𝐗𝐋𝐕𝐈

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Convulsioni, dannate convulsioni.
Esme questa volta sembra impossessata e non può farci nulla dal momento che la magia oscura sta finalmente uscendo da lei.
Sta camminando per il corridoio verso la sala per cenare finché non crolla a terra con la vista appannata, continuando a dimenarsi e iniziando a vomitare.
Mugola aprendo gli occhi e si stringe i capelli tra le mani, percependo un'immensità di sensazioni e visioni.
Lo vede. Riesce a vedere il Signore Oscuro e percepisce che qualcosa non va.
Sta tramando qualcosa ma non può ancora agire.

«Cazzo, Esme, di nuovo!» nota Draco correre verso di lei non appena la nota lì distesa, e l'amico si affretta a portarla in infermeria.
Non sa cosa le stia capitando, cosa la porti a stare così male ma è più preoccupato che mai.
Cerca di richiamarla ma lei sembra inerme, con il solito sangue che le esce dal naso e gli occhi all'indietro.
Il cuore di Draco perde forse cento battiti mentre la fa stendere su un lettino come ordinato da Madama Chips che, prima di portarle un infuso calmante, agita la bacchetta vicino al suo viso per fermare il sangue che cola.
Esme riapre gli occhi e inizia a sentirsi soffocare, portando istintivamente le mani alla gola e lasciando il biondo completamente turbato e spaventato, non riuscendo a capire cosa l'abbia portata a stare così.
Si sente strangolare dalla stessa magia che sta combattendo, che ha paura di lasciare uscire in quanto, a suo parere, tutte quelle tenebre estratte così prepotentemente potrebbero causare qualcosa di pericoloso.
Madama Chips è in panico e cerca di fare del suo meglio tra pozioncine e vari tocchi di bacchetta, ma il potere che risiede dentro di Esme è molto più potente di qualsiasi filtro o incantesimo.
«Respira, Esme, ti prego» sospira con voce tremante Draco, stringendole una mano e notando come si stesse strozzando.
Si volta verso di lui con le lacrime agli occhi e sente il respiro ancora fermo in gola, non riuscendo minimamente a calmarsi.
«Ti prego, respira, come abbiamo sempre fatto» le mostra ancora una volta come inspirare ed espirare profondamente e la guarda dritto negli occhi, non capendo cosa le stesse succedendo e volendo assolutamente aiutarla in qualche modo.
Lei cerca di imitarlo e fare come suggerito e chiude gli occhi per qualche istante pur di concentrarsi.

«Esme, liberati, devi liberare la tua magia.»

In quel momento giunge la professoressa McGranitt a passo svelto e invita immediatamente Draco ad allontanarsi, sapendo cosa le stia accadendo: la transizione.
Ne ha parlato con Silente poco prima che lui lasciasse la scuola, il quale le ha chiesto di tenerla sott'occhio e soprattutto di aiutarla a lasciarsi andare.
«Signorino Malfoy, si sposti, la prego, sta avendo qualche grosso sintomo allergico o magari ha qualche problema interno.»
«Vorrei rimanere qui con lei, professoressa.»
«La chiamerò tra poco.»
La voce della docente è severa e lui annuisce piano, andando verso l'ingresso dell'infermeria e aspettando lì preoccupato.
Minerva chiude le tende attorno al lettino di Esme e si avvicina immediatamente a lei per parlarle: «Lasciati andare Esme, va tutto bene, posso aiutarti».
Lei è spaventata e scuote la testa mentre continua a boccheggiare e lacrimare.
«Ti prego, ti stai facendo del male. Ti assicuro che non succederà nulla, lo prometto.»
A quelle parole, che a dire il vero le servivano parecchio, annuisce piano e lancia un grande urlo, straziante e acuto.
Lampi e tuoni iniziano a farsi sentire, i thestral nella foresta emettono gemiti rumorosi avvertendo il richiamo di colei che può fermare la vita e rianimare la morte.
Il vento sbatte forte contro le finestre e l'infermiera è confusa, non sapendo cosa stia succedendo e non potendo mai sospettare della ragazza.
Minerva la invita ad andare a chiudere bene ogni finestra e controllare gli altri pazienti, volendo stare un po' da sola con Esme.
La ragazza continua a tremare vigorosamente e adesso anche a tossire del sangue completamente nero, cosa che fa spalancare gli occhi della professoressa che si presta immediatamente a pulirla con un pezzo di stoffa, cercando con qualche parola di calmarla pur sapendo che niente può fermarla ora.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora