𝐗𝐗𝐗

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«Draco Lucius Malfoy!» tuona Esme, camminando per il corridoio a passo severo e piuttosto svelto «Come hai potuto fare una cosa del genere?»
La ragazza si ritrova davanti il biondo Serpeverde accompagnato da Tiger, Goyle e quella stupida di Pansy.
«Che diavolo stai dicendo, Esme?» chiede lui confuso, scuotendo la testa e non capendola minimamente.
«La Squadra d'Inquisizione della Umbridge? Davvero?» si mostra completamente sbigottita, sospirando sconvolta e guardandolo quasi con disgusto.
«Senti Smith no-» la Parkinson sta per aprire bocca ma Esme in un attimo afferra la propria bacchetta e con un movimento la pietrifica, non avendo proprio voglia di ascoltarla.
«Esme, sono crediti in più e posso finalmente far capire a Potter chi ha autorità qui dentro.»
«Draco, ti senti? Ancora con questa storia?» lei vorrebbe davvero tirargli un grosso ceffone ma a malapena riesce a dire qualcosa per quanto è delusa «Mi sta torturando da settimane, mi hai anche detto che ti dispiaceva e cosa fai? Io... lascia perdere Malfoy, con te è tutta aria sprecata.»

Il ragazzo sospira pesantemente ma non riesce a dire nulla, sentendo le parole morire in gola.
Lui ha un forte senso di odio nei confronti di Harry e deve dimostrare a tutti i costi quanto vale in quella scuola e quanto possa essere temuto, ma in realtà c'è anche un altro motivo per il quale ora fa parte di quel gruppo, ma questo non può confessarlo davanti a tutti.
«Non hai ideali, non hai un cazzo di cervello pensante, Malfoy!» esclama Esme quasi balbettando ancora turbata per poi scuotere la testa e andare via, a passo svelto, troppo delusa.
Libera Pansy dall'incantesimo con un semplice gesto della bacchetta ma si dilegua completamente.

Entra dentro la Stanza delle Necessità dove i ragazzi la stanno aspettando per la prima lezione e ringhia per la rabbia stringendo i pugni.
«Provo ad indovinare: Malfoy?» dice Ron roteando gli occhi, sapendo che la risposta è scontata.
«Io lo odio! Grazie al cazzo che non gli dico nulla, vi sembra normale essere lo scagnozzo della Umbridge?»
«Esme, è Malfoy. So che è difficile ammetterlo per te ma è fatto così.»
«No Ron, non è possibile. Dopo le lettere che mi ha scritto, dopo le serate passate a consolarmi lui cosa fa? Va dietro quella pazza?» sospira veramente senza parole.
Scuote la testa e si avvicina a loro, covando dentro di sé tante emozioni represse: tristezza, odio, rabbia, rancore, dolore.
«Problemi di cuore, eh?» domanda con aria quasi innocente Luna, facendo scuotere la testa ad Esme: «Di cuore? Come potrebbe mai far parte del mio cuore una persona come quella?»
I ragazzi sono tutti in silenzio ed Harry a quel punto vuole rompere quel silenzio che potrebbe risultare imbarazzante e darsi da fare con gli incantesimi.

«Comunque ragazzi, ecco la nostra insegnante» la introduce l'occhialuto che la stava aspettando contento e impaziente «Penso che non ci sia qualcuno di più adatto di questa serpe.»
Lei accenna una risatina e si avvicina a loro, notando come siano completamente impreparati.
Ora non può pensare al biondo Serpeverde, deve concentrarsi su quella prima ed importante lezione.
«Allora, da dove vogliamo iniziare?» domanda Harry rivolgendosi all'amica.
«Vediamo cosa sanno fare. Vedo che sono di anni differenti, quindi magari qualcuno sa già fare qualcosa.»
I tre Grifondoro annuiscono, notando quanto sia precisa e seria la loro amica: hanno fatto una scelta eccellente nel chiamare Esme.
«Non mi aspetto che sappiate lanciare un incantesimo proibito, che sappiate invocare un demone o roba del genere. Ma qualcuno sa come disarmare?»
Solo Harry alza la mano, facendola sospirare appena.
«Invocare un Patronus?»
Anche questa volta è l'amico l'unico ad alzare la mano.
«Oh andiamo, nemmeno un rituale di evocazione?» domanda, questa volta quasi esasperata
«A dire il vero questo non lo so nemmeno io» accenna una risata l'amico, facendola sospirare e ridacchiare allo stesso tempo.
«Dobbiamo darci da fare e, miei cari, imparerete a difendervi anche senza la magia.»
«A che può servire?» chiede Neville titubante e spaventato.
«Ve lo mostro subito...» mormora allontanandosi di qualche metro da Harry e chiedendo agli altri di prendere le distanze.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora