Esme è triste ed incupita, ha iniziato a fare diversi incubi e ad avere nella notte visioni violente e confuse.
Continua ad avere la sensazione di star sbagliando qualcosa, di star evitando qualcosa di importante e necessario.
Non sa proprio cosa potrebbe essere, ma è certa che bisogna fare qualcosa.
Draco e i suoi amici se ne sono accorti e cercano spesso di tirarla su di morale, presi dalle loro mansioni per la questione Voldemort.«Hey, fatina, smettila di stare così...» le sussurra il bel biondo, alzandole il viso con una delicata carezza e dandole un bacio sulle labbra che la fa sospirare.
«Sto bene, sto bene.»
«Non prendermi in giro, lo vedo che stai male.»
«Draco, non è che sto male, ma sono certa che qualcosa non sta andando, che qualcosa la sto sbagliando, che qualcosa mi sta sfuggendo-»
Inizia a parlare a raffica, finché Draco non la zittisce con un bacio prima di prendere lui parola: «Stai andando in panico, stai tranquilla. Stai facendo del tuo meglio e ogni giorno ci avviciniamo alla soluzione».
«Non è abbastanza...»
«Esme, mi stai salvando la vita. Io potrò evitare un omicidio, stai aiutando Potter, quegli altri sfigati e tutto il mondo magico.»
«Io lo sento che c'è dell'altro, ma non so cosa e mi sento incapace!»
«Non voglio più sentirti dire una cosa del genere, non lo sei. Sei la fatina più bella e brava che ci sia» le mostra un dolce sorriso e la bacia ancora una volta, stringendola poi in un caldo abbraccio e notando come abbia nascosto la testa nel suo petto e si sia fatta piccola piccola, cosa che lo fa ridacchiare.
Sente il suo disagio, riesce a percepire ogni suo pensiero turbolento, ed è per questo che cerca in qualsiasi modo di farla sorridere e darle delle premurose attenzioni.
Avere la responsabilità di tutte quelle vite non è di certo facile.«E pensare che prima di metterci insieme non facevi altro che minacciarmi!» esclama ancora lui notando come, da quando si è totalmente aperta, si lasci andare e gli mostri anche i suoi lati più fragili.
«Mi fai sentire in imbarazzo» mugola strofinando il viso contro la sua camicia e stringendolo ancora di più.
«Esme Smith in imbarazzo? Penso che tutti questi baci ti abbiano dato alla testa» continua a prenderla in giro e la fa ridacchiare, notando poi quei suoi occhioni sbucare dal proprio petto e osservarlo «Però se mi guardi così sappi che mi sciolgo anche io.»
«Su, bel biondo, mi starai vicino oggi?» domanda riferendosi all'ennesimo compito da svolgere.
«Come sempre, fatina» le posa un bacio sulla fronte e mano per la mano si dirigono verso il Lago Nero, dove sicuramente i quattro Grifondoro li staranno già aspettando.«Allora, oggi dobbiamo estrarre Excalibur e continuare con il marchio, sei pronta Esme?» ricorda Hermione, che si è appuntata un piano da svolgere giorno per giorno.
«Prontissima» sorride e annuisce energicamente, avvicinandosi all'acqua di quel tetro lago.
«Quindi in pratica dev-» non fa in tempo a finire di parlare che con un gesto la spada magica è uscita immediatamente dall'acqua e con un duro impatto si è fatta afferrare dalla mano alzata della sua padrona.
Quella spada bellissima e luccicante viene stretta tra le sue dita ed Esme si sente incredibilmente completa tutte le volte che la maneggia, trovandola una parte di sé.
Estrae la lama dalla sua copertura e la fa roteare leggermente per potersi abituare di nuovo alla sua sensazione.
Quell'arma le è mancata eccome.
Lei è l'erede di Excalibur e ogni volta che la impugna sente la sua magia crescere, si sente forte e coraggiosa.
Una lama capace di distruggere qualsiasi cosa, resistente ad ogni magia e dalla storia leggendaria.
«Dicevi?» accenna una risata e tutti rimangono stupiti da quel gesto così improvviso «Allora ragazzi, possiamo toccarla solo io ed Allyson, ma essendo lei una custode la spada non assume i poteri magici che ha invece con me. Se provaste a toccarla vi brucereste le mani.»
«Quindi noi dovremmo lanciarti qualche incantesimo per allenarti?» domanda Harry, volendo comprendere meglio quale sia il loro compito.
«Sì, dovete farmi un po' divertire!»
«Mi sembra interessante, ci sto!»Immediatamente Draco prende la bacchetta e in maniera scherzosa le lancia una piccola scossa sul sedere, facendola sussultare: «Draco!»
«Beh? Non ti sapevi difendere?» la provoca con un sorrisetto beffardo e lei lo guarda competitiva, adorando le sfide ma trovandolo anche insopportabile.
«Attento a come parli, signorino.»
«Altrimenti?»
«Altrimenti lo sai cosa ti faccio mancare.»
«Non ti crede nessuno, non riusciresti a starmi lontana per un attimo» ride e le lancia un altro piccolo e giocoso incantesimo che lei subito respinge con un leggero colpo di spada.
Draco alza le sopracciglia stupito e continua a mandarle altri incantesimi, anche piuttosto impegnativi e potenti, cosa che la fa sorridere in quanto si sta divertendo e non poco.
«Sai fare solo questo, Draco?» domanda provocandolo con una risata e lui inizia a dare il meglio di sé, trovando quella ragazza incredibilmente capace nei duelli, adesso anche con una spada.
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PROPHECY || He deserves better
FanfictionSe ci fosse stato qualcuno accanto a Draco Malfoy? La sua storia sarebbe andata diversamente, le sue azioni sarebbero state diverse e il suo destino sicuramente migliore. Qualcuno abbastanza forte da tenere a bada il suo animo in tempesta, ma altre...