𝐋𝐗𝐕𝐈𝐈𝐈

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5 giugno 1997, ore 08:30

Esme esce dalla propria camera con un sorriso enorme stampato in viso, non vedendo già l'ora di stare con il suo amato Draco.
Scende verso il corridoio dove lui e gli altri Serpeverde l'aspettano come loro solito fare ma quelle gambine veloci sono dirette verso il suo ragazzo, saltandogli immediatamente tra le braccia non appena gli è abbastanza vicino: «Amore, auguri!»
Lui ride stringendola immediatamente a sé e sussulta, stupito da tutta quell'allegria ma trovandola incredibilmente tenera: «Ti sento felice, Esme!»
«Oggi è il tuo compleanno, oggi è il tuo compleanno» ripete più volte improvvisando un adorabile balletto con le spalle e le mani, che lo fa ridere nuovamente mentre scuote la testa con finto fare esasperato: «Addirittura deliziato da questa splendida performance».
Anche gli altri ragazzi presenti ridacchiano ma non dicono nulla vedendo quanto sia spensierata in quel momento.
Si dirigono a colazione ed Esme tiene Draco per mano così emozionata per quel giorno, volendo renderlo speciale dal primo all'ultimo momento.
Appena si siedono in Sala Grande per mangiare tira fuori dalla borsa una bustina contenente un biglietto proprio per lui, che gli porge furtiva da sotto il tavolo.
Il biondo lo afferra con la fronte aggrottata e l'espressione curiosa e lo esamina con cautela: "Stanza delle Necessità, 19:00"
La guarda con la coda dell'occhio e annuisce piano con da un sorriso, non vedendo l'ora che sia sera.
Lei ha sempre fatto cose molto carine per lui, quindi è certo che quantomeno passeranno la serata in piena serenità.

La giornata passa piuttosto velocemente tra lezioni e studio, per fortuna l'orario dell'incontro arriva in fretta e Draco si dirige verso quella camera molto particolare.

La Stanza delle Necessità è stata sistemata a dovere da Esme che non ha tralasciato alcun dettaglio.
Quel posto disordinato e pieno di oggetti polverosi è diventato romantico e intimo: ogni manufatto è stato ordinatamente spostato sui lati, il centro della camera è vuoto e per terra vi sono un sacco di tappeti persiani a renderne la superficie morbida e soprattutto accogliente.
Petali di rose sono cosparsi sul pavimento e decine di candele di varie forme illuminano in maniera soave la camera, il tutto accompagnato da quel solito fuoco scoppiettante nel camino.
Cuscini soffici e morbide coperte sono sistemati attorno a quel focolaio e non possono mancare una bottiglia di vino e un piatto in argento stracolmo di frutta e pasticcini.

Un solo particolare: una sedia davanti a quel caminetto ed Esme seduta lì ad aspettarlo.

Il biondo rimane ad occhi spalancati per lo stupore alla tanta bellezza di quel luogo, completamente diverso da un covo stracolmo di utensili e oggetti disposti disordinatamente.
Si guarda attorno meravigliato e un piccolo sorriso è dipinto sul suo volto, trovando quell'atmosfera a dir poco magica.
Eppure, la vera festa non è ancora iniziata.

«Sai sempre come stupirmi, vero?» le domanda avvicinandosi con le mani in tasca e osservandola con gli occhi brillanti.
«Per così poco? Oh, Draco, non penserai che sia questa la sorpresa.»
La voce di Esme è lenta e penetrante e il ragazzo corruga la fronte a quella sua risposta, immaginandosi che magari gli abbia preparato un pensierino come ha sempre fatto.
Si alza dalla sedia e gli mostra un semplice abito nero lungo fin sotto il ginocchio, accompagnato da delle calze nere e dei capelli leggermente mossi che ricadono sulle sue spalle.
Lo prende per mano e lo fa accomodare su quella sedia con gentilezza, finché...

«Incarceramus» sussurra mentre accarezza i suoi polsi poggiati sui braccioli, ed ecco che due corde compaiono a bloccargli la presa.
«Che stai facendo?» domanda stupito scuotendo la testa, curioso di dove voglia andare a parare.
Si tiene in piedi davanti a lui con un sorrisetto sornione stampato in faccia, e con un semplice gesto delle mani si fa scivolare ai piedi quel vestito noiosamente semplice ma che cela la vera sorpresa di quella sera: un completo intimo verde e nero con tanto di reggicalze.
Push-up ricamato di pizzo, perizoma stretto e aderente, per non parlare di quelle calze tirate alle cosce in quella maniera dannatamente sensuale.
Draco spalanca appena gli occhi ma immediatamente le mostra un sorriso complice e malizioso: «Esme Smith, sai sempre come sorprendermi»
Ed è la verità, perché questa sua idea lo ha sorpreso eccome.
Lui è bloccato su quella sedia e la osserva mentre si avvicina a lui con intraprendenza, sedendosi sulle sue gambe e dandogli la schiena per permettergli di ammirare i suoi glutei tondi e sodi.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora