I presenti a casa Smith sobbalzano non appena vedono le tre donne e i Grifondoro comparire improvvisamente a casa.
Sembrano tutti sconvolti e dai loro volti trapelano emozioni negative.
«Mary, che succede?» il marito si avvicina e spalanca gli occhi preoccupato, volendo assolutamente sapere cosa abbia causato quel loro stato d'animo.
Insomma, sono tipe dal sangue freddo, temibili, delle streghe capaci di praticare la magia oscura.«Severus è morto» parla immediatamente Ginevra, facendo strabuzzare gli occhi ai professori e ai ragazzi.
«Cosa?» la domanda di Esme è spontanea e la voce infuriata, si avvicina alle zie e pretende spiegazioni.
«Quando abbiamo iniziato il contatto Harry ha parlato con Voldemort, gli ha detto di aver distrutto quasi tutti gli Horcrux e che verrà a cercarlo» parla Suzanne seria e ferma così da spiegarsi meglio «Allora Lui ha detto che avrebbe ucciso Harry prima che potesse farlo lui e che aveva trovato il modo impossessandosi della bacchetta di sambuco.»
«E lì con Voldemort c'era proprio il professore, lo abbiamo visto durante il contatto» continua la sorella minore.
«Cosa diavolo c'entra Severus?!» quasi urla esasperata la ragazza, non capendo bene perché lo avesse fatto.
«Quando c'è stata la battaglia sulla torre Piton ha detto di essere stato lui ad uccidere Silente dopo che Draco lo ha disarmato» inizia a parlare Harry, che ricorda benissimo quelle scene. «Chiaramente non sa che sei stata tu a fare tutto-»
«Pensava che il proprietario della bacchetta fosse Severus e invece è Esme» immediatamente la voce di Jasper si fa avanti sbigottita.
«Esattamente, quindi lo ha ucciso così da diventarne padrone pensando che fosse Piton il diretto proprietario.»Cala un silenzio assordante in quel corridoio, i professori abbassano la testa provando un dispiacere immenso per il loro collega.
«Abbiamo raggiunto Severus ma era troppo tardi...» mormora Hermione «Ha solo dato i suoi ricordi ad Harry ma siamo scappati qui prima che qualcuno potesse vederci.»
Mary accarezza la schiena dell'occhialuto e cerca di dargli conforto stampandogli un bacio tra i capelli: «Mi dispiace così tanto...»
Esme rimane muta ad ascoltare quelle parole, con gli occhi fissi che sembrano vuoti, il corpo rigido e un'espressione severa.Un'altra vittima di Voldemort, ancora una volta.
Ha di nuovo ucciso una persona e questa volta non ha potuto fermarlo.
Ancora una volta ha atteso inerme, lasciando che quel mostro strappasse la vita a qualcuno, proprio come fece con i genitori di Harry, con Cedric e con tante altre persone.
Esme è stanca, è veramente stanca di tutto ciò.«Domani entriamo a scuola, non mi interessa cosa pensate.»
«Esme, sei pazza?!»
«Allora, Draco, io mi sono stancata di aspettare come se fossi una principessina da salvare» si volta da lui e gli punta un dito contro, non perché sia arrabbiata con lui ma perché non riesce più a sopportare quella situazione «Lui deve guardarsi le spalle, non io. Ci siamo intesi?»
Si volta anche dagli altri presenti e sembra davvero severa e dura nelle parole: «Ora si fa come dico io, quando lo dico io. E né lui né qualche mangiamorte vi torcerà un solo capello, ci siamo intesi? Il prossimo che muore viene resuscitato e che Remus o qualcun altro si azzardi solo a provare ad impedirmelo».
«Concordo con nostra nipote» subito si fa avanti Ginevra annuendo «Questa è una pagliacciata e già una volta ci è stato impedito di far qualcosa, adesso le carte in tavole le mettiamo noi.»
«Le metto io, non "noi".»
Li passa in rassegna con lo sguardo, mantengono il viso chino per via della foga con la quale sta parlando: «Bene, chiamate immediatamente gli altri, non mi interessa se è notte».Torna in camera per cambiarsi e sbatte la porta alle sue spalle.
Viene seguita a ruota da Draco, che deve a sua volta vestirsi ma desidera anche confrontarsi con lei e calmarla un attimo.
Non appena entra in stanza, però, nota il suo corpo coperto di striature e sospira.
«Hey...» mormora avvicinandosi a lei e abbracciandola da dietro «Calmati, amore, ti prego.»
Lo fa scostare con una leggera spinta e anche se quelle macchie sono sparite lo sguardo è ancora infuriato e gli occhi assottigliati.
«Draco, io non mi calmo!»
«Esme, se stai così non sei abbastanza lucida per affrontare la realtà, ti prego, stai calma.»
«Ancora un'altra persona è morta per colpa di Voldemort e ora la pagherà.»
«Esme-» cerca di parlare ma viene interrotto bruscamente: «Draco, da che parte stai?»
«Dalla tua, che razza di domanda è?» scuote la testa trovando quella domanda inopportuna e le mostra uno sguardo altrettanto nervoso.
«Allora comportati come dovresti, non andarmi contro.»
«Esme, non ti sto andando contro, ascoltati quando parli.»
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PROPHECY || He deserves better
FanfictionSe ci fosse stato qualcuno accanto a Draco Malfoy? La sua storia sarebbe andata diversamente, le sue azioni sarebbero state diverse e il suo destino sicuramente migliore. Qualcuno abbastanza forte da tenere a bada il suo animo in tempesta, ma altre...