𝐋𝐗𝐈𝐗

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Incubi orrendi si susseguono nella mente di Esme, ma più che sogni sembrano delle previsioni.
La ragazza ha un certo potere di chiaroveggenza ed è in grado di percepire e sentire cosa potrebbe accadere o cosa di certo accadrà.
Per via della grande fatica che il suo corpo faceva ha smesso di allenarsi con la professoressa Cooman e la sfera di cristallo, eppure è il momento di riprendere a farlo.
Adesso ha pieni poteri, quindi potrà reggere e moderare qualsiasi tipo di visione.
A dire il vero vuole essere sola a compiere quel gesto e non vuole che nessun amico o professore stia lì con lei, soprattutto perché vuole comunicare con le Antenate e ha bisogno di tranquillità e solitudine.

Nel frattempo Allyson ha rintracciato la posizione di qualche Horcrux assieme ad Hermione, impegnandosi anche a ricostruire gli omicidi compiuti da Tom Riddle per incatenare la sua anima in quegli oggetti.
Non sanno se stanno agendo come dovrebbero, se riusciranno a trovarne almeno un paio per indebolirlo, ma una cosa è certa: devono aprire le danze.
Devono iniziare loro quella guerra e devono far sì che Voldemort si senta in vantaggio nonostante non lo sia per niente, dal momento che non sa quale sia la vera arma per distruggerlo.
Esme è molto preoccupata, sa che dovrà gestire tutto ciò che avverrà e fare in modo che non accada nulla di male.
Ha paura per tutti ma in particolar modo per il suo Draco, che si fida di lei e della protezione che gli ha assicurato.
Non può permettere che qualcuno le strappi via quel ragazzo e questa volta non permetterà che qualcuno patisca, che qualcuno venga sacrificato.
Esme da oggi in poi si impegnerà a fare del suo meglio per porre fine a questa guerra.

Si riuniscono tutti nello studio di Albus Silente: Esme, Draco, Allyson, il trio Grifondoro, la McGranitt, Piton e il preside stesso.
Devono sistemare gli ultimi particolari di quel piano e sperano che vada tutto bene, o meglio, deve andare tutto bene.
«Quindi, professore, da dove iniziamo?» domanda Harry curioso.
«Dovremmo andare a cercare gli Horcrux individuati da Allyson, e nel frattempo Hermione e Ron aiuteranno Draco a sistemare gli ultimi dettagli per la venuta dei mangiamorte.»
«Esme?»
«Esme sa già cosa fare.»
La professoressa è visibilmente nervosa e non si capacita di come sopporteranno l'ingresso dei mangiamorte nella scuola, trovando quel piano folle ma volendosi affidare a loro.
«Siamo certi che funzionerà? Che lei riuscirà a nascondersi e sembrare morto?» domanda con preoccupazione Hermione rivolgendosi al preside, che la rincuora con un sorriso e punta lo sguardo complice verso il professor Piton: «Io e il professore abbiamo pensato anche ai minimi dettagli. A voi non resta che inscenare il resto e andrà tutto secondo i nostri piani».
Annuiscono tutti ed Esme stringe forte la mano di Draco, sapendo quanto sarà difficile per lui e quanta paura abbia di essere scoperto da Voldemort e morire.

Ma basta fare il codardo, ora Draco deve dare una svolta alla sua vita e lo deve fare subito.
«Io andrò via domani mattina, ma ricordatevi che se avete bisogno di qualcosa potete scrivermi» comunica Allyson, che deve fuggire prima che quei mostri entrino nella scuola non essendo in grado di difendersi utilizzando la magia.
Un conto è fingere di essere una strega ad Hogwarts, un altro è fronteggiare gli scagnozzi di Voldemort.
«Ti siamo davvero grati per ciò che hai fatto, Allyson» le dice con un sorriso Albus, alzandosi e rivolgendole un breve inchino di ringraziamento «La babbana più coraggiosa che io abbia mai conosciuto!»
«Sono l'erede di Sir Bedivere, dovrò pur far qualcosa per il mondo magico» accenna una risatina e anche gli altri si prestano a ringraziarla per il suo enorme aiuto, che ha portato tutti a fare grandi progressi sul Signore Oscuro.
Dopodiché sistemano gli ultimi preparativi per quel fatidico giorno per poi dileguarsi per i corridoi e far finta di nulla.

«Ah, mi mancherà la mia migliore amica a scuola» sbuffa Esme stringendo forte Allyson, accarezzandole la schiena e sentendo già la sua mancanza.
È stato fin troppo bello averla lì in quella scuola magica.
«Mi mancherai anche tu, Esme» le accarezza il viso e le mostra un sorriso.
Si sono prese un paio di minuti per stare da sole, giusto il tempo di salutarsi dal momento che il giorno dopo la babbana andrà via presto, addirittura prima di colazione.
La Serpeverde le è fin troppo grata e sa per certo che il loro piano è possibile anche grazie a lei.
«Quindi Davenport domani va via» si fa avanti Draco, che con le mani in tasca e un portamento rilassato si avvicina alle due.
«Zitto, lo so che sentirai la mia mancanza!»
«Quello molto probabilmente no, ma...» sospira alzando gli occhi al cielo e poi la guarda con una voce più seria e decisa «Grazie, Davenport.»
Le due spalancano gli occhi incredule e scuotono la testa non potendo credere a quelle parole.
Draco lo pensa sul serio o ha bevuto qualcosa?
«Che c'è? Perché mi guardate così?» domanda stranito lui, nonostante nel fondo del suo cuore sappia il motivo di quelle occhiate «Davenport, sei stata d'aiuto ad Esme e quindi ti ringrazio. Non montarti la testa, la tua amica è davvero importante per me.»
Probabilmente quel gesto vale più di cento 'ti amo', e la fidanzata guarda il suo Draco con gli occhi che brillano, fiera di trovarlo tanto maturato.
«E io ringrazio te per stare vicino alla mia amica. Vedi? Abbiamo un'altra cosa in comune oltre un padre terribile: ci interessa di Esme.»
I due si scambiano un sorrisino e a quel punto Allyson si congeda volendo salutare anche Blaise.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora