𝐋𝐗𝐗𝐈𝐕

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Draco ha raccontato ad Esme di sua madre e lei ne è rimasta sconvolta.
L'unica cosa che la conforta è il suo aver tenuto nascosto quel segreto con Lucius e aver evitato al figlio altre battute e commenti dopo quel giorno.
Sapeva già di dover affrontare, prima o poi, dei suoceri particolari e che sicuramente non l'avrebbero mai apprezzata, ma se è quello il prezzo da pagare per Draco Malfoy allora ne vale la pena.
Tra poco dovranno anche tornare a scuola per fortuna e allora potranno godersi le giornate assieme, dal momento che non ce la fanno più a stare chiusi in casa e hanno bisogno di fare qualcosa di utile per la battaglia.
Draco in particolar modo è ansioso di rientrare ad Hogwarts, dove almeno non vedrà più le facce brutte dei mangiamorte e quel mostro di Voldemort nonostante adesso la scuola sia sotto l'occhio attento di quei folli.
Piton come preside però è una fortuna per loro, visto che è ben consapevole del piano di Esme e sa cosa sta succedendo alle spalle del Signore Oscuro.

Tuttavia appena giunti all'istituto di magia vogliono stare un po' da soli, senza la paura che qualcuno possa bussare alla porta di Draco.
Viversi in maniera più serena e spensierata è di certo meglio di materializzarsi furtivamente a Villa Malfoy.
«Draco, sembra che non lo facciamo da mesi» ridacchia Esme presa a baciarlo sulle labbra mentre lui già inizia a spogliarsi frettolosamente.
Addirittura non ha nemmeno disfatto le valigie.
«Lo sai che non riesco a resisterti» le labbra di lui si spostano sul suo collo mentre le mani si sbrigano a privarla di ogni singolo indumento per poi rimanere colpito dall'ennesimo completino sexy che indossa «Mi piace questo rosso, piccola.»
«Un regalino per il mio ragazzo» mugola contro le sue labbra, iniziando poi anche lei a spostarsi con la bocca sul suo collo e le sue spalle, affamata di quella bellissima pelle candida.

Immediatamente la prende per i glutei con uno scatto veloce e fa avvolgere le sue gambe attorno alla propria vita in modo tale da portarla sul letto e sbatterla contro il materasso in maniera brusca, non avendo più voglia di aspettare.
Essendo parecchio minuta rispetto al suo grande corpo che la sovrasta, per Draco è molto facile muoverla e girarla come più gli piace, infatti la stringe per i fianchi e la fa mettere a novanta davanti a sé adorando la vista di quel culo spettacolare per giunta contornato da un perizoma rosso niente male.
Le tira una forte pacca su di esso facendola sussultare e le sposta con un dito lo slip, affondando immediatamente due dita dentro di lei per farla abituare alla sensazione.
Hanno fretta di possedersi e nel momento in cui Esme sente la spinta della sua mano non può fare altro che gemere soddisfatta, rimanendo con la schiena ricurva e le mani che la sorreggono mentre è a carponi, inerme sotto i suoi movimenti.
Sa benissimo che quando Draco fa così vuole giocare con lei e, a dire il vero, ad Esme non dispiace farsi scopare in quella maniera così possessiva e autoritaria.
Ogni tanto è bello non fare nulla e godere solamente.

Draco nel frattempo le bacia il collo, lo morde con forza e ogni tanto fa la stessa cosa anche sul suo sedere, colpendolo ripetutamente con una mano e riempiendolo così di segni rossi.
«Ti prego, di più...» geme volendo che lui la faccia sua, che tolga quelle dita e faccia di più per lei.
«Sei veramente vogliosa, eh?» sussurra rauco contro il suo orecchio per poi morderle con forza il collo, cosa che la fa mugolare «Non ne hai mai abbastanza vero?»
«Mai... di più, di più.»
«Mi devi supplicare» a quel punto fa uscire le dita e prende a strofinare la propria asta lungo la sua entrata bagnata ma senza ancora riempirla «Altrimenti non avrai nulla da me.»
«Ti prego, ti prego Draco...»
«Non ho sentito bene, cosa vuoi da me?»
«Essere scopata, ti prego.»

A quel punto, avendo ottenuto ciò che desiderava affonda dentro di lei e inizia a spingere fin da subito con vigore, facendola gemere a voce alta.
Tiene le mani strette sui suoi glutei e ansimando a voce bassa e rauca sente anche lui il piacere aumentare sempre di più.
Gli piace da morire quella posizione e vuole continuare così finché non verranno entrambi.
Esme geme il suo nome ripetutamente, non potendo fare altrimenti, e stringe con forza le coperte mentre gli occhi sono stretti per via dell'intenso piacere.
Draco decide di tirarle quei morbidi capelli bruni facendole quindi alzare il capo e urlare più forte.
Adora quando la sente fare quei rumori.
Continua in quella maniera per un tempo indefinito, con lei che crolla anche con il petto sul materasso visto che le braccia non le reggevano più.
Vengono assieme e i loro liquidi caldi si confondono e colano lungo le cosce di Esme.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora