragazzo che le lancia una mezza occhiata e ride ancora una volta: «Certo che sei tutta strana».
STAI LEGGENDO
PROPHECY || He deserves better
FanfictionSe ci fosse stato qualcuno accanto a Draco Malfoy? La sua storia sarebbe andata diversamente, le sue azioni sarebbero state diverse e il suo destino sicuramente migliore. Qualcuno abbastanza forte da tenere a bada il suo animo in tempesta, ma altre...