𝐂𝐈

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«Quindi mi hai mentito per un anno, Allyson?» domanda Blaise, alquanto sbigottito e scuotendo il capo incredulo.
Lei si limita ad annuire con un sospiro e stringe le dita tra loro sentendosi mortificata.
«Hai mentito a me, a tutto il mondo magico, hai scoperto il segreto di Voldemort, hai tramato contro di lui alle spalle di tutti, hai fatto finta di saper usare la magia solo per investigare ad Hogwarts e sei la discendete di Sir Bedivere?»
«Ascolta, Blaise-» tenta di parlare con un filo di voce ma, in maniera inaspettata, il ragazzo le prende il viso  tra le mani e le dona un bacio intenso e pieno di passione, avvolgendo un braccio attorno alla sua vita e facendole strabuzzare gli occhi dallo stupore.
Non appena si stacca, infatti, accenna una risata e la guarda con un sorriso enorme: «Ma sei stupefacente, Allyson Davenport!»
Lei rimane colpita da quella reazione, si aspettava di vederlo infuriato ma Blaise è solo stupito da ciò che ha architettato e fatto per il mondo magico nonostante sia solo una babbana.

«Quindi... non sei arrabbiato con me?» domanda accarezzandogli il petto e vedendolo scuotere la testa.
«Allyson, ti rendi conto di quello che hai fatto per tutti noi? Sei stata grandiosa!»
La giovane arrossisce visibilmente e si sente così tanto apprezzata, stringendosi nelle spalle e abbracciandolo immediatamente, contenta della piega che ha preso il loro rapporto.
«Non ti importa se sono una babbana?» domanda lei piano, volendosi assicurare che Blaise sia davvero interessato a lei.
«Mia cara, sei strabiliante» le prende il viso con le mani e le dona un altro bacio, mettendo a tacere i suoi dubbi e facendola sciogliere sotto quel tocco delicato.
Forse un tempo avrebbe fatto caso alle sue origini, ma Blaise adesso è ancora più colpito da lei e la trova unica.
Non riuscirebbe certo a trovare un'altra persona tanto aggraziata e delicata ma allo stesso tempo piena di forza e tenacia.

Quei due rimangono in disparte in cortile nonostante le macerie, a parlare e darsi innumerevoli baci visto che adesso possono viversi liberamente e in maniera più spensierata.
Stessa cosa fanno Draco ed Esme, che rimangono seduti su dei gradini frantumati a parlare e sorridersi continuamente.
Hanno bisogno di rimanere soli qualche altro minuto.

«Quindi, fatina, se hai il marchio di Caino...» inizia a parlare stringendole le mani e sorridendole ampiamente.
«Sì, non possono uccidermi.»
«Sono stati i minuti più brutti della mia vita, Esme» l'abbraccia e la stringe forte a sé, riferendosi a quando pensava che fosse morta.
Draco ha sentito il mondo cadergli addosso, è stato il momento più brutto della sua vita.
«Mi hai dato tutto, mi hai reso una persona migliore e io non riesco ad immaginarmi senza di te» sospira e la tiene poggiata contro la propria spalla, dandole un bacio sulla fronte e sentendosi sollevato nell'averla lì vicino a sé ancora una volta.
Non avrebbe mai superato la perdita di Esme, non sarebbe stato più felice né spensierato ma non sarebbe tornato nemmeno arrogante come prima.
La sua vita avrebbe perso di senso, lasciandogli un vuoto incolmabile e senza via d'uscita, da cui solo la morte lo avrebbe sollevato.

«Scusami, se lo avessi saputo prima te lo avrei detto» gli accarezza il petto e socchiude gli occhi godendosi quella stretta.
«L'importante è che tu sia qui con me, Esme» le sposta una ciocca di capelli dal viso guardandola amore.
Entrambi sono ancora sporchi di sangue e polvere ma non si interessano molto delle loro attuali condizioni.
Agli occhi della ragazza Draco è bellissimo anche così, con quelle incrostazioni rossastre sulle mani e sul viso accompagnate dai capelli scompigliati e macchiati.
Lui è ancora preso dall'amore e la felicità che prova in quel momento, gli sembra anche più bella che al Ballo del Ceppo.
Le stampa piccoli e lenti baci sulle labbra mentre si dedica a lasciarle dolci carezze sul viso, fermandosi solo per ammirare i suoi occhi bruni.

«Possiamo interrompervi un attimo?» la voce di Narcissa risuona delicata vicino ai ragazzi, che subito si scostano per mettersi composti davanti ai genitori di Draco.
Si alzano e cercano con le mani di sistemare al meglio i vestiti luridi.
Il ragazzo li osserva indeciso sul da farsi, finché non è proprio Esme a prendere la parola e allungare una mano verso di loro: «Esme Smith, piacere di conoscervi».
Sa che i genitori del fidanzato non sono affabili e alla mano come i propri, ma è arrivato il momento di conoscerli meglio e senza fare irruzione a casa loro di nascosto.
Narcissa stringe la sua mano e le mostra un lieve sorriso: «Siamo stupiti dal tuo racconto e siamo contenti che nostro figlio stia con una persona che tiene a lui. Vero, Lucius?»
In realtà l'uomo prova un po' di invidia nei confronti delle nobili origini della famiglia Smith, ma ritiene sia meglio non avere quella ragazza come nemica.
Sa bene quanto possa essere pericolosa e ha compreso che il figlio ha preso la sua scelta e nulla lo allontanerà da lei, quindi gli conviene mostrarsi cordiale.
Si sa, è un uomo che fa ciò che più gli conviene.

PROPHECY || He deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora