𝐈𝐗

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Esme questa volta è con i suoi amici Grifondoro a ridere e chiacchierare, mentre passeggiano per i corridoi verso la prossima lezione che hanno quella mattina.
Parlando iniziano anche a scoprire qualcosa delle loro famiglie e di loro stessi.
«Aspetta, ma quindi tu conoscevi la mia famiglia?» domanda Ron stupito, scuotendo la testa e rimanendo meravigliato dalle parole di Esme.
«Avevi dubbi? Dei traditori del sangue come loro non potevano non conoscersi» ammette lei con fare scherzoso e facendo ridere anche gli amici «I miei nonni avevano molto in simpatia tuo padre a lavoro.»
«Come mai non abbiamo mai sentito parlare di voi, Esme?» domanda Harry molto curioso, non capendo come mai la famiglia Smith non sia così tanto nota nonostante abbia avuto un forte impatto nel mondo magico.
«Molto probabilmente perché i miei genitori ora vivono nel mondo babbano, lontano dalle vecchie vite» risponde lei semplicemente ma sentendo una goccia di sudore sulla fronte.
Quella risposta pronta, preparata da una vita intera, perché altro non può rivelare sul perché della sua famiglia non si sappia più nulla.

«Jasper, come dobbiamo fare ora?» domandò Edith al fratello, sbattendo forte i pugni contro il tavolo della cucina «Voi dovete andare via, immediatamente. Dovete andare lontano da qui con mamma e papà.»
«Non possiamo lasciarvi soli qui contro quel pazzo e tutti quei Mangiamorte» ribatté l'uomo completamente contrariato.
«Dobbiamo sparire dalla circolazione, dovete sparire voi. Non hai capito, Jasper, se quella bambina non viene nascosta nemmeno quella finta profezia potrà proteggerla!» esclamò ancora la donna con fare nervoso, non volendo essere contraddetta dal fratello maggiore.
«Tu sei matta! Non permetterò che altra gente paghi per noi.»
«Non stanno pagando per noi, Jasper. Se Esme non viene protetta tutti quanti noi saremo fottuti e lo sai.»
Jasper sospirò a quelle parole e si lasciò andare seduto sulla sedia, riflettendo sul da farsi e poco convinto di sparire dal mondo magico, poco convinto di doversi allontanare dai suoi doveri.

Continuano a passeggiare verso l'aula di Storia della Magia finché non si trovano davanti alcuni alunni di Durmstrang, tra cui lo sfidante del giorno prima di Esme.
Lei alza un sopracciglio e lo guarda con fare superiore: «Non te la do la rivincita, è una perdita di tempo sia per me che per te che verresti di nuovo preso a calci».
«Vuoi venire al ballo con me?» domanda lui con un sorrisetto divertito.
«Cosa?» dicono tutti e quattro, sia lei che i tre Grifondoro.
«Ci sarà il Ballo del Ceppo, penso che potresti venire assieme a me» continua porgendole una mano in maniera quasi elegante volendola poi accompagnare in classe.
Delle ragazze guardano la scena, alcune un po' invidiose a dire il vero, e rimangono con gli occhi fissi sui due dando per scontato che lei avrebbe accettato l'invito di un bel ragazzo più grande.
«No, io vado da sola. Ma ti ringrazio per il pensiero» dice Esme con gentilezza in quanto non le ha proposto niente di male, facendogli abbassare con una carezza la mano e lasciandolo così completamente esterrefatto.
Anche le persone che stavano assistendo alla scenetta rimangono sbalordite, soprattutto le giovani ragazzine. Nessuna al posto suo avrebbe rifiutato una proposta del genere.

«Ma come da sola, è tristissimo!» commenta Ron mentre si allontanano dal giovane.
«Non per me, Ronald. È più interessante divertirsi con tutti che essere rilegata ad una sola persona.»
«Ron, una ragazza non ha bisogno di qualcuno per divertirsi» l'appoggia Hermione con fare convinto, facendo ridacchiare Esme ed entrando poi a seguire la lezione.

Per il resto, la giornata prosegue normalmente, compreso quel pomeriggio a pulire i cavalli e i loro escrementi. Non le dispiace troppo, sempre meglio di essere cacciata da Hogwarts.
«L'hai combinata grossa questa volta, Esme» commenta Hagrid mentre spazzolano il pelo di quei meravigliosi animali, che sembrano molto apprezzare la compagnia della giovane ragazza.
«Non mi piace essere criticata, mi innervosisce molto» sbuffa e continua anche ad accarezzare con dolcezza il loro manto «Non a caso preferisco le creature come queste rispetto certe persone.»
Ad Hagrid sfugge una mezza risata e annuisce appena «Sono veramente belli, posso confermare».
I due si scambiano qualche parola e il guardiacaccia la trova una persona molto carina rispetto a molti altri suoi compagni della casa.
Non ha avuto belle esperienze con alcuni Serpeverde e lei, nonostante sia di nuovo lì per una punizione visto il suo comportamento iracondo, è comunque molto più garbata e gentile.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora