PROPHECY || He deserves better

𝐋𝐗𝐈𝐕

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Esme è seduta su un tavolo polveroso e osserva Draco aggiustare quell'Armadio Svanitore con tanta concentrazione.
Si mordicchia il labbro inferiore e non può non notare quanto sia sexy con quel lupetto nero, intento a lavorare con la sua bacchetta a quel magico oggetto. Le sue spalle larghe e quei capelli biondi visti da dietro sono un gran piacere per quegli occhi bruni.
Scende silenziosa e si avvicina a lui, abbracciandolo da dietro e posandogli un bacio sulla schiena che lo fa sorridere.
«Sento qualcosa di incredibilmente morbido» accenna una risata riferendosi al suo seno schiacciato contro di sé, e si volta dalla ragazza con un sorrisetto sornione stampato in volto.
«E io qualcosa di duro» mormora, portando una mano sul cavallo dei suoi pantaloni e guardandolo con aria complice.
«Non so a chi piaccia di più il sesso tra me e te.»
«Pari, come sempre» scuote le spalle con una risatina e avvolge il suo collo con le braccia magre.
«Lo sai che adoro quando ti metti la gonna» sussurra contro le sue labbra, baciandola e portando una mano sotto quell'indumento corto per accarezzare la sua parte intima da sopra i collant che trova a dir poco fastidiosi «Lo sai che qui non ci sente né vede nessuno?»
«Mi vuoi scopare sul tavolo, Draco?»
«Fino a farti mancare l'aria» afferma con voce rauca, mordendole con forza il labbro inferiore e alzandola per i fianchi così da poterla posare su quel ripiano in legno scuro.
Lei adora vederlo così eccitato e adora quel suo modo di fare così intraprendente.
Da Draco si fa prendere come più gli piace e molto volentieri, visto che sa benissimo come darle piacere.

La fa stendere bruscamente spingendola dalle spalle e immediatamente si toglie la giacca e la maglia nera, mostrandole il proprio petto pallido e duro che lei adora toccare e graffiare.
Esme a sua volta si toglie il maglioncino marrone e gli mostra uno dei suoi tanti completi mozzafiato, questa volta in raso bianco.
«Sei sesso puro, Esme» ansima avventandosi contro il suo seno prosperoso, baciandolo e mordendolo con forza, adorando godersi quella morbidezza unica.
Le toglie anche il reggiseno e gioca con quei capezzoli turgidi, leccandoli e strofinandoli con le dita e facendola mugolare per l'eccitazione.
Allaccia le gambe alla sua vita e muove il bacino contro il suo, provocandolo e volendo di più, volendo ogni secondo di più quel ragazzo così sexy.

A quel punto Draco porta una mano sotto la gonna e strappa un pezzo dei suoi collant con le dita, facendola sussultare e ridacchiare compiaciuta per ogni suo focoso gesto.
Quella mano, accompagnata dal suo classico anello freddo e argentato, immediatamente si addentra nel suo perizoma striminzito e inizia a toccare quella figa già umida per l'eccitazione.
«Ti faccio bagnare così tanto, vero?» mormora baciandole il ventre, mentre due dita entrano dentro il suo corpo muovendosi fin da subito velocemente e con forza per donarle piacere.
Anche il pollice si muove e questo contro il suo clitoride, facendola gemere sotto quei movimenti così esperti.
Lui sì che ci sa fare.
Draco la bacia ancora una volta in maniera rude, passionale, ed Esme graffia la sua schiena lasciandogli come sempre dei segni ben visibili: «Sei mio, sappilo».
«Solo tuo, Esme. E tu sei fottutamente mia.»
«Dimostramelo.»

A quelle parole così provocatorie ecco che si slaccia la cinta, si abbassa i pantaloni assieme ai boxer e la guarda con quei suoi occhi gelidi pieni di lussuria.
Lei è fuoco e lui benzina.
Prende i suoi polsi e con una mano glieli porta sopra la testa, bloccandola mentre con l'altra afferra la propria asta e la strofina contro la sua entrata così vogliosa.
«Avanti, entra» si lamenta lei, mordendosi il labbro inferiore e avvolgendo le gambe attorno a lui.
«Decido io cosa fare con te.»
«Te lo scordi, ora mi devi scopare» lo guarda in maniera seria e seducente, passandosi la lingua sul labbro inferiore e facendolo impazzire.
«Lo sai quello che succede ora, vero?» domanda con aria esigente vicino al suo orecchio, tenendola ancora bloccata sotto di sé con le mani in alto.
«Che mi farai male?»
«Molto.»
Esme trattiene una risatina compiaciuta e perversa, adorando quel loro modo di fare così spinto e sporco, sentendolo immediatamente affondare con forza e violenza nel suo corpo.