𝐗𝐗𝐗𝐈𝐗

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Draco da quando ha chiuso con Esme è ritornato ancora più prepotente e altezzoso di prima, disprezzando qualsiasi persona gli si pari davanti.
Qualsiasi persona la trova ripugnante, spregevole, perché se la sua Esme lo ha trattato così figuriamoci quanto possano essere pessime le altre persone.
Lui non sta per niente bene, lui non è felice di averla trattata così, ma è inaccettabile essersi sentito dire  'non ti saresti meritato la mia sincerità'.
Draco aveva riposto tutto in lei,  ha creduto seriamente alla sua bontà e alla sua comprensione.

Eppure la ragazza non intendeva dirgli quelle cose, non voleva farlo sentire così poco apprezzato, non voleva deluderlo.
Si sente a pezzi, vorrebbe supplicarlo di perdonarla ma sa che sarebbe tutto inutile, che si meriterebbe solo di essere allontanata da Draco.
Inoltre sente una fitta al cuore inspiegabile, come se le fosse stato strappato via.
Forse non avrebbe reagito così male per un altro amico, ma Draco è speciale per lei.

Entrambi devono seguire la lezione di Storia della Magia ed Esme è seduta vicino ad Hermione, ma rimane con lo sguardo basso tutto il tempo.
Il biondo spesso la guarda e nota che ogni tanto tira su con il naso, segno che sta trattenendo delle lacrime.
'Cosa diavolo piange, lei è solo una bugiarda' pensa, sentendo un tonfo al petto ogni volta che ripensa al loro allontanamento.
La giovane Serpeverde, invece, non ha ancora il coraggio di guardarlo nemmeno da lontano, sentendosi troppo in colpa e sapendo che, se l'avesse fatto, probabilmente avrebbe sentito quella strana sensazione di stretta al cuore.

A fine lezione, infatti, esce di corsa dall'aula non volendo nemmeno beccarlo per sbaglio ma sente la voce dell'amica richiamarla.
«Che ti prende? È da un po' che sei cupa» la prende per un polso la Grifondoro, sospirando e cercando di capire cosa non stesse andando.
«Niente» si limita a scuotere la testa e tiene lo sguardo altrove.
«Malfoy?» azzarda, sapendo che un comportamento del genere poteva essere giustificato da un loro litigio.
Ma la mora non risponde e stacca il polso andando via verso il bagno, spostandosi nervosamente le ciocche di capelli dal viso.

Purtroppo, però, Hermione non è l'unica ragazza ad aver visto la giovane Smith scappare con gli occhi lucidi, ma anche quell'antipatica e manipolatrice di Pansy Parkinson lo ha fatto.

Esme cammina a passo veloce, blindando la porta del bagno per stare completamente da sola.
Ma cosa le prende? Perché è così scossa da quel litigio?
Lei solitamente affronta le discussioni in maniera molto più menefreghista, ma l'idea di averlo perso una volta per tutte la mette fin troppo in subbuglio.
'Su, riprenditi, è solo una persona'  pensa e cerca di tranquillizzarsi, sbuffando e stringendo gli occhi per la rabbia, non apprezzando quel suo sentirsi così sensibile ed emotiva.
Lei non può reagire così, non può farsi trasportare da queste inutili sensazioni.
Esce dal bagno e cerca di essere il più composta e seria possibile, non volendo più apparire come una ragazzina ferita.
Come può una ragazza come lei, capace di assorbire un dissennatore, reagire così per un ragazzo?

«Avanti, dobbiamo iniziare questa lezione o no?» domanda entrando con un sorriso nella Stanza delle Necessità «Scusate per il ritardo ma ero in bagno.»
Non vuole perdere tempo a pensare a Draco, deve concentrarsi su quegli allenamenti intensi, importanti e seri.
I ragazzi sorridono contenti, soprattutto Hermione che è sollevata nel vederla meglio rispetto a quella mattina a lezione.
«Oggi impareremo ad evocare un Patronus, e io e il mio carissimo Harry vi mostreremo come fare» introduce l'argomento della lezione e con l'amico si mettono davanti a tutti, per poter spiegare l'incantesimo e la sua efficacia.
«L'Incanto Patronus catalizza alcuni ricordi felici del mago evocatore e funge generalmente da protezione da creature oscure. I Patroni se ben evocati assumono le sembianze di un animale ed è molto difficile evocarlo, ma tranquilli, con l'esercizio ci riusciremo tutti!» esclama Esme con fare stimolante, volendo portare tutti loro a riuscire a compiere quell'importante incantesimo.
«Il tuo Patronus quale sarebbe?» domanda Luna curiosa, con un sorrisetto stampato in volto.
«È vero, nemmeno io lo so!» esclama Harry puntando lo sguardo su lei, incitandola quindi a mostrare a tutti innanzitutto come compiere un Expecto Patronum.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora