𝐋𝐗𝐗𝐗

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«Voglio essere tua questa notte, Draco...»

La voce di Esme è sottile e candida, esprime tutto il sentimento che prova nei suoi confronti, lasciandosi adagiare sul letto e sovrastare dal suo corpo.
Continuano a donarsi caldi baci e lei inizia a sbottonargli la camicia, mentre le loro lingue sono impegnate a muoversi ed attorcigliarsi tra di loro.
«Faccio io, sta' ferma» sussurra contro il suo orecchio notandola intenta a sfilarsi il maglioncino.
Vuole dedicarle una serata intera, un momento di piacere e serenità, bramando quel corpo che ha aspettato di sfiorare per mesi .
Lei nel frattempo rende soffusa e giallastra la luce della camera, così da creare un'atmosfera più intima ed apprezzare al meglio quelle attenzioni.

Le sfila con cura ogni indumento e le lascia solamente il bellissimo completo azzurro in pizzo indosso.
Si toglie la camicia e lei rimane come sempre incantata alla vista di quelle spalle e di quel petto, lasciando però che sia lui a rilassarla sotto il suo tocco.
La bacia ovunque con riguardo, assaporando il suo collo, le spalle, il seno, il ventre, le cosce e le gambe, facendola sussultare con una risatina compiaciuta.
«Oh, ti sono mancata, vero?» mormora non appena Draco porta nuovamente il viso all'altezza del suo.
«Ogni minuto in questi mesi» le sorride e le stampa un bacio sulle labbra prima di liberarla da quell'intimo ormai di troppo.
Stringe il suo seno tra le mani, continua a baciarla intensamente su quelle labbra morbidissime e la sente mugolare impaziente, intuisce di doverla soddisfare in qualche modo.
Inizia allora ad accarezzare la sua parte intima con movimenti circolari lungo il clitoride, prima di infilarvi due dita che le strappano un gemito contro le sue labbra.
La ragazza avvicina il bacino a quella mano che aumenta gradualmente la velocità di quel movimento che la fa ansimare.
Draco le morde il collo, sentendo la propria asta pulsare da sotto i pantaloni ma volendo continuare a giocare ancora un po' con lei.

Eppure è Esme questa volta a fare qualcosa, a volere di più per entrambi.
Poggia le mani sulle sue spalle e con un gesto lo adagia sotto di sé: «Beh, se vuoi rendermi contenta devi lasciarmi fare».
Le sorride compiaciuto e la guarda mentre gli slaccia i pantaloni e li sfila assieme ai boxer.
«Dannazione, Draco, come fai ad essere così bello?» domanda con un flebile mugolio, posizionandosi sul suo membro scoperto e accarezzandogli il petto e le spalle. 
Ammira ogni singolo centimetro della sua pelle, le braccia forti, le mani grandi, il volto marcato e lo sguardo chiaro pieno di lussuria.
Non riesce ad immaginare qualcuno che possa essere neanche lontanamente come lui, e lei ha la fortuna di averlo lì sotto di sé.
Gli bacia il collo mentre con una mano masturba la sua asta e si fa trasportare da quel profumo intenso e maschile di bergamotto che la fa impazzire, percependo poi le sue mani grandi afferrarle i glutei e tastarli con forza.

È come in stato di trance, troppo presa dal baciarlo e toccarlo, sentendosi però smisuratamente bagnata.
Draco non riesce ad aspettare ancora che guida la sua lunghezza verso l'entrata lubrificata di Esme, e con un gesto del bacino la penetra completamente.
Lei lancia un profondo gemito e istintivamente inizia a muoversi su di lui, facendosi guidare da quelle possenti dita che le stringono i fianchi e la sollevano ripetutamente.
Ondeggia piano, facendolo affondare interamente dentro di sé e assaporando ogni centimetro della sua grandezza.
La schiena è dritta, le mani sono sul suo petto e i capelli vengono sciolti da Draco che desidera vedere quella chioma bruna e morbida ricadere sulle sue spalle.
Gli occhi vagano per il suo seno pieno incorniciato da quelle ciocche ondulate, e sul suo viso rappresentativo del piacere che sta provando: occhi socchiusi, labbro inferiore stretto tra i denti e gemiti acuti e ripetuti che si susseguono ad ogni spinta.
Si muove sotto di lei e aumenta la velocità di quelle spinte, ansimando e lasciando che entrambi vengano pervasi da quelle sensazioni.

Dentro e fuori, dentro e fuori, dentro e fuori.
Con forza, intensamente, velocemente.

«Draco, di più...di più» geme il suo nome e lui decide di portarla sotto di sé, così da aumentare il vigore già smisurato dei suoi gesti.
Porta le sue gambe sopra le spalle e sono entrambi affannati, gemono per la forza con la quale sta spingendo dentro di lei.
Lo sente quel corpo caldo accoglierlo, sente come la donna inerme sotto le sue spinte stia godendo e sia vicina al culmine.
Esme infatti sente lo stomaco contorcersi, le pareti restringersi e un formicolio al basso ventre che si propaga dentro di lei non appena sente i propri liquidi colare, segno che ha avuto un orgasmo.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora