𝐗𝐂𝐈𝐈

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«Oh, buongiorno ragazzi» li saluta la professoressa McGranitt vedendoli arrivare in cucina per la colazione già vestiti e sistemati.
«Salve a voi» li saluta Draco con un piccolo sorriso, ricevendo poi un bacio sul capo da Mary che invita i giovani a sedersi.
Ormai i due insegnanti sono lì da un po' e sembrano intenzionati a conoscere meglio la coppia di giovani Serpeverde in maniera meno formale.
È inutile precisare che Vitious è un uomo davvero adorabile e gentile.

«Mamma, a che ora verranno le zie?» domanda Esme, sorseggiando il suo amato tè caldo pieno di zucchero.
«A proposito» sospira e forza un sorrisino verso la figlia mentre il marito la guarda con gli occhi appena assottigliati, sapendo che sotto quell'espressione si nasconde sempre qualcosa: «Mary, che cosa hai da dire sulle tue sorelle?»
«Avete presente quando vi ho detto di averle avvisate di un Malfoy in casa?»
In quel momento Jasper ed Esme sbuffano sonoramente e l'uomo strofina un palmo della mano contro la propria fronte.
Anche i due professori spalancano gli occhi, conoscono quelle due vecchie alunne di Hogwarts per niente cordiali e molto autoritarie.
Draco sposta lo sguardo stranito tra i presenti e cerca di mostrarsi rassicurante: «Stai tranquilla, Esme, andrà tutto bene. Cosa sarà mai conoscere le tue zie?»
«Draco, piuttosto ti converrebbe tornare da Voldemort» ridacchia Jasper scuotendo appena il capo.

«Diciamo che le mie zie e la tua famiglia non vanno particolarmente d'accordo e-» non finisce la frase che viene anticipata dal padre, che sputa un'altra verità: «Odiano da morire tua madre e Bellatrix».
«Jasper!» esclama Mary.
«Non vi preoccupate, potevo immaginarlo» accenna una breve risatina anche se ciò lo mette a disagio, eppure cerca di mantenersi positivo.
Anche i genitori di Esme avevano dei pregiudizi su di lui ma si sono ricreduti.

Nel frattempo giungono anche gli altri partecipanti a quella resistenza e si accomodano tutti in salotto in attesa che arrivino anche le due donne.
La Smith tiene stretta la mano del ragazzo ed è visibilmente in ansia, sicuramente molto più di lui dal momento che conosce bene le sue zie.
Sua madre è sempre stata quella più posata e ragionevole rispetto a loro che hanno dei caratterini parecchio difficili.
Basti pensare che dopo la Prima Guerra dei Maghi hanno deciso di intraprendere un lungo viaggio per imparare nuove tecniche e migliorare le loro doti con la magia nera, diventando ancor più forti e autorevoli di prima.

Una nube grigiastra e opaca serpeggia per il corridoio ed ecco che ne emergono le sorelle Bradshaw. 
È evidente la loro forte somiglianza con Mary: occhi scuri incorniciati da capelli lunghi, lisci e neri come la pece.
Ciò che distingue in particolar modo la più giovane, ovvero Ginevra, è il fatto che sia più alta delle altre.
Le nuove arrivate indossano abiti scuri e aderenti accompagnati da una tunica nera poggiata sulle spalle.
Entrano in salotto e vengono immediatamente introdotte dalla madre di Esme: «Oh, loro sono le mie sorelle Suzanne e Ginevra Bradshaw»
Vengono accolte dalle persone che già conoscevano e subito passano in rassegna i numerosi figli dei Weasley.
«Ah, Molly, Arthur, vedo che vi siete dati da fare» strabuzza gli occhi la più alta ovvero Ginevra, iniziando a contarli con un dito «Ma sembrano tutti bravi ragazzi!»

Spostano lo sguardo e sui loro volti si apre un sorriso piuttosto gentile in contrasto con la loro presenza così imponente.
«Harry, vero?» domanda Suzanne avvicinandosi e spostandogli i capelli dalla fronte per osservare la sua cicatrice.
«Somigli incredibilmente a tuo padre» scuote la testa incredula e nota le tante somiglianze con quell'uomo «Spero tu possa essere solo meno irruento.»
Le streghe corrugano poi la fronte nel notare Hermione, non sapendo proprio chi sia.

«Granger, Hermione Granger» subito si presenta composta ed educata la ragazza, notando come Suzanne le stia spostando una ciocca di capelli dal viso con la lunga bacchetta nera.
«Grifondoro, giusto?»
«Esatto, sono un'amica di vostra nipote.»
«A proposito!» esclama con un sorrisetto l'altra, voltandosi verso la giovane che sembra essersi nascosta tutto il tempo «Dov'è la mia bellissima pulce?»
Non si sente pronta a presentare Draco alle zie e in quel momento preferirebbe correre da Voldemort e supplicarlo di ucciderla istantaneamente.
Sarebbe per un motivo più che valido.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora